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Tensione e tafferugli davanti alla Camera
esplode bomba carta, cariche della polizia

Lanci di uova, pomodori e un grosso petardo hanno segnato la manifestazione dei Cobas della scuola in piazza Montecitorio mentre il presidente del Consiglio parlava in Aula. urla di "Dimissioni, dimissioni". Le forze dell'ordine sono entrate in azione

di LAURA MARI I tafferugli davanti alla Camera

Momenti di tensione in piazza Montecitorio tra forze dell'ordine, Usb, Cobas e precari di scuola e università che da giorni manifestano davanti alla Camera. E' stata lanciata una bomba carta, oltre a diversi oggetti in direzione del Palazzzo.

Tafferugli e caricheGli scontri
Precari in corteo verso il Senato
L'INTERVISTA Parla il leader dei Diritti per la casa

Qualcuno grida "dimissioni" rivolto al premier Silvio Berlusconi che stava svolgendo la sua informativa in aula. Le camionette di polizia e carabinieri si sono mosse e c'è stato un accenno di intervento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa quando alcune transenne di protezione sono state abbattute.

Le forze dell'ordine, senza arrivare ad una carica vera e propria, sono entrate nello spazio dei manifestanti che continuavano a tirare oggetti, frutta e qualche uovo contro il palazzo. I poliziotti hanno riportato l'ordine mentre diversi fra quelli che protestavano urlavano "dimissioni" e "vergogna".

I manifestanti, circa 150, si sono mossi verso largo Argentina e stanno percorrendo corso Vittorio Emanuele verso il Lungotevere. Traffico in tilt.

I precari della scuola e dell'università hanno poi inscenato una protesta anche a ridosso del Senato. Dopo essere passati sotto il ministero della Pubblica amministrazione in corso Vittorio, sono risaliti verso Palazzo Madama percorrendo via del Teatro Valle finché sono stati bloccati da uno sbarramento della polizia in coicindenza di piazza Sant'Eustachio a ridosso di Palazzo Carpegna che fa capo al Senato.

Una camionetta impediva il passaggio a un centinaio di manifestanti che si sono limitati a urlare "Vergogna", "Dimissioni", "Scuola libera". La protesta è durata qualche minuto e poi i manifestati hanno fatto marcia indietro passando sotto il Teatro Valle da dove altri precari hanno esposto striscioni e bandiere. Anche qui a sbarrare la strada un cordone di forze dell'ordine in tenuta antisommossa.

Poi i manifestanti hanno lasciato via del Teatro Valle e si sono di nuovo diretti verso Montecitorio. "Abbiamo ottenuto l'autorizzazione a ritornare in piazza Montecitorio", hanno spiegato i precari. In testa al corteo un grosso striscione con su scritto "Roma bene comune" e il simbolo del Colosseo. In piazza anche il senatore Idv Stefano Pedica che ha affermato: "Il diritto di manifestare deve essere riconosciuto perciò mi sono fatto garante per far ottenere l'autorizzazione".

La nota dei sindacati. I sindacati di base stanno manifestando davanti a Montecitorio da ieri pomeriggio a sostegno dei precari della pubblica amministrazione dopo gli "insulti di Brunetta" che, sostengono, "hanno avuto il merito di riportare all'attenzione dei media e della politica la questione del precariato nel pubblico impiego". "I precari - sostiene la nota dell'Usb che lancia l'iniziativa - non ci stanno più a fare i comprimari, le vittime sacrificali destinate a pagare i costi della crisi.
(22 giugno 2011)

A proposito dico la mia, questi che manifestano, dell'amministrazione pubblica statale, dovrebbero essere tra gli ultimi a manifestare in Italia.
Qualcuno vada a dire a questi che non è obbligatorio cercare un lavoro statale o parastatale, che lo Stato non ha un becco di quattrino per mantenerli, e che questo Paese ha un esubero di statali pazzesco, una cosa inaccettabile.
Ci sono tante altre categorie semmai che dovrebbero fortemente protestare conto le istituzioni statali, a partire da quelli che hanno perso il loro lavoro nelle aziende private o che sono tuttora dopo più di 2 anni in cassa integrazione, dai lavoratori dipendenti privati, in primis gli operai, che hanno i loro salari e stipendi fermi da un decennio e che continuano a perdere di valore reale causa prezzi delle case, affitti, assicurazioni, carburanti, tariffe, alimentari, abbigliamento, auto, che sono e continuano a lievitare in modo scandaloso, dai pensionati che hanno lavorato 35 o 40 anni nelle aziende private.
Gli stessi imprenditori dovrebbero e dovevano già da un pezzo chiedere le dimissioni di questo governo inconcludente e completamente disinteressato ai veri problemi dell'economia italiana.
Proprio l'altro giorno abbiamo saputo che si è arrivati al nuovo record di deficit pubblico statale, nemmeno questo son riusciti a far qualcosa, era la prima cosa che dovevano cercare di sistemare, e tutti noi quanti si pensava che lo potesse solo fare un governo di destra, il più indicato. Macchè peggio che peggio!!! A ZAPPARE DEVONO ANDARE !!!
 
Nell'attesa della relazione è finita la prima bottiglia di valdobbiadene, accendiamo il sigaro e ci mettiamo in paziente attesa, le cose buone, maturano lentamente...Sempre per mettere pressione, quando ho annunciato la disquisizione che sarebbe avvenuta, si sono precipitati a casa diversi loschi personaggi impegnati nella finanza, curiosi direi, siamo in 8 quì.. a dopo
 
Ultima modifica:
cmq

anche dopo tanti anni e tante volte

non ci si abitua mai a quella spiacevole sensazione
che si ha la sera, dopo la kiusura americana
quando hai la certezza di aver fatto un errore e che la mattina dopo
già in apertura sarai in loss..............

questo è il trading.............
 

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