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FATTO
E' stato trovato un accordo tra i principali azionisti di Unicredit sul nome che la futura assemblea (11/05) dovrà approvare come presidente: Giuseppe Vita, già presidente di Allianz Italia. Come atteso, il futuro board sarà composto da 19 (e non più 23) membri: oltre a Vita e all'ad Federico Ghizzoni, 7 membri saranno espressione delle fondazioni (12% del capitale), 2 dei soci privati Italiani (stimati al 4%), 2 del fondo Aabar (6,5%), 1 di Allianz (2%), 4 dei soci esteri. Previsto un indipendente.
EFFETTO
Notizia positiva sia perché gli azionisti hanno raggiunto entro i tempi attesi un accordo sul nome, sia per il profilo di standing del candidato.
Confermiamo il giudizio NEUTRALE con prezzo obiettivo a 30 euro.
Solo adesso han rettificato
Confermiamo il giudizio INTERESSANTE con prezzo obiettivo a 4,85 euro.
13/04/2012
11:58
BOND/SPREAD - La tregua è durata poco e stavolta il premier spagnolo ha poco da recriminare
di a cura dell'Ufficio Studi
E' durata soltanto un paio di giorni la tregua sugli spread di Italia e Spagna. Stavolta il primo ministro iberico, Mariano Rajoy, ha poco da recriminare, carta canta: il vantaggio dell'Italia sulla Spagna aumenta a 43 punti base ai massimi da inizio luglio. Era sotto di 200 punti base a fine 2011 ... Il dato deludente sul Pil cinese (+8,1% rispetto alla già prudente attesa di +8,3%) e la notizia che i prestiti della Bce alle banche spagnole sono cresciuti del 50% a marzo (227,6 miliardi), hanno scatenato una nuova bufera sui periferici.
La Borsa di Madrid cede il 2,2% e cade sui minimi degli ultimi tre anni, il nostro FtseMib perde l'1,7%.
Lo spread Btp/Bund decennale risale di 11 punti base a 370 per un rendimento del 5,4%, va peggio a quello spagnolo che sale di 13 punti base a 413.
L'esito di questa "battaglia fra poveri" è che l'Italia allunga il vantaggio sulla Spagna a 43 punti base, record da luglio e dato sorprendente se si pensa che a fine 2011 c'era uno svantaggio di 200 punti base.
Consideriamo positiva (in termini relativi s'intende) la chiusura di settimana sotto quota 400 per il nostro spread perchè ciò consente di pensare a un esaurimento della brusca fase correttiva.
In proposito, non trascuriamo il fatto che il Tesoro italiano ha superato la parte più difficile dell'anno, in termini di aste di bond, e che la seconda parte del 2012 è teoricamente in discesa.
Inevitabile la pioggia di acquisti difensivi sull Bund future che si riporta poco sopra quota 140 [FGBL0612.EUREX] e punta a chiudere la settimana sui top. Su questi livelli preferiamo non acquistare nemmeno in chiave difensiva, meglio tenersi liquidi.
Il Btp future (102) [FBTP0612.EUREX] frena la corsa di ieri ma prova a consolidare i guadagni delle ultime due sedute. Resta valido il target verso 104/106, con stop sotto 100 (chiusura).