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Uni Land: contatti per ricapitalizzare, punta a riammissione in Borsa
Milano, 12 dic - Uni Land prosegue il lavoro sulla ristrutturazione del debito e punta alla riammissione delle azioni a Piazza Affari. Lo spiega in una lettera agli azionisti, in vista dell'assemblea del 15 dicembre, il presidente della societa', Guido Longobardi. La riunione di soci e' stata chiesta da Giovanni Errico, custode e amministratore giudiziale delle azioni provenienti dal sequestro avvenuto a carico di Alberto Mezzini, il fondatore del gruppo travolto da un'inchiesta della procura di Bologna dove si ipotizzano le accuse di falso in bilancio e aggiotaggio. Nei prossimi tre anni, nel caso non si complichi la situazione della controllata House Building, "il fabbisogno Uni Land potrebbe essere coperto con un aumento di capitale di circa cinque milioni di euro che salirebbero a 10 milioni considerando invece la necessita' di un apprezzabile sostegno finanziario delle controllate", scrive Longobardi. In un periodo piu' lungo - fra i cinque e gli otto anni - servirebbero altri 10-20 milioni. "Al fine di verificare l'appeal di una proposta di aumento del capitale Uni Land ad investitori professionali - prosegue il presidente - sono stati avviati contatti con societa' specializzate le quali hanno dato la propria disponibilita' a raccogliere adesioni preventive alla sottoscrizione di un aumento di capitale da attuarsi nel contesto di una riammissione delle azioni alle contrattazioni". Il ritorno a Piazza Affari potrebbe non essere lontano: "Si evidenzia che non dovrebbero sussistere preclusioni di principio alla riammissione di Uni Land alla negoziazione delle proprie azioni sul Mercato Telematico, anche se tale riammissione dovra' necessariamente passare da un iter, i cui dettagli andranno verificati e discussi con le autorita' preposte, che non potra' prescindere da requisiti tecnici quali l'approvazione del bilancio 2010 e della relazione semestrale 2011 e dalla dimostrazione di una situazione di continuita' aziendale, nel quadro di un prospettato piano industriale". Mau 12-12-11
Uni Land: contatti per ricapitalizzare, punta a riammissione in Borsa - Corriere della Sera
 

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CONSIGLIO A GRILLI ,MIN DEL TESORO= ANZICHE VENDERE ALL'ANNO UN PO ALLA VOLTA=Mandato a un pool di agenzie per valutare il patrimonio immobiliare e mobiliare pubblico( a costo zero in cambio di success fee in caso di collocamento oltre un certo importo),quindi creare uno strumento finanziario da collocare al 30% sui mercati internazionale(fondi sovrani,banche e istituzioni) e lasciare una quoita al retail(in modo volontario ) e se non viene raggiunto il successo(per la parte che manca ci sarà una sottoscrizione obbligatoria di una quotya da parte di coloro che detengono titoli di stato oltre 1 milione di euro).Si stima che il patrimonio pubblico italiano valga oltre 1500 miliardi di euro.Si raccoglierebbero (il 30%)500 miliardi di euro che andrebbero ad abbattere immediatamente il debito per pari importo in quota capitale, con risparmio di 35 miliardi di euro l'anno di interessi.Il fondo vivrebbe anche di dismissioni future e ripartizioni di dividendi e dovrebbe essere a 10 anni di durata massima.
 

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relax: IKEA alla ricerca di terreni edificabili?

16/08/2012 17:20 STOCCOLMA - Herald Mueller, dirigente Ikea e responsabile del progetto “hotel slow cost”, ha spiegato al quotidiano svedese Svenska Dagbladet il piano che dovrebbe portare il colosso svedese dell’arredamento di design a basso prezzo, a investire un miliardo di euro nel settore alberghiero: “Stiamo cercando da tempo immobili in tutta Europa. Elimineremo tutto ciò che è superfluo, come ad esempio i ristoranti, al posto dei quali metteremo una buona colazione, Internet ad alta velocità e una reception efficiente senza formalità da adempiere quando si lascia l’albergo”. Ikea intende aprire almeno un centinaio di alberghi in Europa. Per ora i Paesi interessati saranno, oltre alla Germania, il Belgio, l’Olanda, l’Austria, la Scandinavia, la Gran Bretagna e i Paesi dell’Est come la Polonia e le repubbliche baltiche. Il primo hotel verrà probabilmente aperto in Germania nel 2013. La filosofia della catena alberghiera sarà la stessa che ha garantito il successo dei mobili Ikea: prodotti economici ma con un bel design, insomma “cheap-but-cool”. E gli hotel punteranno proprio ad offrire un’accoglienza di stile e calorosa, ma a prezzi contenuti. Target di riferimento chi viaggia per affari e i turisti “low cost” che però non rinunciano a un certo tipo di comfort.
Ikea sarà anche hotel low cost - Ikea, albergo, Stoccolma, Europa - RomagnaNOI
 

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