tommy271
Forumer storico
Quando sento dire " se non ci fossero state le sanzioni avrebbe ristrutturato", siccome sono una persona banale la mia memoria va alla precedente (piccola) ristrutturazione fatta da Maduro.
Che tasso già allora aveva preteso il mercato (confrontandolo ai rendimenti chiesti allora del mercato e , magari , ribaltandolo sui tassi attuali) e quali garanzie (Citgo) avevano preteso allora gli investitori per accettare lo swap ?
Quindi se si ristrutturasse ora, come dici, le condizioni le detterebbe solo lui.
Ma ai primi giri si andrebbe sicuramente a vuoto .
Oltretutto , la ristrutturazione è un patto tra debitore e creditore.
Accettare un haircut del X% ad esempio non dipende solo dall'entità della X, ma anche da chi te lo propone : se è Maduro ( chi ha fiducia di Maduro facce Tarzan ?)è un conto ; se è un governo filo-USA che si impegna , ad esempio, a privatizzare PDVSA e , contemporaneamente, il FMI si impegna a far arrivare vagonate di dollaroni per far ripartire l'economia è un altro discorso.
Perchè il titolo swappato il giorno dopo va in contrattazione ed è lì che si capisce se la ristrutturazione è , o meno, giudicata credibile.
Al dato attuale, pare che Maduro - nonostante la disastrosa situazione economica interna - abbia consolidato la sua presa sul paese.
Le previsioni nel 2019 segnalano inoltre un rallentamento del ciclo economico negativo ... mantenendo però il segno meno sul PIL.
L'opposizione interna sembra spaesata, tra linea morbida e dura.
All'interno del PSUV c'è dibattito, ma non opposizione a Zio Nick.
E' possibile che Maduro inizi ad avviare la discussione sul debito.
Fermo restando l'impossibilità di ristrutturarlo per via delle sanzioni USA (che potrebbero essere tolte, se c'è il voto a favore dell'AN) resto dell'avviso della possibilità di un ipotetico concambio con un nuovo titolo trentennale a cedola bassa.
In linea di massima escluderei un'offerta contro cash o fifty-fifty.
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