Milano, 18 gen. (Adnkronos) - Il Canaima Fund Lux lancia la prima offerta di scambio, rivolta ad investitori istituzionali e professionali italiani, per i titoli obbligazionari venezuelani scambiandoli con i propri strumenti finanziari. Il documento informativo relativo all’offerta promossa in Italia è stato pubblicato oggi. Un’offerta pubblica, la prima realizzata a livello mondiale dal veicolo lussemburghese creato per difendere gli interessi di investitori istituzionali e professionali, che hanno investito in obbligazioni venezuelane e dell’impresa nazionale petrolifera Pdvsa, che nel novembre 2017, ha defaultato lasciando 60 miliardi di dollari di obbligazionisti in default. ll Fondo Canaima (Canaima Fund Lux) intende rilevare i titoli obbligazionari statali emessi dalla Repubblica Bolivariana del Venezuela, definiti Bond, tramite lo scambio tra quest’ultimi e gli strumenti finanziari che verranno emessi dal Fondo stesso definiti Notes. È la prima offerta pubblica in Italia, sin dal default, per lo scambio di obbligazioni venezuelane presenti sul mercato, che si aggirano attorno ad un valore complessivo di 60 miliardi di dollari a livello globale. Le Notes emesse dal veicolo di cartolarizzazione Lussemburghese sono indirizzate, innanzitutto, a investitori professionali come Sim, Fondi, banche ed operatori specializzati. Il Fondo d’Investimento si propone di recuperare, in tutto o in parte, i crediti derivanti dai titoli obbligazionari emessi dal Governo Venezuelano e dalla societa’ petrolifera statale Pdvsa in default, mediante una strategia di investimento attiva che comprenderebbe, tra le varie iniziative, l’avvio di procedure pre-contenziose e contenziose finalizzate ad una massimizzazione delle prospettive di recupero. Il Fondo è aperto a nuovi investitori che intendano partecipare al recupero dei crediti deteriorati. Il Canaima Fund Lux, spiegano dalla società, offrirà rappresentanza e sostegno ai creditori in un contesto difficile e complesso qual è quello venezuelano. Dalla fine del 2017, com'è noto, il Venezuela non ha più pagato i circa 60 miliardi di dollari di debito obbligazionario emesso dallo stesso Governo di Caracas e dalla società statale Petroleos de Venezuela. Le sanzioni degli Stati Uniti, inoltre, non consentono agli investitori ed istituzioni americane come World Bank e Fondo monetario di negoziare con i funzionari economici di Maduro. Ulteriori misure vietano inoltre al governo di emettere nuove obbligazioni. Vi è poi un aspetto legale che complica ulteriormente le cose: la cosiddetta "clausola di prescrizione" dei bond venezuelani che potrebbe liberare la nazione in parte dagli interessi e capitali non pagati a qualsiasi creditore dopo sei anni dal default. "Chi è in possesso di titoli obbligazionari venezuelani e non ha le possibilità di avviare un contenzioso legale - dice Celestino Amore, ceo della società IlliquidX di Londra che offre consulenza operativa al Fondo - può accedere all’offerta del Fondo Canaima, che consente di scambiare i propri titoli con gli strumenti finanziari proposti dal Fondo. L'obiettivo finale è semplice, ovvero è quello di salvaguardare il patrimonio degli investitori per garantire che siano trattati in modo equo e che traggano vantaggio dalla gestione proattiva e performance del Fondo".