Vi piacciono i Wurstel di pura carne suina?

tontolina

Forumer storico
da http://crisis.blogosfere.it/2009/04/si-e-uninfluenza-creata-dalluomo.html
Si, è un'influenza creata dall'uomo.

Pubblicato da Debora Billi alle 15:05 in Medicina


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Se immaginate scienziati della Spectre al lavoro per produrre un virus che spazzerà via 6 miliardi di individui, onde ritornare a godersi indisturbati un Eden terrestre (con 6 miliardi di cadaveri insepolti in giro, ma questo è un dettaglio fastidioso che non è il caso di considerare), allora avete proprio poca fantasia.
Su, fate uno sforzo. Dovendo imputare all'uomo la creazione di questo nuovo bel virus, non occorre disturbare la fantascienza: la realtà è più che sufficiente.
Un articolo su Grist ci racconta i deprimenti retroscena.
Si chiama Smithfield Food, ed è il più grande produttore di insaccati da supermercato del nordamerica. Smithfield ha un enorme stabilimento di maiali nello stato del VeraCruz in Messico, Granjas Carroll, da dove pare questa epidemia abbia avuto origine.
Secondo i residenti, le materie organiche e fecali prodotte dall'industria non vengono adeguatamente trattate, creando inquinamento nell'aria e nelle acque della regione. I residenti hanno a lungo protestato per gli odori fetidi nell'aria e nell'acqua, e per gli sciami di mosche che infestano le paludi di rifiuti. Lamentano anche disturbi respiratori. Ora, con il 30% della popolazione colpita dall'influenza, i cittadini chiedono a gran voce un'ispezione dello stabilimento industriale. Finora, riporta il giornale La Marcha, nessuna risposta dal governo.
Il collegamento viene fatto anche dall'autorevole quotidiano La Jornada, secondo il quale all'origine della diffusione del virus sono proprio i nugoli di mosche che sciamano intorno al produttore di wurstel, e precisamente nelle paludi formatasi per lo scarico noncurante degli escrementi dei maiali sul territorio.

Vorrei commentare ma non ho neanche la forza di farlo. Mi chiedo, chissà se questa storia raggiungerà le prime pagine dei giornali internazionali o resterà confinata nella cronaca locale. Chissà se il governo messicano avrà le palle per spedire qualche funzionario dotato di provette e microscopi a fare una verifica presso la prestigiosa multinazionale.

Oppure se assisteremo al solito zerbinaggio, alla solita complicità, al solito "tacete e crepate" a cui cominciamo ad essere fin troppo abituati.
Altro che Spectre, la realtà è molto peggio della fantasia. Persino nel film dei Simpson, quando il maiale di Homer inquinava il lago, mettevano la città in quarantena. Gente civile, nei cartoons.

(Update: riporta El Universal come nella zona intorno alla Granjas Carroll fosse presente un tipo particolare di influenza fin dal mese di dicembre scorso. 500 persone colpite, 2 morti. L'azienda, interpellata, ha negato che i suoi maiali fossero malati, ma qualcuno insinua che c'è stato tutto il tempo di abbatterli qualora colpiti.)
(Update 2: ecco un video che dimostra come l'allarme influenza, nella zona incriminata, fosse partito il 5 aprile. Potete vedere anche la terribile situazione ambientale in cui versano i dintorni dell'industria Granjas.)



http://www.youtube.com/watch?v=ztRR...-creata-dalluomo.html&feature=player_embedded
 
da http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=116377

Roma | 27 aprile 2009
Febbre suina: cos'è, come si contrasta
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Le mascherine contro la febbre suina in Messico
Vedi anche ~ Febbre suina: caso sospetto a Salerno. Il Governo: ce ne aspettiamo altri ma siamo ottimisti~ L'Oms: "Pandemia evitabile. Ma il mondo si prepari ad affrontarla"~ La febbre suina in Europa, Sacconi: "Se arriva in Italia, siamo pronti"~ La febbre suina in Europa. L'Oms alza il livello di allerta



È un virus in grado di trasmettersi da uomo a uomo, per via aerea e non per ingestione, immune ai vaccini comunemente usati contro l’influenza ma debellabile con i più conosciuti farmaci antivirali. Per questo il sottosegretario con delega alla Salute Ferruccio Fazio tranquillizza: "Abbiamo attivato tutte le procedure necessarie per evitare che il contagio arrivi nel nostro paese, coordinandoci con l’Unione Europea e attivando tutti i controlli necessari. Nel caso in cui il virus riuscisse comunque a raggiungere l'Italia abbiamo a disposizione gli antivirali che negli Stati Uniti si sono già dimostrati efficaci: ne abbiamo scorte per 40 milioni di persone”.
Meno grave dell’aviaria
Rispetto all’influenza aviaria la febbre suina si è per ora caratterizzata per un basso rapporto tra il numero delle persone contagiate e quello dei decessi dovuti al virus. Il numero di morti rispetto a quello degli infettati era decisamente alto nel caso dell’aviaria, quando più della metà dei casi segnalati sono morti, mentre la situazione attuale è nettamente diversa. Seconto Massimo Galli, docente di malattie infettive all’università di Milano "il virus ha subito una mutazione che gli ha permesso di trasmettersi da uomo a uomo. Lo testimonia il fatto che abbiamo casi di contagio in due diverse scolaresche degli Stati Uniti e della Nuova Zelanda andate in Messico di recente. Durante questa mutazione potrebbe aver subito una attenuazione nella sua pericolosità". Ma se in Messico la situazione resta allarmante data la scarsità della copertura sanitaria presente nel paese, tutt’altro discorso va fatto per paese avanzati come gli Stati Uniti, che sono riusciti a debellare la decina di casi finora riscontrati grazie agli antivirali.
Cosa dobbiamo aspettarci
"Non si può prevedere nulla – dice sempre il professor Galli - potremmo trovarci in una situazione di massima gravità o in una che, viceversa, va via via stabilizzandosi. Durante la pandemia di spagnola nel 1918 ci fu un picco epidemico in primavera di moderata gravità e poi in autunno un altro picco epidemico di notevole gravità. Il virus della febbre suina assomiglia molto a quello della spagnola, ma oggi la situazione sanitaria è nettamente migliorata rispetto ai primi del ‘900. Resta il fatto che anche questa malattia nella povertà potrebbe attecchire più facilmente".
Come combatterla
Dalle prime segnalazioni del virus in tutta Europa sono stati attivati i protocolli previsti in caso di possibile pandemia. "Non possiamo escludere che arrivi in Italia – dichiara il sottosegretario Fazio - ma sappiamo che se così sarà la potremo aggredire in maniera opportuna e senza grossi problemi". Come? "Abbiamo scorte per 40 milioni di dosi di quegli antivirali che negli Stati Uniti si sono dimostrati efficaci e metteremo in essere tutte le misure necessarie per contenere un eventuale contagio". Eppure in Messico l’allarme resta: "Non è chiaro quello che sta succedendo in Messico – ha aggiunto Fazio – dove sembra che questa epidemia si stia sviluppando da almeno un mese. Quel che sappiamo è che i virus continuano a mutare ma non possiamo prevedere se queste possibili nuove mutazioni porteranno a un suo indebolimento o a un rafforzamento". Quali sono le altre precauzioni da prendere? "Evitare di andare in Messico e se fosse proprio necessario farlo evitare i luoghi affollati. Al ritorno poi è bene segnalare subito eventuali casi sospetti di influenza: abbiamo allertato tutte le regioni sul cosa fare. Al lavoro c’è la rete "Influnet" che può contare su 1000 medici sentinella in tutti Italia, coordinati dall’Istituto superiore di sanità, in grado di fare controlli su persone potenzialmente a rischio e sugli animali".
Sicura la carne di maiale
La trasmissione del virus avviene attraverso l’aria, non per via ingestiva. Per questo, assicurano gli esperti, la carne di maiale è sicura sia quella cotta (la cottura uccide il virus) sia quella conservata come gli insaccati. Non avviene contaminazione per via alimentare.
Soggetti a rischio
Finora i colpiti sono soprattutto persone giovani. Perché? "Il virus – spiega il professor Galli – colpisce i soggetti suscettibili, cioè coloro che hanno capacità immunitaria, ma non hanno avuto mai contatto con un virus di questo ceppo e quindi non hanno un patrimonio immunitario. Per questo possiamo ipotizzare che i soggetti più suscettibili siano i giovani, che non erano ancora nati nel 1957 quando colpì il virus H1N2, la così detta asiatica, che sostituì il ceppo della spagnola, cioè il virus conosciuto più simile a quello della febbre suina. In linea generale tutte le pandemie hanno colpito più i giovani che i vecchi anche se alla fine il dazio più pesante in termine di decessi è stato pagato degli anziani, per le complicazioni legate a pandemia".
 
Febbre suina: morto in Texas bambino di 2 anni. Il Governo: arriverà in Italia ma siamo ottimisti
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Controlli all'aeroporto
Vedi anche ~ La febbre suina in Europa, Sacconi: "Se arriva in Italia, siamo pronti"~ Febbre suina: cos'è, come si contrasta~ La febbre suina in Europa. L'Oms alza il livello di allerta~ La febbre suina si diffonde su Internet



Un altro caso sospetto di febbre suina in Italia. A Salerno una donna appena tornata dal Messico si è presentato all’ospedale "San Leonardo" con sintomi tali da convincere i sanitari a farlo trasferire nell’ospedale specializzato in malattie infettive "Cotugno" di Napoli.
Fazio: "Ci attendiamo casi in Italia ma siamo ottimisti: virus poco aggressivo"
Nessuna preoccupazione per la febbre suina, anche se a breve arriveranno molto probabilmente casi anche in Italia. È questa l'opinione del sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, che a margine di un convegno a Roma spiega: "Ci attendiamo a brevissimo i primi casi anche in Italia, è verosimile pensarlo, ma siamo tranquilli perché abbiamo visto come è l'evoluzione clinica negli altri Paesi". Secondo Fazio il virus "si sta dimostrando molto poco aggressivo. È vero che i microrganismi possono sempre mutare, ma sembrerebbe - da quanto visto negli Usa - che l'attuale livello di aggressività dell'H1N1 sia inferiore a quello di una normale influenza".
Tre casi confermati in Germania
Intanto la Germania ha confermato l’accertamento di tre casi di febbre suina. I contagiati sono due donne di 22 e 37 anni e un uomo vicino a 40 anni.
Francia
Due casi sospetti sono stati osservati nella regione di Parigi. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie francesi. Si tratta di una coppia, un uomo e un donna, residenti nella regione, ricoverati dopo aver presentato alcuni sintomi sospetti di ritorno da un viaggio in Messico. Sottoposti a esami epidemiologici e virali sono considerati per ora i due soli casi "probabili" in Francia. Il responso è atteso "nelle prossime 72 ore". "I due pazienti stati ricoverati in un ospedale di Parigi e non presentano un quadro clinico grave" ha riferito l'Istituto di vigilanza sanitaria. Riceveranno un "trattamento antivirale preventivo".
Israele
Due casi sospetti anche in Israele. Secondo fonti sanitarie un uomo di 34 anni appena tornato dal Messico è in quarantena in un ospedale di Tel Aviv con i sintomi della malattia. Un bambino di nove anni e una bambina di cinque sono invece stati ricoverati in via precauzionale. Il ragazzino si trovavava a bordo di un volo da New York sul quale viaggiava una persona alla quale è stata poi diagnosticata l'influenza. Mentre la bimba è parente di una delle persone che si teme abbia contratto il virus.
Messico
Il governo messicano ha deciso nella notte la chiusura di tutti i siti archeologici per il rischio di contagio della nuova influenza. Le morti accertate nel paese sono salite a 7, 159 quelle sospette. L'Argentina ha sospeso i voli provenienti dal Messico, come aveva già fatto Cuba.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti e' stato registrato il primo paziente morto per influenza da suini. Lo riferiscono fonti governative. Si tratta di un bambino di 23 mesi in Texas. E' la prima vittima al di fuori del Messico
Le strutture mediche degli Stati Uniti stanno indagando su due morti "sospette" in California, che potrebbero essere state causate dalla febbre suina: circostanza significativa, perché se confermata sarebbero i primi decessi avvenuti fuori del Messico. A New York sono "centinaia", secondo le autorita', gli studenti contagiati dall'influenza, il che significa che i focolai non sono soltanto messicani ma anche statunitensi. Washington prende talmente sul serio la possibile epidemia da annunciare lo stanziamento di un miliardo e mezzo di dollari per bloccare la diffusione del virus.
Oms: livello d’allerta 4
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) mantiene comunque al momento il livello 4 di allerta per il rischio di pandemia: lo ha annunciato il vicedirettore generale, Keiji Fukuda, sottolineando come "la situazione epidemiologica" della febbre suina sia in costante fase di evoluzione. Attualmente "la situazione rimane molto seria: una pandemia non è affatto inevitabile ma la possibilità viene considerata seriamente", ha spiegato Fukuda in conferenza stampa, precisando come rimanga "fondamentale identificare i turisti contagiati, perché ciò ci aiutererebbe a seguire il virus nel mondo e a stabilire come si propaga".
In particolare, alcuni degli studenti contagiati a New York non si erano recati in gita in Messico e quindi sono stati infettati dai loro compagni, il che significa che esiste un focolaio indipendente negli Stati Uniti: in tal caso, secondo alcune fonti, l'Oms potrebbe anche decidere di passare alla fase di allerta successiva, la quinta.
 
NON è MORTO ma ha contagiato tutta la sua famiglia
da http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche...ti&positionT=1

30 aprile 2009 - 21.41
Nuova influenza:USA; allerta sanitario per delegazione Obama


NEW YORK - Allerta sanitaria per la delegazione della Casa Bianca che ha accompagnato il presidente Barack Obama in Messico: il portavoce Robert Gibbs ha annunciato che un membro dell"advance team' che ha preceduto il viaggio del presidente a Città del Messico è rimasto probabilmente contagiato.

Il funzionario è tornato a Washington con sintomi influenzali ed è stato sottoposto a test, che nel suo caso è risultato negativo, probabilmente perché era passato troppo tempo dal contagio. Sono però risultati positivi tre suoi familiari. Stephen Chu L'uomo, un collaboratore del ministro dell'Energia , è tornato oggi al lavoro.

Gibbs ha precisato che il funzionario, rientrato a Washington su un volo di linea, non si è mai avvicinato a Obama pur essendo stato presente a un banchetto in cui il presidente americano era l'ospite d'onore.

"La salute del presidente non è mai stata in pericolo", ha detto Gibbs, secondo cui neanche altri al seguito della Casa Bianca hanno mostrato di aver sintomi che destino preoccupazione.
 

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