ViNCENTE E'COLUI CHE PREFERISCE TENTARE PIUTTOSTO CHE VIVERE NEL DUBBIO.....

il mezz'ora..dice che dalle 14, si e' cominciato a vendere..circa 100000 pezzi andati il 40%..della giornata

questi vanno over?

chi lo sa..ma direi che e' un po' rischioso fare sti giochini..anche se siamo al ribasso, vale il discorso sopra sul daily

percio'..a livello di probabilita'...
 

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senza parole ... :(

Dal primo gennaio l’estratto conto non verrà recapitato solo al titolare. Una copia, infatti, arriverà anche sul tavolo dell’Agenzia delle entrate. Con l’inserimento nella manovra di una sezione dedicata all’emersione della base imponibile (l’articolo 11), il governo Monti dà il definitivo colpo di grazia al segreto bancario in Italia.

Che, in verità, era cominciato a tramontare con l’istituzione dell’anagrafe tributaria nel 2003, per poi subire un pesante colpo la scorsa estate quando Tremonti aveva inserito una norma che obbligava le banche a comunicare all’Agenzia delle entrate le liste dei clienti “a rischio evasione”.

Da gennaio, invece, tutti i titolari di conti correnti saranno messi a nudo davanti al Fisco. Le banche, le Poste o qualsiasi intermediario finanziario saranno obbligati a comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria le movimentazioni effettuate su tutti i rapporti intrattenuti con la clientela.

Sarà così il fisco a utilizzare le informazioni ricevute per selezionare poi i contribuenti da controllare: in questo modo porteranno alla luce le disparità tra il reddito dichiarato e quanto denaro transita invece nel conto corrente di un contribuente.

In pratica, come fanno notare alcuni esperti, si capovolge il meccanismo con cui venivano svolte le indagini finanziarie fino ad oggi. Perché se prima in generale si partiva da un soggetto sospetto per risalire ai suoi movimenti finanziari, dal prossimo anno avverrà il contrario: dalla montagna di dati ricevuti, sarà il Fisco poi a individuare una lista di soggetti a rischio evasione.

Ma su chi si concentreranno le maggiori attenzioni? Alcuni esperti hanno fatto notare che i primi a finire nel mirino della Guardia di finanza saranno i professionisti: quelli che non risulteranno in linea con gli studi di settore, saranno indagati “d’ufficio”, con controlli specifici su tutto il territorio e tenendo conto delle informazioni già presenti nell’anagrafe tributaria. Senza contare che, spiando i conti correnti di avvocati, commercialisti e notai, il Fisco conta di recuperare informazione utili anche sui loro clienti.

Un’arma micidiale, insomma, che sommata alle dichiarazione dei redditi e al nuovo redditometro, in grado di “misurare” la capacità di spesa di un contribuente, dovrebbe aiutare lo Stato a stanare gli evasori.
 
senza parole ... :(

Dal primo gennaio l’estratto conto non verrà recapitato solo al titolare. Una copia, infatti, arriverà anche sul tavolo dell’Agenzia delle entrate. Con l’inserimento nella manovra di una sezione dedicata all’emersione della base imponibile (l’articolo 11), il governo Monti dà il definitivo colpo di grazia al segreto bancario in Italia.

Che, in verità, era cominciato a tramontare con l’istituzione dell’anagrafe tributaria nel 2003, per poi subire un pesante colpo la scorsa estate quando Tremonti aveva inserito una norma che obbligava le banche a comunicare all’Agenzia delle entrate le liste dei clienti “a rischio evasione”.

Da gennaio, invece, tutti i titolari di conti correnti saranno messi a nudo davanti al Fisco. Le banche, le Poste o qualsiasi intermediario finanziario saranno obbligati a comunicare periodicamente all’anagrafe tributaria le movimentazioni effettuate su tutti i rapporti intrattenuti con la clientela.

Sarà così il fisco a utilizzare le informazioni ricevute per selezionare poi i contribuenti da controllare: in questo modo porteranno alla luce le disparità tra il reddito dichiarato e quanto denaro transita invece nel conto corrente di un contribuente.

In pratica, come fanno notare alcuni esperti, si capovolge il meccanismo con cui venivano svolte le indagini finanziarie fino ad oggi. Perché se prima in generale si partiva da un soggetto sospetto per risalire ai suoi movimenti finanziari, dal prossimo anno avverrà il contrario: dalla montagna di dati ricevuti, sarà il Fisco poi a individuare una lista di soggetti a rischio evasione.

Ma su chi si concentreranno le maggiori attenzioni? Alcuni esperti hanno fatto notare che i primi a finire nel mirino della Guardia di finanza saranno i professionisti: quelli che non risulteranno in linea con gli studi di settore, saranno indagati “d’ufficio”, con controlli specifici su tutto il territorio e tenendo conto delle informazioni già presenti nell’anagrafe tributaria. Senza contare che, spiando i conti correnti di avvocati, commercialisti e notai, il Fisco conta di recuperare informazione utili anche sui loro clienti.

Un’arma micidiale, insomma, che sommata alle dichiarazione dei redditi e al nuovo redditometro, in grado di “misurare” la capacità di spesa di un contribuente, dovrebbe aiutare lo Stato a stanare gli evasori.
Con l'efficenza che hanno ci mettiamo vent'anni per arrivare a capire chi e' il correntista
 
Con l'efficenza che hanno ci mettiamo vent'anni per arrivare a capire chi e' il correntista

i primi 3 mesi dell'anno i consumi saranno sottozero......e da adesso alla fine dell'anno si ritirera' l'impossibile e si mette sotto il materasso....:help: ai professionisti verranno gli incubi..staranno attenti anche a respirare :D
 
i primi 3 mesi dell'anno i consumi saranno sottozero......e da adesso alla fine dell'anno si ritirera' l'impossibile e si mette sotto il materasso....:help: ai professionisti verranno gli incubi..staranno attenti anche a respirare :D

chissà se faranno partire le segnlazioni .. le banche saranno un po inkazzate.... intanto c'è chi si fa i kazzi sua e noi italioti che sukamo i kazzi degli altri che gentilmente ci squarciano il kulo perchè qualcuno così ha deciso
famo come al solito la figura dei pir.la .. mai a seguire il meglio sempre il peggio ...

(AGI) Bruxelles - Le discussioni che si terranno al vertice Ue che comincia con la cena di stasera sono "importanti" e "la stabilita' dell'Eurozona e' positiva per i paesi europei e per l'Inghilterra", ma, secondo il primo ministro inglese David Cameron "dobbiamo anche proteggere gli interessi britannici". Come ha detto al suo arrivo alla sede del Consiglio europeo, "questi sono i miei obiettivi ed e' quello di cui discuteremo". .
 

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