VIVI OGNI GIORNO COME FOSSE L'ULTIMO E PRIMA O POI CI AZZECCHERAI

DANY1969

Forumer storico
:-o:d:
Buona settimana a tutti :)
Ragazzi... domani la Dany, accompagnata dai proli, raggiunge le sue amichette sulla riviera ligure :rolleyes:
Come tutti gli anni è già scattata l'allerta bagnanti... sono tutti in fibrillazione :melo:
Vi seguirò dalla spiaggia... sempre che non sia troppo impegnata a firmare autografi e a fare selfie (se li fa Renzi... qualcuno vorrà farli anche con me :confused:).
A solo scopo autoreferenziale... vi comunico che ieri ho portato a termine il Tour dell'Assietta :hua::winner:... ho pure visto un'aquila :eek:
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Lo so che non bisogna toccare l'infortunato, ma questa poteva morire ......

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E questi sarebbero quelli che ..........ma andassero all'inferno.

L’espulsione è un provvedimento al momento essenziale che ha permesso al Governo di mettere al riparo i propri cittadini da pericolosi elementi radicali, ma a quanto pare c’è chi non condivide.

Sumaya Abdel Qader, consigliere comunale neo-eletto con la lista Sala ad esempio dichiara:
“Speriamo si possa chiarire presto questa storia. E’ giusto avere attenzione massima per la sicurezza del nostro paese,
ma è anche giusto tutelare le persone se pur sospettate perché potrebbero essere innocenti e gli si potrebbe rovinare la vita”.

Sarebbe forse stato più giusto aspettare che Farooq fosse passato all’azione e avesse magari rovinato la vita di persone presenti all’aeroporto di Orio?

Yassine Baradai, responsabile fundraising e comunicazione del Caim, denuncia su Facebook
“le affrettate misure di espulsione nei confronti di persone miti e tranquille”.
Descrive Farooq come “amante del prossimo” ed esprime piena solidarietà al pakistano vittima di “espulsione senza giusto processo” invocando “prove concrete”.

Reas Syyed, responsabile area servizi legali del Caim, dichiara: “non conosco Aftab Farooq…ma dell’incompetenza di Alfano non ci servono altre prove”.

Eppure Aftab Farooq, suo connazionale, risultava tra i suoi contatti di Facebook.

Non è la prima volta che il Caim finisce al centro di polemiche, ma se precedentemente era stato il suo coordinatore,
Davide Piccardo, a uscire con dichiarazioni infelici su Erdogan, contro Alfano e sugli scontri fuori delle sinagoghe parigine.

Questa volta però sono altri esponenti del direttivo a distinguersi con dichiarazioni decisamente fuori luogo ed imprudenti,
non soltanto visti gli elementi emersi dall’inchiesta ma anche perché è inammissibile che un coordinamento che vuole farsi avanti come interlocutore istituzionale a livello locale
si esprima in questo modo nei confronti degli inquirenti e del Ministro dell’Interno.
 
Eheheheheh altro povero diavolo eheheheh.......a intermittenza.

"Se un pm apre un’indagine, iscrivendo una notizia di reato e un indagato, “a vv is an do ” poi quest’ultimo di un accertamento o convocandolo per un interrogatorio, di per sé non significa nulla.
Solo che si sta verificando la fondatezza di un sospetto, un indizio, una denuncia.
Se poi dall’indagine emergono fatti infamanti, anche sul piano etico e non penale, a carico di una figura investita di pubbliche funzioni,
questa e il rispettivo partito devono valutarne la compatibilità col dovere di disciplina e onore.
Se infine l’inchiesta si chiude col rinvio a giudizio disposto non da un pm, ma da un gup, e i fatti non sono bagatelle (reati di opinione o contravvenzioni),
le dimissioni sono doverose", scrive Travaglio.

Peccato che in passato aveva le idee un pochino diverse.
Bastava solo una mezza voce su un'indagine per spingerlo a vregare inchiostro nel chiedere le dimissioni di assessori, sindaci e ministri. Insomma il garantismo di Travaglio va
 
augh augh augh ...ma non aveva appena detto che la ripresa era in corso, che il job act stava facendo faville augh augh ...che tosse .....
ma a questo non gli hanno mai detto che sui vetri si scivola ? augh augh


Roma - La legge di bilancio 2017 partirà con il freno a mano tirato perché le disponibilità dello Stato sono ridotte all'osso.

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ieri in un'intervista al Sole 24 Ore ha confermato che la manovra

«avrà vincoli stretti e dovrà concentrare le risorse su poche misure molto centrate, orientate a favorire la crescita e la produttività».

Il problema è sempre il medesimo: le stime non saranno rispettate e dunque i saldi di finanza pubblica sarebbero a rischio se si aumentassero ulteriormente le spese,
un rischio che Padoan vuole evitare, essendo meno propenso rispetto al premier Renzi ad affrontare scontri di questo tipo con Bruxelles.
Il titolare del Tesoro ha confermato gli impegni relativi alla discesa del debito in virtù dei proventi della privatizzazione di Enav e del collocamento sul mercato della seconda tranche di Poste.

«Faremo di tutto per centrare questo obiettivo», ha aggiunto il ministro imputando allo shock della Brexit il calo inatteso della produzione industriale di giugno
nonostante in Gran Bretagna si sia votato solo alla fine del mese.

Anche sul fronte del deficit il sentiero si annuncia impervio.

«Il rallentamento è più forte del previsto e bisognerà tenerne conto»,
ha sottolineato Padoan di fatto preannunciando che il target di rapporto deficit/Pil all'1,8% l'anno prossimo probabilmente non sarà raggiunto.
Ma quand'anche Bruxelles consentisse di superare di circa un decimo di punto percentuale (16-17 miliardi) quel tetto confermando appieno tutta la flessibilità già riconosciuta,
i 10 miliardi di correzione che la Commissione Ue ha chiesto all'Italia comprometterebbero buona parte del «tesoretto» (si tratta di maggior deficit, infatti).
 
Quelli che sarebbero terroristi vengono liberati e questo ...rimane in carcere......la giustizia è uguale per tutti. Oh come no ......

"Abbiamo scoperto che la Procura di Fermo ha omesso di depositare al Riesame ben 150 pagine del fascicolo giudiziario.
Un omissis che va da pagina 127 a 277, guarda caso si tratta di tuttii verbali che raccolgono le dichiarazioni a favore del nostro assistito.
Ossia il racconto dei tanti testimoni che lo hanno visto difendersi dal pestaggio a opera deiconiugi nigeriani".

Gli avvocati aggiungono diavere eccepito la "grave violazione" integrando il fascicolo con i nuovi motivi, che invece la pubblica accusa avrebbe omesso.
Francesco de Minicis parla chiaro:

"É stato accertato che Mancini ha reagito in modo eccessivo ad un’aggressione subita. C’è largo spazio, e lo ammette lo stesso gip, per dimostrare la legittima difesa.
Si è fatta chiarezza sulle false dichiarazioni messe a verbale dalla moglie del nigeriano.
Una versione che risulta archiviata come non vera e che a questo punto non può evitare una incriminazione per Chyniere".
 
Possibile che nessuno si muova ...una manifestazione....qualcosa che faccia sentire che i "cittadini italiani" ci sono....ah già...siamo in ferie....anche il governo.

Roma si trova così ad affrontare l'ennesimo caso di violenza sessuale che rimette in primo piano l'emergenza sicurezza.
Un'emergenza che, purtroppo, viene troppo spesso dimenticata in tutto il Paese.

Il 21enne senegalese ha una fedina penale lunga chilometri.
In Italia non ha mai trovato una occupazione, ma in quanto a precedenti sembra essersi dato da fare eccome.
Ieri sera è stato arrestato per aver molestato una romana di 48 anni.
Le è subito stato addosso, non appena erano saliti bordo dell'autobus 314, in sosta allo stazionamento di largo Preneste in attesa che il mezzo partisse.
L'immigrato ha palpeggiato con insistenza la donna che ha iniziato a urlare attirando in questo modo l'attenzione dell'autista del mezzo.

Quando il dipendente dell'Atac è intervenuto nel tentativo di allontanare il molestatore,
è stato accerchiato da alcuni connazionali del 21enne e ha chiamato al 112.
Una pattuglia dei carabinieri è immediatamente intervenuta bloccando l'africano che è stato accompagnato in caserma dove è stato trattenuto in attesa del rito direttissimo.
 
:cin::winner::winner:"Il Manchester United è probabilmente il club più grande tra quelli in cui ho giocato. L'unico a cui posso paragonarlo è il Milan". :ola::ola:
 
Prepariamoci. Presto dovremo scrivere i pizzini e scmbiarci le "vere" informazioni - se vorremo essere informatiti del vero - di prima mano.

Le battute su Matteo Renzi? A Radio Due sono vietate.

Parola di Francesca Fornario, giornalista satirica che con un post sul suo profilo facebook racconta le regole da seguire nel suo programma Mamma non Mamma, in onda proprio su Radio Rai.

“Ricapitolando: niente battute su Matteo Renzi, niente politica, niente satira, niente personaggi, niente imitazioni, niente copioni, niente scenette qualunque cosa siano, niente comicità e che altro… ah, niente battute sul fatto che non si può dire comunista. Quel che resta – il mio imbarazzo e bene che ci vogliamo io e Federica Cifola – va in onda ogni sabato e domenica in diretta su Radio2, dalle 18 alle 19.30″;

scrive Fornario sul popolare social network. L’autrice non scrive da chi le sarebbero arrivate le consegne da seguire nel suo programma, mentre sulla vicenda è intervenuto anche Luca Telese.

“Conosco la Fornario da anni, (per una breve stagione ci ho anche lavorato insieme nello stesso giornale) – scrive il conduttore di Matrix su Tiscali News
so che è una persona seria e rigorosa. Non posso quindi dubitare nemmeno per un secondo che ciò che ha scritto sia vero. Ma non c’è bisogno di conoscerla.

Se non fosse vero sarebbe una fatto automatico l’obbligo di dimettersi.
Se invece è vero, è automatico il rischio che questa coraggiosa denuncia potrebbe portarla alle dimissioni,
quindi sta correndo un rischio sulla cosa più importante il suo lavoro (oltre a Mamma non mamma, la Fornario è una del autrici più importanti di Un giorno da pecora).
Se fosse vero e se fossimo in un paese civile, quindi, dopo questa rivelazione, dovrebbero dimettersi il capostruttura che le ha trasmesso questa consegna,
e – se la disposizione venisse da lui – il neo-direttore artistico Carlo Conti, e/o i direttori di rete che gli stanno consentendo di comportarsi come Attila nel palinsensto della Rai
(come dimostra l’annunciata è ritratta chiusura di Seiunozero).

O si dovrebbe dimettere chiunque – qualora lui non ne sapesse nulla, ha approvato, veicolato, questa direttiva”.
 

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