VIVI OGNI GIORNO COME FOSSE L'ULTIMO E PRIMA O POI CI AZZECCHERAI

:-o:d:
Buona settimana a tutti :)
Ragazzi... domani la Dany, accompagnata dai proli, raggiunge le sue amichette sulla riviera ligure :rolleyes:
Come tutti gli anni è già scattata l'allerta bagnanti... sono tutti in fibrillazione :melo:
Vi seguirò dalla spiaggia... sempre che non sia troppo impegnata a firmare autografi e a fare selfie (se li fa Renzi... qualcuno vorrà farli anche con me :confused:).
A solo scopo autoreferenziale... vi comunico che ieri ho portato a termine il Tour dell'Assietta :hua::winner:... ho pure visto un'aquila :eek:
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ciao :rosa:

bella la foto... dell'aquila :d:
 
Ma questi sarebbero da prendere a calci in kulo....inetti burocrati


Rifugiati e clandestini che arrivano illegalmente con i barconi andiamo a salvarli con la navi della Marina e ce li portiamo a casa a nostre spese.

Al contrario, se un gruppetto di cristiani dello Sri Lanka chiede regolarmente un visto per una «visita culturale e spirituale»
con le garanzie di copertura dei costi e di rientro in patria di un vescovo rispondiamo picche.


A tal punto che il presule di Trieste, Giampaolo Crepaldi, ha scritto all'ambasciatore italiano a Colombo definendo «stupefacenti» le motivazioni del mancato rilascio dei visti.

«Una cattiveria. Dall'ambasciata non ci rispondevano neppure per cortesia. I ragazzi cingalesi cristiani che avevamo invitato per una visita spirituale non sono terroristi e nemmeno immigrati che vogliono restare in Italia» sbotta padre Mario Michalik, che nello Sri Lanka è stato missionario e aspettava i giovani nella sua parrocchia di Trieste.

Sembra una barzelletta tragicomica, ma è la paradossale vicenda capitata alla diocesi del capoluogo giuliano e segnalata da Salvatore Porro consigliere comunale di Fratelli d'Italia.

Il vescovo Crepaldi, ha chiesto fin da aprile il visto per 11 cattolici compreso un seminarista e due ex, che avevano seguito la stessa strada verso il sacerdozio.
Il monsignore specificava in maggio che il gruppo ha «ricevuto un invito per una visita culturale e religiosa in occasione dell'anno giubilare».
Ed elencava le visite previste «nel programma del pellegrinaggio alle basiliche di Roma, a quella di San Francesco d'Assisi e di Sant'Antonio da Padova».
I confratelli dello Sri Lanka «soggiorneranno per due settimane nella città di Trieste e (...) parteciperanno ad un campo scuola caratterizzato da eventi religiosi e culturali (...) per poter arricchire la propria fede».
Padre Michalik spiega che oltre al sostegno della curia «abbiamo organizzato fra i fedeli una raccolta fondi per ospitarli e garantire la copertura di tutte le spese. In marzo sono andato nello Sri Lanka proprio per selezionare giovani affidabili, che conosciamo. Allo scadere del visto sarebbero tornati a casa».

All'ambasciata italiana la strada per ottenere il visto si è dimostrata subito un'impresa impossibile.

Nel caso dei cristiani dello Sri Lanka, si legge nel copioso carteggio, «la diocesi si è impegnata in solido provvedendo alle spese di viaggio, vitto e alloggio e tale momento culturale e religioso doveva culminare con l'incontro in Polonia con il Santo Padre in occasione della Giornata mondiale della gioventù».
Il prete di origine polacca sottolinea che «il vescovo ha garantito e certo non vuole portare immigrati clandestini in Italia. I cristiani non protestano mai. Forse per questo ci trattano così».

Dopo mesi di lungaggini burocratiche, in barba a garanzie ed assicurazioni, l'ambasciata non ha concesso il visto sostenendo in un modulo prestampato, che gli interessati non avrebbero
«dimostrato di disporre di mezzi di sussistenza sufficienti, sia per la durata prevista del soggiorno, sia per il ritorno nel paese di origine».
 
Dal mio punto di vista ha ...il buco del kulo troppo vicino al naso.....

Roma - Una Maria Elena Boschi sorridente, scortata da militanti Pd, illuminata dai flash dei fotografi.

È l'immagine a tg unificati andata in onda negli ultimi giorni.
Del resto anche prima delle ultime nomine, che siano epurazioni o meno, di rado l'informazione Rai ha dato fastidio al ministro più in vista del governo Renzi.
Ma gettare la croce sulle spalle dei colleghi della tv di Stato sarebbe iniquo.
Perché in realtà lo scudo dei media intorno alla Boschi è molto più ampio.

Il ministro è da mesi impegnato in una campagna di incontri e interventi per portare acqua al mulino del referendum-ordalia voluto dal suo governo. Ieri ha anche propalato la singolare tesi costituzionale che «chi propone di votare no al referendum e buttare via due anni di lavoro in Parlamento, vuol dire che non rispetta il lavoro fatto dal Parlamento», salvo poi innestare una affannata retromarcia.

Quasi sempre si tratta di apparizioni protette, con pubblico simpatizzante.

O pre-addomesticato, come nello scorso marzo all'università La Sapienza di Roma, dove gli studenti ammessi al cospetto di Madonna Boschi
erano stati selezionati e perfino le domande filtrate in precedenza.

Nel volantino che annunciava l'iniziativa era specificato che gli interessati dovevano preventivamente inviare via mail alla presidenza della facoltà di Economia la domanda e due alternative.
I fortunati ammessi all'incontro avrebbero poi ricevuto una mail di conferma.

Un vero inno alla libertà accademica, una lectio magistralis di democrazia.

E nonostante questo, un gruppo di contestatori si era presentato, opportunamente tenuto alla larga dalle forze dell'ordine, ovvio.


Le contestazioni contro Maria Elena Boschi in realtà sono praticamente un appuntamento fisso, soprattutto da quando è scoppiato lo scandalo di famiglia legato a Banca Etruria.

Ma sulla quasi totalità dei mezzi di informazione non se ne trova traccia.
Come nell'ultimo caso, alla Festa dell'Unità regionale a Santomato, vicino Pistoia, e non lontano anche dalle case dei risparmiatori traditi da Boschi e compagni.

E infatti una piccola ma rumorosa delegazione si è presentata alla festa del partito con striscioni e urlando «Vergogna» e «Ladri, ladri».

Le telecamere e i fotografi però hanno guardato da un'altra parte.

Lei, dal palco, ha irriso con condiscendenza i manifestanti: «Chi contesta è qui perché non sa dove andare, perché solo il Pd ha appuntamenti come questi».

Contestazioni simili in precedenza si sono ripetute puntualmente a Reggio Emilia, a Piombino, al lago d'Iseo e a Napoli.
Spazio su tg e giornaloni? Zero.

Per trovarne notizia per fortuna c'è Google.
Incredibilmente anche le agenzie di stampa glissano sull'argomento.
Del resto in ballo ci sono i contratti con Palazzo Chigi che le tengono in piedi.
E con il ddl editoria Renzi si prepara ad accentrare nelle sue mani anche i fondi per i giornali in crisi. Chi scrive è perduto.
 
Penso che l'italiano medio ormai sia rincoglionito .......altrimenti questi fatti non potrebbero accadere

Roma - La bomba è stata fatta esplodere su Twitter dal deputato renziano con licenza di eterodossia, Michele Anzaldi.


La sede della Rai in viale Mazzini
«Mucciante (Gr Rai): +400mila ascoltatori, via dopo 2 anni. Berlinguer (Tg3): -400mila telespettatori, via dopo 7 anni. Per chi ci si indigna?», ha scritto sul social network.
Poi ha rincarato la dose: «Mucciante dopo due anni di risultati e nessuna critica: senza incarico. Berlinguer avrà 2 trasmissioni, Masi vice Verdelli. Bene così?».

Insomma, il premier Matteo Renzi, che dell'applicazione di severi parametri meritocratici ha sempre fatto la propria bandiera, sembra aver cambiato spartito ora che siede stabilmente nella stanza dei bottoni.

I rilievi di Anzaldi, infatti, sono fondati.

Come ha scritto l'ex direttore di Rai RadioUno e dei Giornali Radio, Flavio Mucciante, nella lettera di commiato alla redazione,
Rai RadioUno nel 2015 ha totalizzato un +6% di ascolti (+238mla ascoltatori, +400mila su aprile 2014 quando Mucciante fu nominato alla guida).
Dati sostanzialmente confermati anche nel primo semestre 2016 (-0,7% annuo a circa 4,2 milioni di ascoltatori medi).
La scelta di fare un canale all news con l'aggiunta di Tutto il calcio minuto per minuto è stata premiata dal pubblico e RadioUno è l'unica rete pubblica a tenere testa non solo alle radio private,
ma anche ai programmi di massimo ascolto di Radio 105 (Tutto esaurito e Lo zoo di 105) e di Rtl 102.5 (La famiglia giù al Nord) cui la concorrenza commerciale oppone ormai una debole controprogrammazione.

Discorso diverso per Bianca Berlinguer che, dopo aver raggiunto picchi di 2,5 milioni di telespettatori del Tg3 nel 2010 all'apice delll'antiberlusconismo militante,
ha lasciato il telegiornale delle 19 a una media di 1,5 milioni di audience.

A differenza della anchorwoman, però, Mucciante è rimasto senza incarico,
mentre il suo collega del Tg2 Marcello Masi è stato ricollocato come vice di Carlo Verdelli all'Offerta informativa.

E dire che dopo le brillanti dirette sui fatti di Nizza e di Monaco nonché sull'incidente ferroviario tra Corato e Andria, sia Verdelli che il dg Rai Antonio Campo dall'Orto
si erano personalmente complimentati per la qualità dei servizi di Radio Uno. Salvo poi defenestrarlo insalutato ospite.

Poiché il mandato di Mucciante è triennale e scade nel prossimo aprile 2017, egli continuerà tuttavia a percepire il proprio compenso senza far nulla.
 
Ossignur e questo sarebbe il nuovo che avanza ? Che marciume.....ma non hanno vergogna ? Non bastava l'assessore/consulente milionario colluso ?

Cambiano le giunte, cambiano gli staff ma gli stipendi restano altissimi.
Il giornalista dell’Ansa, Teodoro Fulgione, fresco di nomina a portavoce del sindaco di Roma, Virginia Raggi, percepirà circa 100mila euro all’anno.

Il cronista salernitano di 42 anni, che per conto dell’Ansa si occupava proprio Cinquestelle,
prenderà il posto di Augusto Rubei che ha gestito la comunicazione della Raggi nei mesi di campagna elettorale.

"Non sono militante, ma un giornalista”,

ripete ad amici e colleghi e, secondo quanto riporta Il Messaggero, pare che, per accettare l’incarico, abbia posto come condizione l’assunzione di Rubei in Campidoglio.

Sempre ieri è stato nominato capo della segreteria politica della Raggi, Salvatore Romeo, dipendente del Campidoglio (molto legato a Frongia).

Romeo è passato alle cronache perché a capo della commissione di valutazione che nel 2014 diede un premio di produzione
da 113mila euro a Daniele Fortini,
presidente dimissionario dell’Ama al centro degli attacchi dei grillini capitolini in queste ultime settimane.

Salta per il momento la posizione di capo ufficio stampa ma alcuni assessori cinquestelle,
come Linda Meleo, Flavia Marzano e Luca Bergamo e il vicesindaco Daniele Frongia, si sono dotati di uno staff.
 
Allora, abbiamo "il portavoce del sindaco"

il "capo della segreteria politica"

poi avremo "il capo ufficio stampa"

alla faccia del risparmio......ahahahahahah .........ma andate a nascondervi......... 5 stelle....ahahahahah
 
"Io direi che c'è molto di più. Non sto affermando che quanto scritto in questo articolo sia falso, anzi, ma si tratta solamente una piccola parte dei fatti.
Se si effettua anche una breve ricerca su internet, si scopre attraverso una serie di documenti e di dichiarazioni ufficiali di politici (americani), militari e membri della CIA,
che gia prima degli attacchi dell'11 Settembre, nei piani degli americani c'era l'invasione di nazioni come l'Afghanistan, la Libia, l'Iraq, la Siria, l'Iran
e diverse nazioni africane. I motivi ve li faccio solamente immaginare.

La storia ci dimostra che tutti i piani sono stati portati a termine tranne per due nazioni, la Siria e l'Iran
dove alcuni eventi non previsti hanno per fortuna impedito la realizzazione di tali piani.

Uno di questi ostacoli è stato Vladimir Putin che ha giustamente deciso (anche perché ha degli interessi strategici militari in quella nazione)
di difendere il presidente siriano.

Ma siamo sicuri che gli americani volessero attaccare la Siria solamente perché i russi hanno a Tartus una base della loro marina militare, unico sbocco nel Mediterraneo?

La verità a mio avviso (e anche secondo molti studiosi) è che gli USA e Israele sono da tempo ormai immemorabile il braccio armato dei criminali Rothschild
e questi ultimi grazie alla vergognosa truffa "legalizzata" del signoraggio bancario ormai presente in quasi tutte le nazioni del mondo cercano
come nel gioco dei monopoli di accapparrarsi quelle nazioni che non si sono ancora piegati alle loro direttive: una di queste nazioni è proprio la Siria.

Non c'è bisogno di andare nel sito web di David Icke per venire a conoscenza del fatto che dal dopoguerra ad oggi praticamente in tutti le posizioni di potere
dei vari governi americani siedevano (e siedono tutt'ora) sionisti corrotti e piegati a 90 gradi ai voleri di quei delinquenti dei Rothschild.

All'inizio si creano di punto in bianco degli oppositori ai governi scomodi (che non si vogliono far corrompere dalla CIA americana)
finanziandoli, addestrandoli e fornendo loro le armi
(è ormai provato che persino l'ISIS è stato creato, finanziato, addestrato e armato dagli americani e dai britannici con l'aiuto di altre nazioni canaglia come l'Arabia Saudita), poi quando l'esercito siriano si difende dagli attacchi di questi criminali battezzati "ribelli" la stampa occidentale fa la sua parte affermando
che il governo siriano ha ucciso ingiustamente dei civili siriani con tanto di armi chimiche (menzogne tremende, le armi chimiche le hanno usate i ribelli), e il resto è storia."
 
"A proposito di 11 settembre, quel giorno erano assenti tutti gli ebrei dalle torri gemelle."

"quasi tutti cosi dicono!"
 
"Ho l'imprerssione che Trump cerchi di non essere eletto.
Ha detto tante di quelle sciocchezze questi giorni che mi sembrano esternate per dare punti di vantaggio alla Clinton...come sta effettivamente succedendo.
Probabilmente ha capito che lo fanno fuori veramente...magari riceve minacce che alla fine lo stanno piegando...
noi naturalmente non sappiamo niente di quanto succede sotto.
La Clinton è svitata davvero...è uno strumento passivo nelle mani dei poteri forti...credo che toccarci le palle non ci basterà
se non si scende davvero in campo per cambiare dalla base (popoli) chi sta lassù."

"Concordo. Infatti, in certi ambiente, da molto tempo si dice che i poteri forti abbiano messo Trump nella corsa presidenziale per far vincere La Demente.
E' vero anche che alcune delle sue "uscite" negli ultimi giorni sembrino proprio darne conferma."
 

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