Ma non sei preoccupato di lasciare le posizioni aperte mentre sei in giro?
Non so, ti salta uno stop...
Dino, il trading è un lavoro come un altro, devi avere oltre la conoscenza anche l’attrezzatura adatta per svolgerlo correttamente;
un buon “system” basato su regole rigide dettate dall’esperienza e seguite con la massima disciplina oltre il segnale di ingresso, fissa sia stop loss che trailing; il resto lo fa piatta.
L’unico lavoro è l’aggiornamento del system ogni qualvolta cambia trend e periodo.
L’importante è di non farsi prendere ne dalla paura ne dall’euforia e soprattutto non c’è bisogno di tradare tutti i giorni, quattro operazioni all’anno sarebbero già più che sufficienti.
il mercato è sempre li, non scappa.
L’importante è il capitale che impieghi per ogni entrata;
se entri con 20.000
$ su ogni titolo (min sei alla volta per diminuire il rischio) devi fare un 10%
se entri con 100.000$ su ogni titolo per avere lo stesso risultato ti basta il 2% che è alla portata giornaliera e quindi meno rischiosa e più prevedibile.
questo è solo un esempio di come sia perfettamente inutile consultare la sfera di cristallo e cercare di fare i mago Otelma, il trading è soprattutto statistica e pscologia.
Poi ovviamente c’è anche tanto altro, ma non mi va di scrivere un trattato di trading con le varie tecniche di ottimizzazione della posizione ecc.ecc, non è il luogo adatto.
Ps. dopo cena disquisirò
sui peperoni.