VORREI AVERE LA STESSA CALMA DEL MIO CANCELLO AUTOMATICO

Qualora l'autovelox sia privo delle verifiche periodiche di funzionalità il verbale di accertamento è illegittimo.

Il Giudice di Pace di Vigevano, in una recentissima decisione (sotto allegata),
ha annullato un verbale di accertamento di violazione di norme del Codice della Strada
accogliendo l'eccezione del ricorrente relativa alla mancanza delle verifiche periodiche di funzionalità del dispositivo autovelox.

Il Giudice di Pace, infatti, ha accertato che a seguito della sentenza n. 113/2015 della Corte Costituzionale
il Decreto ministeriale pubblicato sulla G.U. n. 177 del 31.07.2017 prevedeva la sottoposizione degli autovelox alle verifiche periodiche di funzionalità e taratura.


Nel caso di specie l'organo accertatore non aveva effettuato le prescritte verifiche periodiche di funzionalità
prima dell'utilizzazione del dispositivo ai fini dell'accertamento delle violazioni delle norme del Codice della Strada.

Il Giudice di Pace, quindi, annullava il verbale opposto e compensava le spese, stante la particolarità della questione trattata.

Con questa decisione, quindi, il Giudice di Pace considera le verifiche periodiche di funzionalità
(differenti da omologazione e taratura) quale requisito essenziale per l'utilizzabilità del dispositivo autovelox e,
di conseguenza, quale metro di valutazione per la legittimità dei verbali di accertamento per violazioni di norme del Codice della Strada.
 
Se questo deve essere il futuro ........meglio una bella bomba atomica.

I social, si sa, tendono a tirar fuori il peggio dell'individuo.
Non ne parliamo quando a usarli sono giovani esibizionisti in cerca di consenso da misurare in termini di like e condivisioni.


È quello che sta succedendo negli Stati Uniti dove da qualche tempo sta prendendo piede l'ennesima, incomprensibile moda tra gli adolescenti: la "shell-on challenge", letteralmente la "sfida del guscio". Consiste nel mangiare gli alimenti senza togliere l'involucro.

Sono sempre di più i ragazzi, armati di cellulare, che si divertono a filmarsi dell'atto di divorare una banana intera, compresa la buccia.
Niente di male, se non fosse che alcuni di loro fanno lo stesso con il cibo confezionato nella plastica.
Tutto giù, in un'assurda sfida contro se stessi per inseguire il demone del successo online.


Youtube, Twitter e Instagram abbondano di video con ragazzi che combattono la noia della quotidianità
con una pratica che rischia seriamente di compromettere la loro salute.

A dare il via alla challenge più in voga del momento è stata l'adolescente Liam Hann.
Intervistata dal quotidiano The Arizona Republic, ne ha parlato come una moda "divertente".

Non la pensano allo stesso modo i medici che si dicono preoccupati per la salute dei giovani che partecipano a questa follia social.
"Mangiare bucce di banana e gusci di noce non causa danni irreparabili all'organismo,
a differenza della plastica che può provocare tumori", spiega il professore Max Plitt.

Ancora più seria l'analisi della dottoressa Hansa Bhargava: "Su bucce e gusci si annidano colonie di batteri.
Senza contare i possibili residui di pesticidi. Dunque, ingerirli è un pericolo per la salute dei ragazzi".
 
Un uomo di 66 anni di Manduria, in provincia di Taranto, Antonio Cosimo Stano,
sarebbe stato segregato in casa per giorni, seviziato e picchiato fino alla morte:
un vero e proprio orrore, finito dopo che i poliziotti lo hanno trovato legato ad una sedia
nella sua abitazione e lo hanno portato in ospedale, dove è morto tre giorni fa.

Per il suo decesso sono indagati 14 giovanissimi, due maggiorenni (di 19 e 22 anni)
e 12 ancora minorenni: la baby gang avrebbe filmato le sevizie per poi condividerle in chat su Whatsapp.
I video dell’orrore sono al vaglio degli investigatori.

Secondo quanto riferito dalla polizia ad alcuni quotidiani locali il 66enne, che soffriva di disagio psichico,
avrebbe subìto una serie di assalti in casa da parte del branco di ragazzi, che lo avrebbero aggredito, bullizzato e rapinato.

L’uomo era stato costretto a rinchiudersi in casa, senza mangiare e bere per giorni.
Su segnalazione dei vicini, il 6 aprile scorso la polizia è intervenuta nell’appartamento
e lo ha trovato legato ad una sedia, probabilmente fermo lì da giorni.

La vittima nei giorni scorsi stata sottoposta a due interventi per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale,
ma tre giorni fa ha perso la vita in ospedale. Nei video, diffusi tramite Whatsapp,
i giovani si sarebbero ripresi mentre sottoponevano il 66enne a violenze con calci, pugni e bastoni.

Le procure, quella dei minori e quella ordinaria, indagano per i reati di omicidio preterintenzionale,
stalking, lesioni personali, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento.


Le scene delle sevizie a chi le ha viste, scrive il Quotidiano di Puglia, ricordano il film Arancia Meccanica, di Stanley Kubrick:
violenze di brutalità inaudita, con richieste di denaro, insulti, aggressioni con calci e pugni e con dei bastoni sull’uomo inerme e indifeso.

Le aggressioni sarebbero avvenute sia in casa sia all’esterno, per strada, davanti a passanti che non facevano nulla per difenderlo,
e andavano avanti da tempo: i primi video risalirebbero addirittura a sei anni fa,
con la vittima trattata da ‘pazzo del villaggio’, come lo chiamavano proprio i membri della gang.
 
6 anni....tutti sapevano.....possibile che non ci sia stato uno, dico uno, che abbia chiamato la polizia, i vigili, i servizi sociali ?
 
D'altra parte cosa pensare. Esistono questi ..........e nessuno dice nulla.

Il ministro per il Sud Barbara Lezzi arriva a Palermo, nel quartiere Brancaccio.

Una visita programmata da tempo necessaria per inaugurare un asilo, però, che non esiste.

Il progetto sulla carta c'è, il luogo è stato individuato ma fino adesso abbiamo visto solo un rendering,
l'asilo nido finanziato attraverso fondi messi a disposizione dal ministro per il Sud.

"Lo Stato è presente ed ha voluto realizzare il sogno di Don Pino Puglisi - dice Lezzi -.
L'asilo sarà un presidio che può sembrare una piccola cosa ma sarà una grande presenza, voluta e richiesta dall'associazione Padre Nostro.
Un successo delle istituzioni perché ci siamo accordati subito con il sindaco
e questo dimostra che quando le istituzioni lavorano bene si ottengono i giusti risultati.
Sono estremamente soddisfatta perché ha un valore sociale fortissimo - prosegue la Lezzi -.
Dopo che è stato ucciso Don Puglisi è diventato ancora più forte e l'asilo potrebbe arginare i raid vandalici contrastando la lotta alla mafia.
Ogni volta che ci saranno atti vandalici torneremo qui per ribadire la presenza dello Stato".

All'inaugurazione che non c'è, era presente anche il sindaco Orlando e l'assessore comunale Giuseppe Mattina.
"La presenza della Ministra Barbara Lezzi oggi a Brancaccio - ha detto Orlando - è un fatto importante
che sottolinea l'impegno corale delle istituzioni per questo quartiere e perché finalmente il sogno di Padre Puglisi
trovi compimento con la realizzazione di questo asilo. Questo spirito e questa volontà di collaborazione
sono il migliore antidoto contro la cultura e gli atti di pochi incivili e violenti che sono contro il quartiere e i bambini di Brancaccio".

Tutto molto bello, peccato che la visita del ministro arriva ad un mese dalle elezioni europee
e il rischio concreto è quello che la visita di Brancaccio risulti una passerella elettorale.

In questo quartiere, che lotta ogni giorno contro criminalità e degrado, oltre le parole, si attendono i fatti.
 

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