.... Vorrei UN CONSIGLIO... (rivolto ai PROFESSIONISTI) (2 lettori)

Seashore

Forumer storico
Soraya ha scritto:
Ciao sea , io continuerei con il lavoro di sempre
come ben dice il buon Giuseppe
la prima regola è non perdere per cui a buon intenditor
poche parole Ciao
....
buona fortuna


Ciao ;)

se sono arrivato a pensare seriamente
a un'ipotesi di questo tipo ...
ovviamente è perchè mi conviene in + fronti,
e non solo per il discorso economico

Di certo in un'attività come questa
c'è poco da guadagnare nel momento che non utilizzi un metodo vincente ..
Siccome sto seguendo da tempo un progetto finora vincente,
e non l'ho testato nè 1 gg nè 1sett,
bensì parecchi mesi con backtest ad anni fa, e quindi in diverse
condizioni di mercato,
sono giunto ad una conclusione positiva e cmq dal mio punto di vista
poco rischiosa ...
nn sono il tipo che decide dall'oggi al domani di cambiare la vita
senza punti di riferimento..
un motivo c'è a tutto, e quest'esperienza voglio farla fintanto
che sono giovane ..

Ho messo anche in preventivo (per scaramanzia)
che le cose possano non andara bene come credevo ..
ed eventualmente grazie a Dio faccio un lavoro ben richiesto

Quindi no problem,
credo che nella vita bisogna
tirar fuori i "koglioni" (scusa la parola) ...
perchè non sempre abbiamo il coraggio di portare avanti i nostri
sogni nel cassetto ..
questo è uno dei miei!!

Ne riparleremo tra qualke mese .. ;)
 

Seashore

Forumer storico
Voltaire ha scritto:
Riassumo ciò che scrivemmo in un thread sull'argomento, tempo fa.

Svolgere trading non è un'attività lavorativa autonoma intesa in senso stretto, poiché non sussitono obblighi di iscrizione all'ufficio IVA, presentare bilanci, oneri fiscali, previdenziali, ecc.

Ovviamente, non si gode nemmeno dei benefici previsti per le attività professionali (pensione, ecc.)

Giuridicamente, gli atti di investimento, di speculazione e di finanziamento quando sono coordinati in modo da configurare un'attività unitaria possono dare luogo ad impresa commerciale se ricorrono gli ulteriori requisiti dell'organizzazione e della professionalità (altrimenti siamo nel campo del godimento o amministrazione del proprio patrimonio).


Esiste, pertanto, differenza tra a) attività produttiva; b) attività di godimento; nonchè tra lavoratore autonomo e imprenditore.

Quanto alla professionalità, è nozione tecnica prevista dall'art. 2082 c.c. ("professionalmente").

Su un altro piano si pomgono gli aspetti fiscali (apertura della partita iva): ma gli aspetti civilistici (statuto dell'imprenditore) e quelli fiscali spesso non coincidono.

La qualificazione di una figura è indipendente dall'avvenuta iscrizione o meno presso un registro (si tratta di questione a valle della qualificazione, non a monte).


Art 2082 cc: riguarda la definizione di imprenditore, non di professionalità
" Imprenditore - E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi".

Mancano nel trader, i requisiti di professionalità ed economicità.

Per la definizione di "professionalità" non esiste una definizione rintracciabile nel cc ma si fà invece riferimento, nella prassi giuridica, ad una competenza erogata sistematicamente A TERZI.
Quindi nel caso del trader: anche se esercita un'attività organizzata con continuità, questa manca della professionalità giuridica, che è diversa da quella tecnica intesa nel senso di competenza e bagaglio di conoscenze.
Difatti, il consulente è un professionista, (pur non essendo iscritto all'albo) xchè vende le sue consulenze a qualcun'altro, non a se stesso.

Per quanto riguarda il requisito di economicità, mancherebbe anche quello, nel trader, poichè manca lo scambio effettuato con un terzo d'un prodotto/servizio al quale io trader ho aggiunto valore.
Difatti, il valore aggiunto della speculazione non è di certo il gain,
(difatti è tassato al 12,5% non al 20% come l'IVA) se proprio si vuole cercare un valore aggiunto nella speculazione si deve fare riferimento ad un concetto che è molto più sottile di quello classico, e riguarda alcune teorie economiche.... tipo l'efficienza dei mercati finanziari.. Io infatti sono convinto, per lo meno in teoria, che il prodotto di noi trader, possa essere proprio questo: contribuiamo alla quotazione delle aziende, dando un voto al relativo management... fondiamo le decisioni di partecipare o no ad un collocamento sulla base delle nostre visioni (non quelle delle banche che invece influenzano i piccoli risparmiatori).

La nostra retribuzione è direttamente proporzionale alla correttezza delle valutazioni, correttezza desunta dalla pluralità dei soggetti che formano il mercato, noi inclusi. Questo potrebbe essere il nostro vero valore aggiunto, qualora la nostra attività abbia un peso tale da poter determinare una direzione anzichè un'altra... ma non mi pare sia così.


Le plusvalenze non sarebbero tassate al 12.5% ma, rientrando nell'attività di impresa, andrebbero a bilancio e tassate con l'aliquota progressiva IRPEF (o con l'IRPEG, se società) e con le varie imposte, tasse, ecc. poi ci sarebbero i contributi previdenziali (ricordo che i contributi INPS hanno un minimo di circa 1000 euro annui, al momento) .


Grazie 1000 Volt :cool:
..
ora sn in ufficio,
leggo stampo e
poi t rispondo appena posso

grazie d nuovo ;)
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
La decisione deriva da aspetti propri dell'attività lavorativa sui mercati, e non da aspetti di carattere legislativo-fiscale-previdenziale (se non eventualmente da ipotesi di modifiche future, come un aggravio dell'imposizione fiscale, ma tale aspetto è presente in qualsiasi attività).
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Sea se mi è consentito dico la mia.
Rimani un dilettante per i prossimi 7 anni. Al 1 gennaio di ogni anno apri il tuo bilancio e lo chiudi al 31 dicembre. Se riesci a chiudere tutti i 7 bilanci in guadagno allora potrai fare il gran salto.
Personalmente non ci sono mai riuscito per questo rimango un dilettante e nemmeno bravo.
 

alan1

Forumer storico
Nonsoniente ha scritto:
Ciao Sea se mi è consentito dico la mia.
Rimani un dilettante per i prossimi 7 anni. Al 1 gennaio di ogni anno apri il tuo bilancio e lo chiudi al 31 dicembre. Se riesci a chiudere tutti i 7 bilanci in guadagno allora potrai fare il gran salto.
Personalmente non ci sono mai riuscito per questo rimango un dilettante e nemmeno bravo.



Perdonami, ma temo che non basti.

Alla fine dell'anno occorre avere il proprio capitale rivalutato dell'inflazione reale (diciamo il doppio dell'ufficiale), e aver coperto tutte le spese compreso il proprio stipendio.
Non solo, ma il risultato dovrebbe essere conferito senza troppi rischi, ovvero possibilmente senza mai affondare troppo sul proprio sul capitale.
 

Seashore

Forumer storico
Voltaire ha scritto:
La decisione deriva da aspetti propri dell'attività lavorativa sui mercati, e non da aspetti di carattere legislativo-fiscale-previdenziale (se non eventualmente da ipotesi di modifiche future, come un aggravio dell'imposizione fiscale, ma tale aspetto è presente in qualsiasi attività).


OK Grazie Voltaire, ..
credo che prima inizierò a ingranare le marce .. ;)
poi penserò agli aspetti legislativi-fiscali-previdenziali che al momento non mi tangono + d tanto, .. e soprattutto non per un periodo così breve in cui resto scoperto (2-3 mesi)

se qcuno vuole aggiungere la propria esperienza, ben venga ;)
 

Seashore

Forumer storico
Nonsoniente ha scritto:
Ciao Sea se mi è consentito dico la mia.
Rimani un dilettante per i prossimi 7 anni. Al 1 gennaio di ogni anno apri il tuo bilancio e lo chiudi al 31 dicembre. Se riesci a chiudere tutti i 7 bilanci in guadagno allora potrai fare il gran salto.
Personalmente non ci sono mai riuscito per questo rimango un dilettante e nemmeno bravo.

Ciao Mauro,
certo che t è consentito dire la tua .. c mankerebbe ;)
siamo qua per questo!!

T ringrazio del consiglio ..
cmq credo che come dice Alan, non basti .. perchè devi considerare anche altri fattori

Cmq ripeto .. se sn arrivato a una decisione d questo tipo è perkè ho considerato un pò tutto, guadagni e perdite, momenti favorevoli e meno,
mercato stagnante, mercato volatile, ... ecc
Simulazioni ripeto non relative a brevi periodi ma a diverse situazioni nel tempo chiaramente in back-testing sfruttando i grafici storici degli indici.

un saluto ;)
Roby
 

Soraya2

Forumer attivo
sea che dirti auguri ricorda :una cosa è la simulazione . un altra è far trading
nb nessun sistem matematico
puo garantire delle performance visto che parliamo di valori MOBILIARI... infatti si chiamano cap di riskio (i derivati addirittura sfruttano l'effetto leva )
ma se ne sei convinto tù allora non mi resta che augurarti buona fortuna

nb non studiare troppe cazzate ti confondono
la semplicità è alla base di tutto mkt compresi

saluto anche il saggio alan che leggo sempre volentieri :)
Ciao Carlo
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
SEAShore ha scritto:
poi penserò agli aspetti legislativi-fiscali-previdenziali


Quelli non esistono, infatti.

Unico aspetto è la tutela previdenziale completamente a tuo carico (non versando contributi pubblici) ma, come detto, reputo tale aspetto un vantaggio.
 

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