Prima di gongolare, almeno per me, IL PUNTO.
La borsa sale. Vero!
Ma:
Abbiamo stipendi più bassi o, quando va bene, uguali a dieci anni fa.
Siamo mediamente più disoccupati.
Paghiamo molte cose più care.
SICURAMENTE CHI LE PAGA COME ME, PAGA PIÙ TASSE. MOLTE DI PIÙ DI DIECI ANNI FA.
I conti correnti sono più tassati.
I servizi diminuiti.
La sanità più cara.
Le pensioni più o meno arrivano post mortem. Ma ancora non si è realizzato bene cosa vuol dire questo. Si inizia solo ora.
Abbiamo la matematica certezza che le scappatoie per pagare meno tasse le hanno sempre e solo i soliti.
Non riusciamo ad avere colletti bianchi che scontino pene certe.
Cadono ponti come fosse grandine.
Abbiamo strade che sono una groviera.
Abbiamo messo le inferriate alle finestre perché gli antifurto non bastavano.
Abbiamo un bene rifugio come gli immobili, creduti tali per decenni, che ora sono stati praticamente dimezzati di valore, quando va bene.
Siamo mediamente più controllati e ricattabili.
Abbiamo programmi TV patetici e conditi di sempre maggiore pubblicità.
Ci raccontano cazzate così patetiche che fanno capire quanto ci ritengono ebeti.
MA LA BORSA ORA SALE.
Beh, addà salì pe compensà, direbbero a Napoli.
Ma se non diminuisce la disoccupazione, non si danno certezze, un minimo di tranquillità sul futuro e stabilità sul presente, sarà difficile che la borsa che sale possa cambiare la realtà delle cose.
Il potere di acquisto, la voglia di spendere, l’instabilità percepita e vissuta ecc…
Mi si chiede volgarmente se ho trombato.
Ma noi over 50 di non molto, lo abbiamo fatto in periodi molto migliori, anche.
Senza troppi pensieri.
In tranquillità e periodi così tranquilli da poter essere ricordati con nostalgia.
Ora si tromba nel grigiore dell’insicurezza.
Nella consapevolezza e senza le attenuanti date dalla minor informazione.
Vi sono poche unioni e molti divorzi.
Inoltre, c’è molta informazione pilotata, difficile districarsi e schierarsi quando si percepisce mancanza di serietà e mancanza di giustizia.
Difficile NON pensare che questo "ANDARE AVANTI o GUARDARE AVANTI", essere al passo con i tempi, non corrisponda in realtà all’ andare in BOCCA AL LUPO gaudenti.
La stessa tecnologia che “progredisce”, saranno i posteri a giudicarla. Se ne saranno ancora in grado e se avranno memoria storica per poterlo fare. Per poter fare confronti.
I sapori, gli odori e i colori sono scapi e sbiaditi. Qualsiasi cosa si faccia.
Non dimentichiamo poi la natura intorno a noi che sta scomparendo a ritmi sostenuti, sommersa da cemento, asfalto, inquinamento e caos totale.
Non sarà certo un ciclo economico positivo a cambiare le cose. TANTOMENO DEI NUMERI CHE POSSIAMO ANCORA RITENERE I PIU’ FARLOCCHI E SFRUTTATI DI SEMPRE.
Anzi, a maggior ragione, dopo un anno come il 2016, dedicato agli ADC, agli espropri pilotati che hanno decimato i prezzi facendo scappare i più con GROSSE PERDITE INCONFESSABILI, a maggior ragione, la perdita di credibilità ai miei occhi E’ TOTALE.
Detto ciò, la borsa salga pure. Ma addà salì de brutto per compensare quel che si è perso tra perdite a mercato e perdite OCCULTE che hanno interessato e interessano milioni di persone per non dire miliardi...