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LA CRISI GRECA. IL MINISTRO DELLE FINANZE «L'EUROPA NON CI AIUTA»
Grecia, appello del governo alla Ue:
«Non possiamo più rivolgerci a mercati»
Situazione sempre più delicata: «Servono soldi entro 19 maggio». E S&P boccia il debito portoghese

NOTIZIE CORRELATE
Atene: «Servono 9 miliardi». Frattini: «Intervenire» (26 aprile 2010)



Le proteste dei giorni scorsi ad Atene ATENE - La Grecia «non può più» rifinanziare sul mercato il suo debito pubblico. L'allarme è stato lanciato dal ministro delle Finanze, George Papaconstantinou, che ha sottolineato che il deficit di bilancio del 2009, già corretto da Eurostat al 13,6%, potrebbe esser ancora rivisto in peggio, «al 14 per cento del Pil».
DATA LIMITE IL 19 MAGGIO - Entro il 19 maggio, quando andranno a scadenza 9 miliardi di euro di titoli di Stato, servono fondi che Atene «non può più» prendere a prestito sul mercato. In questa situazione la Grecia «non è aiutata dall’Europa», ha aggiunto «dove manca chiarezza» sugli aiuti che sono stati richiesti. Martedì i rendimenti sui titoli di stato greci segnano nuovi massimi, oltre il 9,5 per cento, mentre la Borsa di Atene è arrivata a perdere oltre il 6 per cento.

RECESSIONE PEGGIORA - Intanto, la Banca centrale di Atene paventa che per l'anno in corso la recessione potrà essere maggiore della contrazione del 2% prevista finora: una «riduzione» del prodotto interno lordo «maggiore» di quella calcolata «è molto probabile alle condizioni attuali, caratterizzate da un alto livello di incertezza», ha affermato il governatore della Banca di Grecia, Georges Provopoulos, spiegando che il calo del Pil è avvenuto principalmente «a causa del forte crollo degli investimenti, ma anche dei consumi privati e delle esportazioni».

LA BORSA CROLLA - I listini europei hanno subito sofferto le parole pronunciate dal ministro delle Finanze: la Borsa di Atene perde oltre il 6 per cento dopo l’allarme del governo greco lanciato dal ministro delle Finanze: l'indice generale perde il 6,15% e quello dei titoli più importanti il 6,8%. Peggiora peraltro il quadro generale delle borse europee: i ribassi più forti si registrano a Madrid (-2,7%), Parigi (-1,8%) e Milano (-1,77%). l'indice generale perde il 6,15% e quello dei titoli più importanti il 6,8%. Le preoccupazioni sulla Grecia spingono al rialzo i credit default swap sul debito ellenico, del Portogallo e della Spagna mentre i rendimenti sul debito a due anni di Atene sono saliti sopra il 15%, il livello più alto dal 1998. L'indice Dj Stoxx 600, che sintetizza l'andamento dei più importanti titoli del Vecchio Continente, cede l'1,7%.

PORTOGALLO NEL MIRINO - Nel frattempo, la crisi greca minaccia seriamente di estendersi all'Europa meridionale: Standard and Poor's, una delle principali agenzie di rating, ha declassato il rating del Portogallo per il modo in cui sta gestendo l'elevato debito pubblico e la situazione debole dell'economia. Il rating è stato ora abbassato di due note ed è passato a «A-» da «A+», in pratica quattro note sopra il cosiddetto livello «spazzatura» («junk»). L'outlook sulle prospettive del debito portoghese è negativo.

LA PALLA ALLA GERMANIA - Mercoledì, nel frattempo, si preannuncia come una giornata fondamentale per la cancelliera tedesca Angela Merkel, che sarà impegnata in una serie di vertici sulla Grecia fino al tardo pomeriggio. Secondo quanto scrive l'agenzia stampa Dpa, che cita fonti del governo, la Merkel terrà un primo incontro con alcuni ministri dell'esecutivo, tra i quali i ministri del Cancellierato, Ronald Pofalla (Cdu), degli Esteri, Guido Westerwelle (Fdp) e delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (Cdu). Lo stesso ministro delle Finanze, intanto, sta lavorando «in modo febbrile» - secondo la Dpa - a un disegno di legge per sbloccare il piano di aiuti alla Grecia, possibilità avversata. Sempre domani, secondo il calendario degli appuntamenti del governo, Schaeuble incontrerà nel pomeriggio il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, e il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Khan. Dopo questo incontro, è previsto un altro vertice, questa volta tra la Merkel, Strauss-Khan, il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy, e il presidente della Banca mondiale, Robert Zoellick.

Redazione online
27 aprile 2010
 
AHHHHHHHHHHHHHHHAHHHHHHHHHHHHHHHHHAHHHHHHHHH





Ma ti rendi conto :wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall:



Dopo l'anal-alisi di stamattina mi ero messo in copertura 2795 convinto in un rimbalzo ........ e questi stron.zi vanno direttamente al 50% di ritraccio nell'unica ora del pomeriggio che non potevo seguire .... ma vaff



Comunque un po' di dindi oggi me li sono portati via :D



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Jolly mi posti un'altra storia zen, una che mi ricordi quanto poco vale pensare a quello che ormai abbiamo perso e quanto è più importante apprezzare quel poco che si ottiene con il proprio lavoro. :)
 
GRECIA: TRICHET, FUORI QUESTIONE LA POSSIBILITA' DI UN DEFAULT

(ASCA-AFP) - Chicago, 27 apr - Un default dei titoli di stato greci o di quelli di altri paesi dell'Eurozona ''e' fuori questione''. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea, Jean CLaude Trichet intervenendo al Chicago Council on Global Affairs.

Il numero uno della Bce non ha voluto commentare lo stato delle trattative sul piano d'emergenza a sostegno della Grecia assicurando, comunque, che la crisi non avra' impatti sulle trattative per l'allargamento dell'Eurozona.

''Siamo stati sempre chiari alla Bce dicendo ai nostri amici che devono rispettare i criteri'' ha spiegato ''non abbiamo mai cambiato il nostro messaggio per quei paesi''.

Bruxelles, 27 apr. (Apcom) - I capi di Stato e di governo dell'eurozona dovrebbero riunirsi in un vertice straordinario il 10 maggio prossimo, per approvare l'attivazione del meccanismo congiunto con l'Fmi di assistenza finanziaria alla Grecia. Lo ha indicato all'Afp una fonte vicina alla presidenza di turno spagnola dell'Ue.

tranquilli ... non c'è fretta ...
 
Jolly mi posti un'altra storia zen, una che mi ricordi quanto poco vale pensare a quello che ormai abbiamo perso e quanto è più importante apprezzare quel poco che si ottiene con il proprio lavoro. :)

Va bene questa ? :)


3. Chi non lavora non mangia

Hyakujo, il maestro cinese di Zen, ancora all'età di ottant'anni conservava l'abitudine di lavorare coi suoi allievi, tenendo in ordine i giardini, sarchiando il terreno e potando gli alberi.

Ai suoi allievi dispiaceva che il vecchio maestro faticasse tanto, ma poiché sapevano che sarebbe stato inutile consigliargli di smettere, gli nascosero gli attrezzi.

Quel giorno il maestro non volle mangiare. Non mangiò nemmeno l'indomani e nemmeno il giorno seguente. «Forse è arrabbiato perché gli abbiamo nascosto gli attrezzi» immaginarono gli allievi. «Sarà meglio che li rimettiamo al loro posto».

Così fecero, e quel giorno stesso il maestro lavorò e mangiò come prima. La sera li istruì: «Chi non lavora non mangia».
 
Posso contribuire?

"Ryokan. un maestro di Zen, viveva nella più assoluta semplicità in una piccola capanna ai piedi di una montagna. Una sera un ladro entro nella capanna e fece la scoperta che non c'era proprio niente da rubare.

Ryokan tornò e lo sorprese. <<Forse hai fatto un bel pezzo di strada per venirmi a trovare>>, disse al ladro <<e non devi andartene a mani vuote. Fammi la cortesia, accetta i miei vestiti in regalo>>.

Il ladro rimase sbalordito. Prese i vestiti e se la svignò.

Ryocan si sedette, nudo, a contemplare la luna. << pover'uomo>>, pensò << avrei voluto potergli dare questa bella luna>>.
"
 
98. Non-attaccamento

Kitano Gempo, abate del tempio Eihei, aveva novantadue anni quando morì nel 1933. Per tutta la vita si era sforzato di non attaccarsi a nulla. A vent'anni, quand'era mendicante girovago, incontrò per caso un viandante che fumava tabacco. Mentre scendevano insieme lungo una strada di montagna, si fermarono a riposare sotto un albero. Il viandante gli offrì da fumare e Kitano, che in quel momento aveva una gran fame, accettò volentieri.

«Com'è piacevole fumare!» osservò. E l'altro, prima di separarsi da lui, gli diede un'altra pipa e del tabacco.

Kitano pensò tra sé: «Queste cose piacevoli rischiano di disturbare la meditazione. Voglio smettere subito prima che sia troppo tardi». E gettò via l'occorrente per fumare. Quando aveva ventitré anni studiò l’ “I-King”, la più profonda dottrina dell'universo. Era d'inverno, e lui aveva bisogno di vestiti pesanti. Scrisse al suo insegnante, che viveva a cento miglia di distanza, spiegandogli la sua necessità, e affidò la lettera a un viaggiatore perché la recapitasse. Passò quasi tutto l'inverno e non arrivarono né la risposta né i vestiti. Allora Kitano ricorse alla prescienza dell’ “I-King”, che insegna anche l'arte della divinazione, per accertare se la sua lettera fosse o no andata smarrita. Appurò che era proprio così. Una successiva lettera del suo insegnante non faceva alcun accenno ai vestiti.

«Se con l’ “I-King” io faccio un lavoro così esatto e determinante, potrei trascurare la mia meditazione» pensò Kitano. Così abbandonò quell'insegnamento meraviglioso e non ricorse mai più ai suoi poteri.

Quando aveva ventotto anni studiò calligrafia e poesia cinese. Divenne così bravo in queste arti che ebbe gli elogi del suo insegnante. Kitano pensò: «Se non smetto adesso, sarò un poeta, e non un insegnante di Zen». Così non scrisse mai più una sola poesia.
 
dimenticavo
accumulazione distribuzione su base daily degli ultimi 5 anni circa ...
 

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