www.beppegrillo.it

f4f ha scritto:
sicuramente c'è gente più seria di un comico
e talvolta il comico eccede dal suo ruolo

resta che certe cose, per far muovere un pò i pensieri dlla gente, in Italia le dicono in pochi :rolleyes:

Per essere uno "radiato" vorrei sapere i miliardi come li fa, e poi molte delle cose che dice sono demagogiche ma non sono vere.

Comunque appare alla tv svizzera
 
17 Dicembre 2005
Fazio e gli impotenti

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Berlusconi prima e Buttiglione dopo hanno dichiarato di essere impotenti a far dimettere Fazio.
Abbiamo un governo di impotenti, ma che ce lo venissero a dire non me lo sarei aspettato.

Ma noi, i loro datori di lavoro, possiamo fare qualcosa.

La Banca d'Italia è privata, posseduta da azionisti privati, non dallo Stato.

I principali azionisti sono:
Gruppo Intesa (26,81%), Gruppo San Paolo IMI (17,44%), Gruppo Capitalia (11,15%), Gruppo Unicredito Italiano (10,97%), Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%), Banca Carige (3,96%), BNL (2,83%), Banca Monte dei Paschi di Siena (2,50%), Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%).

Chiudiamo il nostro conto corrente o disdettiamo la nostra polizza assicurativa nel caso che i responsabili di queste società: Profumo, Geronzi, Modiano, Passera e gli altri non si pronuncino pubblicamente e subito per le dimissioni di Fazio.


Martedi prossimo si riunirà il Consiglio superiore della Banca d'Italia, che può decidere nomina e revoca del Governatore. Questo organismo si è già riunito dopo lo scandalo delle intercettazioni telefoniche tra Fazio e Fiorani e non ha mosso un dito.

Martedì può sfiduciare Fazio. Se non lo fa, credo che i suoi membri ( in elenco) dovranno risponderne al Paese.

Elenco:

- Blasi Paolo, docente fisica, Firenze
- De Feo Paolo, Ipm Group, Napoli
- De Ferra Giampaolo, avvocato, Trieste
- Ferreri Paolo, avvocato, Torino
- Laterza Paolo, editore, Bari
- Marsano Rinaldo, imprenditore, Genova
- Mirabelli Cesare, presidente emerito corte costituzionale, Roma
- Montanari Giovanni, armatore, Ancona
- Musu Ignazio, docente economia politica, Venezia
- Pirri Gavino, tributarista, Cagliari,
- Possati Stefano, presidente Marposs, Bologna
- Scavone Nicolò, ingegnere, Palermo
- Zucchi Giordano, industriale tessile, Milano

Chi nomina questi membri? In base a quali criteri? Sembra l'elenco delle Arti e dei Mestieri!

Postato da Beppe Grillo alle 19:12 in Economia
 
Grillo:Impegni mantenuti

19 Dicembre 2005
Stiamo mantenendo tutti gli impegni!

1135030463stiamomantenendotuttigliimpegni.jpg

Scarica il manifesto.

In questi giorni e fino alla fine della campagna elettorale i nostri dipendenti spenderanno i nostri soldi per piazzare la loro faccia su manifesti 6x3 in tutta l’Italia.

Non strappateli.

Loro ci credono veramente:
che sono responsabili,
che in tutte le scuole c’è Internet e gli studenti parlano l’inglese,
che hanno mantenuto le promesse,
che gli italiani devono adottare i bambini cinesi,
che le grandi opere sono partite,
che hanno fatto le riforme per il Paese.

Il problema è che a queste putt..te non ci credono più i loro datori di lavoro.

Ma se un politico mente in pubblico con un cartellone elettorale non dovrebbe essere perseguibile per legge?

Vorrei dare qualche consiglio, gratis, ai lettori del blog che, li capisco, vorrebbero strappare e imbrattare, urlando, questi attentati alla loro intelligenza e alla loro psiche.

Si potrebbe:

- sullo stile di Hyde Park a Londra, dove ogni oratore può dire la sua, portare una cassetta davanti al cartellone, salirci sopra e, in maniera documentata, spiegare perché non si è d’accordo.
Magari è meglio andarci con un paio di amici ed un megafono

- scrivere su un foglio perché il messaggio del cartellone è falso, fotocopiare il foglio e distribuirlo ai passanti

- inviare una mail circoscritta al dipendente sul messaggio ritenuto falso, aiutandolo a capire dove sta sbagliando

- spedire a casa del dipendente lettere A/R con dati reali sulla situazione italiana, in modo che si possa ricredere.

Ps: Noi qualche obiettivo comunque, a differenza dei nostri dipendenti, lo abbiamo raggiunto:
un po’ in ritardo, ma Fazio si è tolto dalle p...e !

Ah, ci avesse dato retta la scorsa estate…
Il problema è ora chi prenderà il suo posto: speriamo Monti.

Postato da Beppe Grillo alle 16:38 in Informazione
 
sharnin ha scritto:
f4f ha scritto:
sicuramente c'è gente più seria di un comico
e talvolta il comico eccede dal suo ruolo

resta che certe cose, per far muovere un pò i pensieri dlla gente, in Italia le dicono in pochi :rolleyes:

Per essere uno "radiato" vorrei sapere i miliardi come li fa, e poi molte delle cose che dice sono demagogiche ma non sono vere.

Comunque appare alla tv svizzera


????
e dove ho detto che è stato ''radiato'' ???
e perchè devo sapere dove ha fatto i suoi miliardi PRIMA di sapere dove li hanno fatti le persone che ci governano e ci governeranno?
e chi ha mai detto che Grillo è 'l'unto del Signore'' e come tale è infallibile e non sbaglia e non eccede mai ? (Molte volte esagera e talvolta è superficiale e demagico, sono d'accordo, ma IO non lo pago .... e invece IO pago i giornalisti RAI, che fanno quello che fa lui, ed anche di peggio . )
e se gli Svizzeri lo vogliono alla loro TV, c'è un motivo ? tu lo conosci?

attendo poi un elenco di gente più seria di lui, credo non te ne mancherà il tempo e la voglia :)
in assenza, cercherò di farne uno io, cominciando coi cari ragazzi dello Standard & Poors.... il loro ultimo apprezzamento sull'Italia è davvero interessante :lol: :lol:
 
sharnin ha scritto:
Per essere uno "radiato" vorrei sapere i miliardi come li fa, e poi molte delle cose che dice sono demagogiche ma non sono vere.

Comunque appare alla tv svizzera

chiaro che non sei mai stato a nessuno spettacolo di Grillo.

se per caso decidessi di andarci ricordati di prenotare con molto anticipo perchè di solito, Genova piuttosto di Milano, piuttosto di Roma etc etc etc ad ogni serata fa il tutto esaurito...capito? il tutto esaurito e spesso fa + di una serata nella stessa città. Gli spettacoli li fa nei palasport che sono "leggermente" più capienti dei teatri. Fai presto a fare i conti.

La Cnn ha mandato in onda una sua intervista sul caso parmalat, è andata sulle reti di tutto il mondo, tranne in Italia dove le verità scomode nn si possono dire.

I soldi li fa con il suo talento, con la capacità di far ridere anche su fatti tragici. Il talento la gente è disposta a pagarlo.

ora ti pregherei di fare un elenco delle cose che dice e che secondo te non sono vere, io so che ogni cosa che dice è frutto di ricerche. Dovremmo solo ringraziarlo
 
Caro f4f come puoi ben vedere il caro Beppe Grillo ha letto il tuo messaggio e ha voluto risponderti indirettamente :D :D (che tempismo)

20 Dicembre 2005
La bocca della verità

1135106934boccaverita.jpg


Un politico, prossimo ex dipendente, ha fatto ieri sera affermazioni molto impegnative durante una trasmissione televisiva.
Affermazioni a proposito del mantenimento del suo contratto con gli italiani che, manco a dirlo, ha mantenuto dal primo all’ultimo punto.
Si è solo risentito alle osservazioni di Della Valle.
Osservazioni, buone, quasi natalizie, rispetto a quelle che gli avrebbero fatto i suoi datori di lavoro, i cittadini.

Ha fatto vedere foglietti, numeri, grafici.
Ha detto di aver fatto questo e quest’altro.
Di non aver “sbagliato nessuna, nessuna cosa!”

I giornalisti presentiallineati (ma che ci vanno a fare) non avevano foglietti, numeri, grafici per poter avviare un confronto.

Ma noi invece li abbiamo, e se non li abbiamo li possiamo cercare e pubblicare.

Lancio l’iniziativa: "La bocca della verità", da qui alle elezioni.
Inviate alla email: [email protected] considerazioni, dati, documenti sulle affermazioni dei nostri dipendenti, di destrasinistracentro, su cui nutrite un ragionevole dubbio.

Chi scrive dovrà indicare il proprio nome e cognome, le affermazioni del dipendente e le fonti delle sue informazioni.

Le segnalazioni saranno pubblicate in un’area del blog: “La bocca della verità”, ed associate alle dichiarazioni e al nome del dipendente.


Postato da Beppe Grillo alle 16:00 in Informazione
 
Il Grillo parlante ci manda i suoi auguri :lol: :up: :D :ciao:

24 Dicembre 2005
Lettera di Natale

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foto:www.repubblica.it

Ci sono persone anziane e sole a Natale.
Persone che cercano disperatamente di trovare qualcuno con cui parlare. A cui raccontare una barzelletta, i bei tempi della loro gioventù.

Vivono perseguitate dalle ombre del loro passato (chi non ne ha?), dalle toghe rosse, dalla nostra ingratitudine.
La solitudine li spinge ad atti estremi, come occupare le reti televisive per ore o cercare negli archivi una vecchia prima pagina dell’Unità sulla morte di Stalin.
Vivono nel passato.
Entro fine anno ci informeranno della caduta di Costantinopoli e della Rivoluzione francese utilizzando rari scritti dell’epoca.
E forse, in un attimo di lucidità, scopriranno anche che vecchi amici come Putin sono in realtà ex agenti del KGB.

Ecco, io faccio un augurio a questi anziani imbellettati: che si ritirino e vivano una serena vecchiaia con i soldi che hanno onestamente guadagnato, insieme a figli, nipoti, vecchi amici piduisti.
I pochi anni che gli rimangono, secondo le statistiche una dozzina, li vivano senza decoder, senza ansie, senza la preoccupazione di nuove leggi ad personam, di comunisti e di Grandi Opere.
Senza corna, diti medi, incomprensioni con l’Economist, il Financial Times, il Wall Street Journal e con tutti gli altri giornali di sinistra.

Che passino anni azzurri con Vespa, Dell’Utri, Previti, Calderoli, Giovanardi, Lunardi, Mentana, Casini e perché no, anche con Raimondo Vianello e Mike Bongiorno, che gli hanno sempre voluto bene.
Insomma con tutti i veri amici, quelli che ogni italiano gli invidia.

Gli italiani capirebbero.

Del resto perché esporsi a una sconfitta, perché ridursi come Fazio (“uomo probo”), e dimettersi il giorno prima per evitare di essere cacciato il giorno dopo?

Ritirarsi adesso sarebbe anche il miglior regalo di Natale per tutti gli italiani.
Una mossa da vero statista.

Buon Natale a tutti. Beppe Grillo.


Postato da Beppe Grillo alle 12:40 in Muro del pianto
 
25 Dicembre 2005
Far West Italia

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Abu Omar, un imam di origini egiziane, fu rapito da agenti della Cia a Milano il 17 febbraio 2003 e trasportato ad Aviano, da lì in Germania e quindi a Il Cairo.
E’ stato incarcerato ad Alessandria d’Egitto e torturato con comodo con pestaggi a sangue legato a una croce, elettroshock ed esposizione a rumori e temperature estreme.
Oggi è ancora in carcere.

Abu Omar era protetto dalle leggi italiane, aveva ottenuto asilo politico nel 2001.

I rapitori, 22 agenti della Cia del gruppo “Rendition Group”, hanno lasciato dietro di sé tante e tali prove che dovrebbero essere licenziati dal governo USA per incompetenza.

Le loro telefonate sono state intercettate, i loro spostamenti (grazie ai cellulari tenuti accesi) individuati. Hanno soggiornato senza cautele negli alberghi milanesi.
Si sono mossi come se fossero a casa loro.

Peccato che alcuni italiani non siano d’accordo.
Tra questi ci sono i procuratori aggiunti di Milano Armando Spataro e Ferdinando Pomerici che hanno chiesto per i rapitori il mandato di arresto europeo e rogatorie negli Stati Uniti.

La richiesta è al vaglio del dipendente Castelli, che ha chiesto di avere copia di tutti i documenti giudiziari prima di dare il via libera alla ricerca e all’estradizione in Italia dei rapitori.
E’ evidente che si fida di più della Cia che della Procura di Milano.
E, dal suo punto di vista, come dargli torto?

Oggi è Natale.

Chiedo un regalo ai servizi segreti di qualunque potenza straniera (anche piccola) presenti in Italia.
Senza farsi intercettare, con mezzi propri, con molta discrezione, trasportino all’estero 23 deputati italiani condannati in via definitiva.

La lista gliela fornisco io.

Ancora Buon Natale! Beppe Grillo


Postato da Beppe Grillo alle 14:03 in Politica
 
26 Dicembre 2005
Le buone azioni dei ragazzi di Meetup

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foto: ragazzi gruppo Meetup di Genova

Telelombardia, la settimana scorsa. Si parla di partiti. Della democrazia cristiana. Di uomini nuovi come Cirino Pomicino che dovrebbero rappresentarla. I giornalisti presentiallineati sembrano quasi più allineati che presenti.
Un ragazzo chiede di parlare, spiega che non è opportuno per condannati in via definitiva essere deputati e legge i reati di alcuni da un foglio che aveva con sé. Pomicino è uno di questi.
In sala c’è il panico.
Il ragazzo era del gruppo Meetup di Milano. Ha fatto il lavoro che avrebbero dovuto fare altri: quello di informare.
E anche quello che sembra che la maggior parte degli italiani non riesca più a fare: indignarsi.

Prima di Natale, Genova. Ragazze e ragazzi sfilano per le strade vestiti da uomini sandwich. I cartelloni riportano le foto di tutti i 23 deputati condannati in via definitiva. Distribuiscono volantini stampati da loro, con i loro soldi, con l’elenco dei 23. I volantini finiscono in un attimo. Il Tg3 regionale li intervista e mette in onda un servizio sulla loro iniziativa. I ragazzi sono del gruppo di Meetup di Genova.

Grazie ragazzi, siete grandi!

Il domani è vostro, non di questi relitti della politica, degli affari, della presunzione, del nulla.
Veri maestri della controinformazione, ultimo salvagente che li tiene ormai a galla, sia a destra che a sinistra.

Come cittadini avete il diritto di parlare nelle trasmissioni televisive, alla radio e di vedere riportata la vostra opinione sui giornali per dare, in modo corretto e documentato, le notizie che nessuno dà.

Non fatevi intimidire dai cerimonieri del potere che infestano questi spazi mediatici.
Molti di voi hanno scritto che il dipendente della radio pubblica Forbice a Zapping non vi dà spazio e vi tratta con sufficienza quando volete parlare di argomenti del blog.

Non scoraggiatevi: telefonategli più spesso.


Postato da Beppe Grillo alle 19:35 in Informazione
 
28 Dicembre 2005
Dario Fo dal Bosco di Gioia

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All'Isola, invece dei Re Magi, sono arrivate le ruspe.

"Siamo all’Isola, un quartiere storico di Milano.
Un mese fa con Franca avevo partecipato ad una manifestazione del rione. C’erano un gruppo di ragazzi e ragazzine che camminavano in equilibrio su alti trampoli.

Il maestro clown era un mio caro amico del quartiere. C’era la Banda degli Ottoni che sparava musica allegra. Eravamo più di mille a manifestare contro il progetto del Comune e della Provincia che hanno in programma di trasformare tutta quella zona in un ammasso di palazzi e grattacieli, per l’ammontare di ben un milione di metri cubi di fabbricato.

Una decina di ragazzi del gruppo degli Amici di Beppe Grillo, a mo’ di uomini sandwich, portavano indosso enormi lettere che componevano parole di sarcasmo, rivolte agli ideatori di quel mostro in cemento: una specie di drago sparapanzato sul terreno, con tanto di volute a mo’ di serpente che avrebbero schiacciato definitivamente il Bosco di Gioia, una piccola foresta affollata da alberi centenari, alcuni di loro molto rari.

Qualche giorno fa si era tutti a un dibattito in un cinema-teatro della Gronda Nord, anche qui per bloccare il progetto di uno scempio urbanistico e stradale, quando Michele Sacerdoti, uno dei più decisi sostenitori della lotta contro il deturpamento dell’Isola, leggeva entusiasta un documento, risultato di un ricorso, che bloccava la determinazione del Comune perché tutto il Bosco di Gioia fosse abbattuto e si iniziasse la messa in opera del cantiere.
Un coro di grida e applausi salutò questa splendida notizia.

Ma ecco che due giorni dopo Natale, invece di piantare l’Albero dei doni, arrivano degli operai, mandati dal Comune, con l’ordine di abbattere ogni pianta. Ad accogliere i cittadini che accorrono sdegnati c’è un rappresentante del Comune che esibisce un nuovo documento che annulla il precedente: “Si può abbattere.” Punto e basta.

Gli operai cominciano a togliere arbusti e stoppie intorno alle radici. Fra poco i tronchi saranno segati alla base. Verrà eseguita una condanna a morte per duecento alberi: l’unica oasi rimasta in Milano se ne va.
Ma gli abitanti, trattenuti al di là del recinto di ferro, s’accumulano attoniti, increduli. Un vecchio grida: “Assassini!”. Lo stridente rumore delle seghe a motore inizia un coro davvero insopportabile. Come preceduto da un cigolio simile a un lamento, ecco che cade il primo grande albero. I rami si sfasciano al suolo.

Un gruppo di ragazzini tenta di entrare, scavalcando la staccionata. Vengono inseguiti e ricacciati indietro. Ecco: arriva in bicicletta Michele Sacerdoti, l’indomito difensore di quegli alberi. È un uomo di cinquant’anni, ma agile e svelto come un ragazzino. Dribbla gli inservienti e gli operai e con facilità inaudita s’arrampica sul più gigantesco albero: una enorme magnolia, ancor carica di foglie. Sparisce fra le fronde e riappare lassù. I “boscaioli” non sanno che fare. Il dirigente del Comune grida, invitando l’intruso scalatore a scendere, altrimenti dovranno abbattere l’albero con lui sopra. Sacerdoti risponde sghignazzando: “Fate pure. Io di qui non mi muovo. Dovete abbattere anche me.”

Adesso la neve vien giù sempre più fitta. Un gruppo di ragazzi intona “Tu scendi dalle stelle”. Tutti ridono, perfino i “boscaioli” che si riparano sotto la grande magnolia a fumarsi una sigaretta.
Lunga pausa.
Poi di lì a poco ricomincia l’insopportabile cigolio delle motoseghe e uno dietro l’altro altri alberi cadono a terra, sollevando nugoli di neve."

Dario Fo

Postato da Beppe Grillo alle 16:45 in Ecologia |


Ruspe al Bosco di Gioia
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foto: ruspe al Bosco di Gioia

Infaticabili, gli amministratori-dipendenti di Milano tagliano gli alberi anche durante le feste.
Gli alberi sono quelli del piccolo Bosco di Gioia, tra i pochi sopravvissuti in una città di cemento, che assomiglia sempre di più al suo Cimitero monumentale.
Gli alberi sono molesti, perdono le foglie, le bacche. Sporcano.
Impediscono i parcheggi e quando nevica possono perfino danneggiare le auto in sosta con la caduta di qualche ramo.

Gli alberi di Gioia sono anche peggio degli altri.
Sono una testimonianza del verde che c’era una volta a Milano. Una testimonianza ingombrante, imbarazzante per i dipendenti FormigoniAlbertiniPenati.
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foto: veduta aerea Bosco di Gioia

Meglio cementificarli con un bel palazzo della Regione Lombardia.
Questo proprio a Milano dove in ogni portone ci sono cartelli con uffici in vendita o in affitto, dove interi palazzi sono vuoti. Dove gli alberi sono una rarità e quelli che ci sono sono moribondi (una buona ragione per tagliarli).
Dove da Piazza del Duomo a Piazza Castello non c’è un cespuglio, un albero.

Il Bosco di Gioia è un patrimonio dei milanesi, di cemento non ne vogliono più.
Oggi al Bosco di Gioia c’è un presidio per impedire la scomparsa di questa piccola oasi, ci sono dei cittadini milanesi, Dario Fo, il gruppo di Meetup di Milano.
Un uomo è salito su un albero.
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foto: uomo su un albero del Bosco di Gioia

Io non ci sono. Sono bloccato a Genova dalla neve, ma è come se fossi lì.
Coraggio. Beppe Grillo.


Postato da Beppe Grillo alle 14:17 in Ecologia
 

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