piccolo ot. ma doveroso. scusate
riporto e sottoscrivo in toto quanto scritto da un caro amico:
"Sono un tifoso juventino. Mi piace definirmi tale perché mi piace seguire la mia squadra del cuore, mi piace leggere le notizie che la riguardano lasciandomi illudere consapevolmente di tutte quelle informazioni più o meno vere e interessanti.
Non sono uno di quelli che ha scelto la Juve perché è una delle squadre più titolate al mondo.. ho scelto la Juve perché mio papà è juventino.. da piccolo mi portò allo stadio ed è da piccoli poi che ci si lascia incantare da dei personaggi mistici che corrono dietro ad un pallone.
Mio papà, però, mi ha anche portato a Superga… e mi ricordo, come se fosse ieri, che mi disse: “puoi scegliere di tifare qualsiasi squadra.. ma di questa… di questo Grande Torino… porta sempre rispetto…”.
Mio papà è juventino. Come me.
Negli ultimi anni sono io che ho portato allo stadio lui… Mi piace andare allo stadio. Mi piace mettermi la sciarpa bianconera.. che faccia caldo o che faccia freddo.. fare la coda per prendere le birre sempre con troppa schiuma perché i baristi, per fare in fretta, non piegano bene il bicchiere di plastica… mi piace il panino dal porcaro prima o dopo… sempre con salsiccia, sempre con maio,ketchup e senape.. sempre con la cipolla… Ho preso permesso dal lavoro per mettermi in coda e rifare l’abbonamento.
Mi piace stare in Curva Sud con i miei amici.. piace cantare abbracciato a loro l’inno.. decidere chi, nell’intervallo, deve rifare la coda per le birre, abbracciarsi per un gol, picchiarci tra di noi, quando il giocatore che scegliamo ad inizio gara commette degli errori.
Mi piacciono alcuni cori, mi piace lo sfottò.. anche l’insulto (nei limiti ovviamente)… tanto dall’altra parte nessuno mi sente.. e nessuno si offende.
Mi piacciono i battibecchi al lavoro e tra gli amici che tifano per le altre squadre.. mi piace sorridere in modo sarcastico quando vinciamo, mi piace giustificare la partite perse o giocate male. Mi sono commosso all’inaugurazione per le immagini e le emozioni del passato.
Odio quando parlano dell’Heysel, quando vedo foto con il “-39” e quando si riesce con tanta facilità a deridere un gesto estremo, folle e inspiegabile di una persona normale come tutti noi… Odio quando vengo giudicato per colpa di alcuni poveretti che espongono striscioni, che ironizzano su Superga… quella stessa Superga dove mi portò mio papà tanti anni fa… perché io, che mi sento un tifoso, non condivido niente di tutto ciò.
Odio aver paura di girare con la sciarpa.. e magari di trovarmi da solo… perché non sono uno che va allo stadio per picchiarsi con gli altri… non sono uno che va a lanciare pietre alla polizia… sono semplicemente uno che va a guardarsi, con gli amici, la partita..
Sono stanco di un calcio dove fa più notizia una rissa, uno striscione o vicende extracalcistiche che un gesto atletico, una bella giocata, un bel gol e un bel momento collettivo di spensieratezza (visto i tempi che corrono).Il calcio dovrebbe imparare molto da sport tipo il rugby.
Infine mi piacerebbe poter portare, un giorno, mio figlio allo stadio… magari insieme a suo nonno.. senza la paura di prendere le botte.. senza aver l’imbarazzo di spiegare striscioni e cori indegni da parte juventina e non.. e soprattutto avere la possibilità di poter dire anche io a lui… “tifa per chi vuoi, ma sempre con rispetto..”
..e vorrei che la sua unica preoccupazione fosse scegliere se nel panino con la salsiccia dal porcaro preferisce la salse o no."