FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (2 lettori)

dondiego49

Forumer storico
Cattura.PNG
 

dondiego49

Forumer storico
MILANO (MF-DJ)--Se Warren Buffett e' considerato un investitore
leggendario, Gianni Tamburi , 63 anni, fondatore di Tip-Tamburi
investment Partners, si e' guadagnato una solidissima fama di investitore
accorto e in grado di scoprire valore dove altri non riescono. Le
performance di Tip in borsa sono ragguardevoli: piu' 41% da inizio anno e
50% medio di ritorno ai suoi soci negli ultimi cinque anni. Merito anche
di uno stile di investimento contrarian, come quando considero' un affare,
in beata solitudo, la Fiat che Marchionne stava costruendo. Oppure
quando, nell'agosto del 2016, incito' i gestori a comprare azioni delle
banche italiane attaccate dalla speculazione internazionale. Da allora la
borsa italiana e' stato uno dei migliori investimenti al mondo, ma a
giudicare dal pil e dai conti pubblici cio' potrebbe sembrare stonato. E
allora MF-Milano Finanza e' andato a chiedergli se ha cambiato opinione.
Domanda. Nel mese di maggio vige sempre il monito Sell in May and go away,
vendete tutto e andate in vacanza. Molti suggeriscono di farlo, perche' la
borsa italiana e' salita del 13% da inizio anno e si sente dire che molte
valutazioni cominciano a essere tirate. Che ne pensa?
Risposta. In ottica di trading, visti i notevoli rialzi di questi ultimi
mesi, qualcosa si potrebbe anche in parte alleggerire, pero' credo che il
trend resti buono, per cui il grosso del patrimonio sia in azioni sia in
obbligazioni lo terrei.

D. Nel libro Prezzi e valori, che ha scritto insieme al team di Tip e di
cui in questi giorni esce anche l'edizione in inglese, avete affrontato
diversi temi legati alla valutazione delle aziende, sottolineando diversi
manifesti casi di sottovalutazione borsistica di titoli italiani. A
distanza di cinque mesi, questi titoli come si sono comportati?
R. L'enorme soddisfazione per chi ha concepito e poi scritto quel libro
tempo fa e' quella di avere avuto il coraggio di mettere per iscritto e
poi cercare anche di dimostrare che i mercati di tutto il mondo sarebbero
cresciuti ancora, pur avendo raggiunto i massimi nell'estate 2016 (il
libro era stato completato in novembre). Adesso la crescita e'
praticamente quotidiana, con l'America che e' andata ancora su e l'Europa
che sta facendo esattamente quello che avevamo previsto. Pensate alle
decine di titoli che oggi sono al di sopra di tutti i target price, i
prezzi-obiettivo previsti dai broker che coprono quei titoli,
dimostrazione della confusione mentale di una buona parte degli analisti.

D. Finita la paura francese con l'elezione di Macron, l'attenzione dei
ribassisti mondiali sembra volersi dirigere verso l'Italia, considerata di
nuovo l'anatra zoppa. Lei ha la stessa impressione?
R. Assolutamente no, anzi. Morgan Stanley ha appena pubblicato uno
studio che fa prevedere ancora anni di forti afflussi sulle borse europee
e anche quella italiana.

D. Una prima analisi delle trimestrali compiuta in questo numero mostra
una clamorosa sorpresa: i risultati tendono a essere molto migliori del
previsto. Se lo aspettava? Non lo giudica come uno squarcio di sole in una
giornata plumbea?
R. Come abbiamo scritto nel libro pubblicato con voi di MF/Milano
Finanza, da ormai vari anni le previsioni di utile sono regolarmente
smentite in positivo. L'anno scorso ben i due terzi degli analisti hanno
sbagliato le stime sullo S&P 500, il mercato piu' trasparente al mondo.
Pensate che, se si dovessero rispettare le loro stime, secondo Bloomberg,
il margine operativo lordo di tutte le societa' che fanno parte di
quell'indice dovrebbe crollare di oltre il 20% gia' nei prossimi
trimestri, una cosa assurda. la paura, unita all'incapacita' ormai
acclarata della maggior parte degli analisti, di capire e interpretare
quello che sta succedendo a portarli a sostenere tesi senza senso. Come
succede con i target price.

D. Carlo Messina, capo di Intesa Sanpaolo , ha di recente e
ripetutamente richiamato il governo e i politici sulla necessita' di
affrontare la riduzione del debito pubblico. Questo governo puo' provarci?
R. Qualsiasi governo italiano deve provarci. Il tema del deficit e ancor
piu' del debito pubblico e' il piu' grande tema del Paese e in particolare
il governo Gentiloni, essendo chiaramente a termine, dovrebbe farlo. E
anche a Renzi converrebbe molto.

D. L'altra spada di Damocle che riguarda sia le finanze pubbliche sia le
valutazioni aziendali e' la fine del quantitative easing operato dalla
Banca centrale europea. Secondo lei quando comincera' a influenzare
davvero le valutazioni?
R. Non e' un problema attuale. Anche in America tante banche e tanti
analisti superficiali e banali continuano a brandire la fine del Qe, il
prossimo rialzo dei tassi come una clava per spaventare i clienti, ma ogni
giorno di piu' si dimostra che, come scrivevamo in Prezzi & Valori mesi
fa, l'effetto di tutto cio' e' praticamente zero. E vedrete che sara'
cosi' ancora per un bel po' di tempo.

D. Per stimolare l'investimento azionario il Parlamento ha lanciato i
Pir. A bocce ferme, che impressione ha di questo provvedimento di
agevolazione fiscale?
R. E' un ottimo provvedimento, una cosa che ci voleva da anni, in quanto
e' uno dei modi per avvicinare l'enorme risparmio privato italiano al
capitale delle imprese. Bisogna pero' fare ancora di piu' per dare modo
agli imprenditori di affrontare al meglio sia l'accentuato dinamismo
impresso da globalizzazione e digitale, sia i passaggi generazionali.

D. L'impressione pero' e' che il Pir sia stato vestito come un ausilio
per l'investimento nei titoli di piccole aziende, mentre nella concreta
attuazione si rivolge al massimo ai titoli di medio-alta capitalizzazione.

R. Il problema e' che di piccole societa' quotate ce ne sono ancora
poche, per cui comunque i Pir aiutano e incentivano a investire in borsa
in ottica di medio termine, cosa di cui c'e' molto bisogno, a prescindere
dal tipo di titoli; e infatti da mesi sono aumentati i volumi, e' calata
la volatilita', c'e' molta piu' attenzione alle piccole e medie imprese,
per cui sono comunque un bene.

D. Lei e' sempre stato un po' scettico sull'efficacia dell'Aim come
borsa delle piccole aziende. Il 9 maggio MF-Milano Finanza ha anticipato
che il comitato Aim ipotizza di introdurre una soglia minima di raccolta
di 2,5 milioni per essere ammessi. E' la pietra tombale del mercato?
R. Attenzione, noi siamo, con Digital Magics e Telesia , tra i maggiori
investitori sull'Aim. E stiamo guardando varie altre societa'. Pero' molti
operatori hanno paura della scarsita' dei volumi, di fatto molte delle
societa' e' come se non fossero quotate, altre sembrano non vedere l'ora
di scappare sul Mta (il listino principale, ndr), per cui la strada e'
ancora lunga. Secondo me non e' sbagliato mettere una soglia minima,
perche' il rischio e' che altrimenti ci si ritrovi con tante botteghe
troppo piccole per poter attrarre dei seri investitori.

D. E' soddisfatto di questa prima parte dell'anno per Tip?
R. Piu' che soddisfatto. Il titolo e' salito di oltre il 40%, nei giorni
scorsi abbiamo superato il 50% medio annuo di total return a cinque anni
per i nostri azionisti. Poi quasi tutte le societa' del gruppo Tip stanno
andando molto bene e questa e' la cosa piu' importante. Che si vuole di
piu'?

D. Nell'agosto del 2016 un suo appello, attraverso MF-Milano Finanza, ai
gestori affinche' investisseroanche almeno l'1% delle masse nelle banche
italiane per far fuggire i ribassisti, e' stato foriero di ottime
plusvalenze per chi lo avesse seguito. E' ancora del parere?
R. Sempre di piu'. Mi spiace solo non essere minimamente esperto di
banche per poter dar vita a qualche strumento organizzato di investimento.
Pensi ha chi ha investito nell'aumento di capitale Unicredit , in pochi
giorni ha realizzato un forte capital gain. E forse non e' finita.
fch
 

dondiego49

Forumer storico
FtseMib future: spunti operativi per martedì 16 maggio

di Gianluca Defendi

  • FIB30-500147.jpg

    E’ stata una giornata positiva sul mercato azionario italiano che, nonostante il forte ipercomprato registrato da diversi indicatori, prosegue nel suo movimento rialzista di breve termine. Il Ftse Mib future (scadenza giugno 2017), dopo un’apertura a 21.345, è salito fino ad un picco intraday di 21.395 punti prima di accusare una veloce correzione che si è arrestata a ridosso di 21.220. Nel pomeriggio il derivato ha compiuto un veloce recupero ma è rimasto al di sotto di 21.400. La situazione tecnica di breve periodo rimane costruttiva: soltanto una discesa sotto 20.980 potrebbe fornire un segnale di debolezza e innescare una correzione di una certa consistenza (con target teorici a 20.900 prima, in area 20.800-20.780 poi e attorno a 20.600-20.570 in un secondo momento). Un nuovo allungo avrà invece un primo target a quota 21.480 e un secondo obiettivo a 21.540 punti. Strategia operativa intraday. Long su correzione verso 21.280-21.270 con target a 21.370-21.380 prima, a quota 21.440 poi e in area 21.480-21.500 successivamente. Stop a 21.170. (riproduzione riservata)
    Gianluca Defendi

 

Users who are viewing this thread

Alto