FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (3 lettori)

dondiego49

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24.000


non dico altro

sollo che dopo 24.250 si apre altre alture da scalare
 

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dondiego49

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uno sguardo intorno
Piazza Affari: niente nubi all'orizzonte. Tranne che per...
News alert: Piazza Affari, Wall Street, BCE, FMI

Piazza Affari è il nuovo must del 2015 e la dimostrazione arriva con il suo +25% in tre mesi, il che rende Milano la migliore tra le piazze di scambio al mondo, ma che conferma anche come, al di là delle potenzialità dei fondamentali, alla base ci siano anche dei pericoli non controllabili.

Rossana Prezioso 2 ore fa
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Piazza Affari è il nuovo must del 2015 e la dimostrazione arriva con il suo +25% in tre mesi, il che rende Milano la migliore tra le piazze di scambio al mondo, ma che conferma anche come, al di là delle potenzialità dei fondamentali, a dare la spinta sia stato il piano di acquisti della Bce varato ormai più di due mesi fa. A fronte di una domanda da parte della stessa banca centrale, i rendimenti continuano a scendere e le prospettive stesse parlano di un ulteriore ribasso.
Partendo da Wall Street

All’interno del panorama internazionale, però, si sta assistendo a una serie di espressioni di forza che sembrano essere trattenute da due fattori principali. Uno su tutti la stagione degli utili Usa la quale potrebbe presto essere utilizzata come cartina di tornasole per capire i primi e non sempre esaustivi effetti del dollaro forte sui conti delle società a stelle e strisce, soprattutto quelle più esposte sull’export. Nel caso in cui questi non dovessere deludere, o per lo meno non come ci si potrebbe aspettare, allora la strada sia per l’ottimismo in Europa che per ulteriori rialzi su Wall Street, potrebbe essere aperta. Anche perche il prossimo step da valutare si sposterebbe a giugno ovvero quando, stando alle prime valutazioni, il cambio tra euro e dollaro potrebbe aleggiare intorno alla parità, cosa che il mercato sta già scontando da tempo, oltre al secondo tempo, e questa volta effettivamente indicativo, dell’andamento delle Corporate Usa in rapporto al biglietto verde, con un’economia che di fronte alla sempre più stringente eventualità di un rialzo dei tassi, allora si troverà anche priva della classica scusa del maltempo.
Finendo alla Grecia
Nel frattempo in Europa, altra fonte di incertezza è la Grecia. Adesso ma anche nel prossimo futuro. Fatto salvo l’elenco di provvedimenti, riforme e tagli che Atene dovrà presentare all’Eurogruppo entro il 24 aprile, elenco che dovrà essere dettagliato, affidabile e si spera in più lingue oltre quella greca (e già questo sembra essere un punto difficilmente gestibile per la fantasiosa compagine greca) si dovrà considerare il nulla osta necessario che dovrebbe arrivare dai creditori e che non è affatto scontato. Come se ciò non bastasse il si al piano difficilmente arriverebbe in tempo per riuscire a permettere ad Atene di onorare la seconda scadenza con il Fondo Monetario Internazionale, e ancora di meno la terza, entrambe a distanza troppo ravvicinata l’una dall’altra (1 e 12 maggio) ma anche troppo costose per le esautorate casse ateniesi (1 miliardo che forse nemmeno l’Italia, adesso come adesso, potrebbe permettersi), senza contare anche quel 24 aprile che diventa sempre di più una data cruciale. Infatti, venendo meno anche una sola delle scadenze verso il FMI, nulla vieta che la nazione ellenica possa essere considerata tecnicamente in default.
Passando per il QE

Cosa c’entra tutto questo con Piazza Affari e il suo innegabile rally? Molto più di quanto non si pensi: la corsa di Milano è dettata da fattori esterni, in primis il QE della Banca Centrale e gli stessi fattori esterni che oggi le permettono di volare, domani potrebbero anche condannarla alla capitolazione proprio perchè esogeni e non controllabili. Attualmente l’azionario è l’unica scelta possibile al di fuori del resto del mondo degli investimenti, soprattutto in un panorama come quello italiano che è per tradizione abituato a rifugiarsi su casa e titoli di stato, co la prima iper tassata e i secondi che ormai non rendono niente. E non certo perchè l’economia italiana è in ripresa.
 

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24.000


non dico altro

sollo che dopo 24.250 si apre altre alture da scalare


Buongiorno
Credi possa forare subito.?
Secondo me dovrebbe fare qualche up-down prima di romperle nettamente.

Il cambio eur usd pare diretto sul doppio minimo.....se regge.
 

dondiego49

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io chiuso leva 7 mi e rimasto un piccolo pezzo che non fu comprato ,ma non mi preoccupo il 90% e andato a buon fine su la freccetta inizio a rientrare
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e lunedì e un rintraccio e normale anche più ora che a sfondato 24.000 lo stoc era arrivato a 98 e cosi o lasciato a 5 tik dal massimo
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dondiego49

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Nuovi test per il trend rialzista: i titoli per fare trading
News alert: Origlia Pietro

Continua a migliorare la struttura grafica del Ftse Mib che dopo aver superato i 23.300 punti ha aumentato le possibilità di una continuazione del movimento in atto.

Pietro Origlia 9 aprile 08:00
Per info visita il sito: pietro-pitt-origlia.it
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Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte da Davide Pantaleo a Pietro Origlia.

L’indice Ftse Mib non mostra segnali di cedimento almento per il momento, spingendosi ancora in avanti. Quanto è sostenibile il rialzo in corso? Quali sono i livelil da seguire nel breve?

Come succede da oramai quasi tre mesi non si arresta l'ottimo trend rialzista presente sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, attesi ora al test delle trimestrali USA, vero banco di prova per la "corporate" statunitense dopo il forte apprezzamento del DOLLARO.
In questo contesto non dobbiamo dimenticare sempre i timori riguardanti il debito greco (continuano infatti i colloqui per arrivare ad un accordo tra il Paese ellenico e i partner UE) i cui problemi, nonostante il possibile rimborso di oltre 450 milioni di dollari di un prestito ricevuto dal FMI, sono lontani dall'essere risolti.
Sul valutario poco da segnalare rispetto alla scorsa settimana con l'EURO che transitando nei pressi degli 1.08 nei confronti del DOLLARO rimane sempre "impantanato" in un trading range posizionato tra gli 1.045 e gli 1.10.

Continua a migliorare la struttura grafica del nostro indice principale che dopo aver brekkato i 23300 punti ha aumentato le possibilità di una continuazione del movimento in atto in direzione dei prossimi target situati sulla soglia dei 24 mila e a seguire dei 24.500 punti, massimi dal 2009. Al ribasso primi segnali di debolezza arriverebbero solo con il ritorno sotto i massimi del 2014 posizionati in area 22550-22600 punti.
Tendenza rialzista per BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA anche se un nuovo segnale d'ingresso arriverebbe con il superamento delle resistenze poste in area 8.13-8.15 euro, oltre cui avremmo un nuovo target situato sui top del 2014 in area 8.80-85 euro.
Congestione di breve per la BANCA POPOLARE DI MILANO tra i supporti in area 0.92 e la resistenza sugli 0.98 euro. Operativamente massima attenzione a questi livelli il cui break dovrebbe dettare il trend per le prossime sedute.

Qual è il suo giudizio su Fca ed Exor? Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

Se il trend di fondo per FCA rimane sempre al rialzo, nel breve le quotazioni rimangono all'interno di una stretta congestione posizionata tra i 14.90-15.40, oltre cui il titolo del Lingotto aprirebbe le porte per un test sui top degli ultimi anni posti oltre la soglia dei 16 euro.

Trend sempre rialzista per la controllante EXOR su cui consiglio di entrare in acquisto solo in caso di eventuali prese di beneficio. I primi livelli interessanti sono i 41.7 e a seguire la soglia dei 40 euro.

Nel settore industriale quali riflessioni si possono fare sul recente andamento di Finmeccanica e Pirelli? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Trend rialzista di fondo confermato per FINMECCANICA e le attese sono di una continuazione degli acquisti in direzione delle forti resistenze posizionate sulla soglia dei 12 euro oltre cui verrebbe inviato un ulteriore segnale di forza.
Poco da dire sul titolo PIRELLI che in attesa dell'OPA si mantiene sempre sopra i 15 euro, livelli che dovremmo vedere anche nelle prossime ottave.

In caso di ulteriori rialzi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Tra i titoli impostati al rialzo segnalo SALVATORE FERRAGAMO che proprio ieri ha rotto i propri massimi di sempre posti in area 30 euro, inviando un nuovo segnale di acquisto.
A seguire AEFFE oramai lanciata verso i 3 euro ed infine DANIELI RISPARMIO che col break dei 16 euro e tutti gli indicatori impostati al rialzo invierebbe un importante segnale "long".

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dondiego49

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Microsoft e STM, insieme per l’IoT nelle PMI italiane
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L'IoT, internet delle cose, volano di innovazione e competitività per le PMI del Made in Italy: partnership Microsoft STMicroelectronics, tecnologie per le imprese, dal sensore al cloud.
Barbara Weisz - 10 aprile 2015
Pmi TV Facebook: cancellare il registro attività da mobile
microsoft iot2

Sensori in grado di rendere intelligenti e di connettere le cose, servizi di rete, cloud: sono gli ingredienti fondamentali dell’IoT, l’internet delle cose (Internet of Things), su cui puntano Microsoft e STMicroelectonics, con un partnerhip che rende a portata di PMI un mercato in gran fermento, nuova frontiera hi-tech con stime secondo cui raggiungerà i 50 miliardi di cose connesse entro il 2020. La partnership fra due colossi del software ha l’obiettivo di promuovere l’IoT nel paese del Made in Italy, puntando sulle potenzialità rappresentate dall’abbinamento fra artigianato, desing, produzione di oggetti e tecnologie.

=> Made in Italy: le applicazioni IoT su misura

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Al momento, i campi applicativi considerati più promettenti sono le smart city, le smart card, la domotica, l’industria del fitness, l’agricoltura. Ma il punto centrale è che l’IoT può trovare nei vari segmenti di cui si compone anche il Made in Italy più tradizionale (i mobili, gli oggetti, gli alimenti) un terreno fertile per sviluppare innovazione e accrescere la competitivtà delle imprese. La partnership fra Microsoft e STMicroelectronics mette a disposizione di aziende di settori diversi dalla tecnologia, come la manifattura, competenze, prodotti, servizi e infrastrutture per sviluppare soluzioni IoT che generino innovazione e profitto. Un altro punto a favore dell’Italia, sul fronte dell’analisi del mercato, è la grande diffusione dei device mobile, in particolare gli smartphone, segno di un interesse di mercato potenzialmente alto verso l’utilizzo di “cose” intelligenti.

=> Vodafone: mobile, cloud e Iot per il business

L’IoT, sottolinea Alessandro Cremonesi, Group Vice President e Direttore Generale, ST Central Labs di STMicroelectronics, «offre ad aziende italiane sia nuove sia consolidate un’opportunità irripetibile di innovazione». E’ un settore in cui «la creatività italiana, riconosciuta in tutto il mondo per la bellezza delle cose che sa costruire», può trovare «grandi possibilità di espressione nell’utilizzo dei nostri componenti elettronici per creare nuovi prodotti IoT ricercati dai consumatori di oggi e di domani». Microsoft e STM mettono a disposizione delle PMI tecnologie, dai sensori che rendono le cose intelligenti alla connessione in rete ai servizi cloud, consulenza, formazione. Obiettivo, spiega Carlo Purassanta, amministratore delegato Microsoft Italia, lo sviluppo di «un ecosistema sensors-to-cloud e progetti applicativi volti a rendere le aziende sempre più smart».

=> Industria 4.0: perché conviene produrre in Italia

La partnership mette a disposizione anche la collaborazione del Centro di Competenza IoT creato da Microsoft in partnership con l’Istituto Superiore Mario Boella di Torino. Alcuni esempi di PMI del Made in Italy che hanno utilizzato l’IoT per creare innovazione partendo da settori tradizionali:

Minerva Omega Group: produce da 70 anni macchine e sistemi Made-in-Italy per la lavorazione e conservazione di prodotti alimentari (affettatrici, insaccatrici, confezionatrici). Ha sviluppato, insieme al partner Solair, NemoSY, un sistema di monitoraggio che usa infrastruttura cloud Microsoft Azure e componentistica STMicroelectronics, e acquisisce dati telemetrici in tempo reale, elaborando informazioni da integrare nel processo di business. Il sistema gestisce anche il ciclo di manutenzione delle macchine;
Gruppo Cimbali: produce macchine professionali per caffè e attrezzature per la caffetteria, ha sviluppato un sistema di monitoraggio e controllo per il parco macchine. Il sistema raccoglie i dati, offre ai clienti informazioni costanti su funzionamento e manutenzione, e ha interessanti prospettive dal punto di vista marketing.
Se vuoi aggiornamenti su MICROSOFT E STM, INSIEME PER L'IOT NELLE PMI ITALIANE inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:
 

dondiego49

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La produzione industriale cresce più delle attese, spread stabile dopo asta Btp
di Francesca Gerosa


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La produzione industriale cresce più delle attese, spread stabile dopo asta Btp
Piazza Affari consolida il rialzo (+0,53% a 24.003 punti l'indice Ftse Mib) dopo che a febbraio l'indice della produzione industriale italiana è aumentato dello 0,6% rispetto a gennaio quando era sceso dello 0,7% su base congiunturale. Nella media del trimestre dicembre 2014-febbraio 2015 la produzione è cresciuta dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a febbraio l'indice è diminuito in termini tendenziali dello 0,2% (i giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2014), mentre nella media dei primi due mesi dell'anno la produzione è diminuita dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le previsioni degli economisti indicavano un aumento dello 0,5% su mese e un calo dell'1,3% su anno.

A febbraio l'indice destagionalizzato della produzione industriale ha presentato variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+3,6%) e dei beni strumentali (+1,1%); invece sono diminuiti i beni intermedi (-0,4%), variazione nulla per i beni di consumo.

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario hanno registrato aumenti nei comparti dell'energia (+3,5%) e dei beni strumentali (+2,0%); invece sono calati i beni intermedi (-2,8%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (-1,4%).
I maggiori contributi alla diminuzione tendenziale dell'indice generale (calcolato sui dati grezzi) sono giunti dalle componenti dei beni intermedi (-0,9 punti percentuali) e dei beni di consumo non durevoli (-0,3 punti percentuali).

Mentre l'indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto a febbraio 2014, i maggiori incrementi nei settori della fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,3%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+12,2%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,4%). I settori che hanno registrato i cali maggiori sono stati l'attività estrattiva (-13,4%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-7,7%) e la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-4,9%).

Guardando solo alla produzione di auto a febbraio è aumentata del 29% su base annua (dato corretto per effetti di calendario). Nei primi due mesi dell'anno l'aumento è stato del 32,2%. "I dati sulla produzione industriale italiana di febbraio dimostrano che la lunga recessione che ha colpito Roma potrebbe essere giunta alla fine", commentano gli economisti di Capital Economics, puntualizzando però che "la ripresa del Paese appare ancora sorprendentemente lenta considerando la spinta positiva che arriva dal crollo dell'euro e dei prezzi del petrolio".

Per Federconsumatori e Adusbef non c'è spazio per l'ottimismo. Infatti è chiaro come la ripresa sia ancora lontana. Eppure i presupposti per una politica di rilancio ci sono tutti: il calo del costo del petrolio, il tasso di cambio con il dollaro particolarmente favorevole alle esportazioni, lo spread Bund-Btp ai minimi storici, il quantitative easing della Bce. "Mancano solo il coraggio e la volontà". Il governo deve aprire gli occhi e avviare immediati provvedimenti in grado di sfruttare questi elementi favorevoli, che offrono "un vero e proprio trampolino per il rilancio del sistema economico italiano", hanno dichiarato Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Lo spread Btp/Bund è fermo a quota 107 punti dopo l'asta di Btp (rendimento all'1,23%). Il Tesoro ha collocato tutti i 7,5 miliardi di euro di Btp a 3, 7 e 15 anni. Nel dettaglio sono stati assegnati 3,5 miliardi di Btp triennali, scadenza 15 maggio del 2018, con un tasso in aumento allo 0,23% dallo 0,15% dell'asta di marzo (minimo record). La domanda dei triennali è stata pari a 1,56 volte l'offerta.

Collocati anche 2,5 miliardi di Btp a 7 anni, con scadenza il 15 aprile 2022. Il rendimento sale a 0,89% dallo 0,71% di marzo, quando toccò il minimo record. Il rapporto di copertura è risultato stabile a 1,47. Infine, sono stati assegnati 1,5 miliardi di Btp a 15 anni con scadenza 1 marzo 2030. Il tasso è sceso all'1,64% dal 2,10% di marzo. La domanda è risultata pari a 1,44 volte l'ammontare offerto.
 

dondiego49

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:eek::eek::eek::eek::titanic::titanic::titanic::eeh::eeh::eeh:


04:20 CNY Export Cinese (Annuale) (Mar) -15,0% 12,0% 48,3%
04:20 CNY Importazioni cinesi (Annuale) (Mar) -12,7% -11,7% -20,5%
04:20 CNY Bilancia commerciale Cina (Mar) 3,08B 45,35B 60,60B
 

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