L'INTERVISTA A D.DALMASSO
A Piazza Affari il rialzo può proseguire: come agire nel breve
Il prossimo ostacolo per il Ftse Mib è in area 24.000 e come soglia successiva possiamo indicare i 24.600 punti, soglia psicologica ancora più importante perchè qui è situato il massimo del 2009. L’intervista a D.Dalmasso.
DAVIDE PANTALEO 2 ORE FA
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Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Davide Dalmasso, analista tecnico di ADB.
L’indice Ftse Mib è ormai giunto a poca distanza dall’area dei 24.000 punti. Ritiene che questo livello possa frenare l’ascesa del nostro mercato? Quali sono le sue attese nel breve?
La mia idea è che il prossimo target del movimento in atto per il Ftse Mib sia rappresentato dall’area dei 24.000 punti dove è situata una soglia statica abbastanza rilevante. Il livello appena citato potrebbe rivestire un ruolo psicologico di rilievo dopo la corsa importante realizzata dall’indice fino ad ora.
Da un punto di vista tecnico la trendline che il Ftse Mib sta descrivendo da inizio anno ha un’ìnclinazione davvero vertiginosa, presentandosi come una sorta di parete verticale. Il rialzo del mercato, se non per fattori di natura macreeconomica o per motivazioni legate alle aspettative degli operatori, potrebbe conoscere un ritracciamento giustificato dalla volontà di prendere profitto.
Strutturalmente il mercato è intonato positivamente e la ragione, come già detto in altre interviste, è da ricercare nell’immane immissione di liquidità da parte della Banca Centrale europea.
Come accennavo prima, il prossimo ostacolo per il Ftse Mib è in area 24.000 e come soglia successiva possiamo indicare i 24.600 punti, soglia psicologica ancora più importante perchè qui è situato il massimo del 2009. Si tratta di livelli di prezzo che non tocchiamo da parecchi anni e che ci proietterebbero su valori abbandonati nel 2008.
Ci sono ragioni strutturali perchè il rialzo del Ftse Mib continui, ma è anche vero che chi è entrato al rialzo in area 18.000 potrebbe essere fortemente motivato ad alleggerire le posizioni. Questo in parte lo abbiamo già visto con un incremento della volatilità dell’indice nel corso dell’ultimo mese.
Guardando ai supporti ne segnaliamo uno a 23.400 punti e in ottica psicologica anche i 23.000 punti rivestono un ruolo importante. Lo scenario cambierebbe radicalmente in caso di ritorni al di sotto dei 22.500 punti, evento che smentirebbe l’intonazione positiva del mercato, costringendo a fare i conti con uno scenario totalmente diverso da quello desritto fino ad ora. Al momento però non ci sono i presupposti per attribuire a questa ipotesi una probabilità significativa di realizzazione nel breve.
La mia view resta positiva fino al raggiungimento dei due target segnalati prima e una volta raggiunti gli stessi se dovessero esserci delle prese di beneficio, peraltro auspicabili, saranno da valutare nell’ottica di opportunità di acquisto e non da leggere come segnali di un’inversione di tendenza.
Nel settore bancario quali sono i titoli che sta seguendo con maggiore attenzione in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare in particolare ora?
Segnalo Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Milano che offrono le più interessanti opportunità di acquisto sulla forza nell’ambito del settore di riferimento, a patto che siano superate determinate soglie.
Per Intesa Sanpaolo mi riferisco in particolare ai 3,25 euro, area che nelle ultime 2-3 settimane è già stata toccata più volte e ha sempre ostacolato la prosecuzione del trend rialzista, tanto che ora si sta creando una configurazione triangolare. In caso di rottura al rialzo della stessa sarà bene seguire una strategia di acquisto con possibile target i 3,6 euro, avendo cura di fissare uno stop loss ravvicinato in corrispondenza dei 3,15 euro.
L’intonazione di Intesa Sanpaolo si conferma positiva, facendo attenzione all’ostacolo dei 3,25 euro, il cui superamento confermerebbe quanto di buono costruito dal titolo da inizio anno fino ad oggi.
Nel caso di Banca Popolare di Milano la soglia da monitorare con estrema attenzione è in area 1 euro e si tratta di un livello ancora più significativo di quello evidenziato per Intesa Sanpaolo, perchè la rilevanza psicologica è davvero rilevante.
Banca Popolare di Milano è soggetto a maggiore volatilità rispetto a quello analizzato in precedenza, per cui suggerire di intervenire in acquisto solo a patto di fissare uno stop loss non più in basso di 0,9 euro.
Nel comparto dell’energia ci sono dei titoli che offrono spunti interessanti in questa fase di mercato?
Dal momento che nel comparto dell’energia abbiamo visto molte reazioni positive non solo per le utilities ma anche con riferimento ai prezzi del petrolio, vorrei segnalare in particolare Eni ed Enel.
A quest’ultimo accordo la mia preferenza per due ragioni, una di natura tecnica, con riferimento al fatto che in caso di superameto dei 4,5 euro Enel fornirebbe un segnale di forza estremamente significativo. Questo perchè il titolo andrebbe a segnare nuovi massimi relativi, superiori ai quelli del 2014, con possibile target in area 4,8 euro. La seconda ragione è di natura fondamentale considerando che Enel è meno correlato al prezzo del barile sul quale permane un’estrema volatilità, come si è potuto notare negli ultimi giorni.
Proprio sulla scia dell’euforia del greggio, ENI ha messo a segno un buon rialzo e presenta una soglia statica resistenziale che transita a 17 euro. Proprio in corrispondenza di questo livello troviamo anche una resistenza di natura dinamica, per cui a mio avviso il superamento dei 17/17,1 euro confermerebbe la positività che ENI sta faticosamente cercando di recuperare.
Il titolo nell’attuale contesto di mercato è da relegare a trader che hanno una propensione al rischio superiore alla media.
Ci sono altri titoli che sta monitorando con attenzione in questa fase di mercato?
Segnalo Campari che è stato protagonista di un deciso allungo che lo ha portato su nuovi massimi storici in area 7 euro. Su questo titolo, a differenza degli altri per i quali ho suggerito strategie di acquisto sulla forza, ci sono opportunità di acquisto sulla debolezza che si materializzerebbero in particolare in caso di discese verso i 6,7 euro.