Effetto domino sulle Borse asiatiche: Shanghai perde l'8,45% in apertura, Hong Kong il 6,7%, Taiwan il 7,5%
dalla nostra corrispondente Rita Fatiguso24 agosto 2015
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(afp)
PECHINO - Archiviata una settimana nera con perdite dell'11%, se ne apre un'altra che si annuncia ben peggiore. I mercati non credono nella crescita cinese nè nelle misure decise dal Governo per tamponare le perdite: la decisione nel weekend di autorizzare i fondi pensioni ad acquistare azioni, ad esempio, non ferma l'ondata di vendite sulla Borsa di Shanghai, che perdo l'8,45% a 3,211.21, trascinando tutti i listini asiatici.
I timori sulla frenata dell'economia cinese stanno penalizzando le Borse mondiali, ma anche quelle cinesi, a loro volta, si ritrovano in crisi di credibilità. La spirale non si ferma, l'Hang Seng China Enterprises Index ha perso il 6,7 per cento, il peggior risultato dal 2009. L'indice Taiex di Taiwan ha ceduto il 7,5 per cento.
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Il peggioramento dei dati economici e l'evidente fuga di capitali sta minando i tentativi del Governo di puntellare i mercati cinesi che dall'inizio di luglio hanno dimezzato il loro valore.
Lo State council durante il fine settimana ha annunciato che permetterà ai fondi pensione di acquistare azioni per la prima volta. Intanto i fondi azionari cinesi sono stati i principali “contribuenti” con oltre 4 miliardi di dollari di deflussi in Asia in una sola settimana. L'acquisto di denaro per finanziarie operazioni di borsa si è interrotto bruscamente. PetroChina Co., la più grande azienda cinese per valore di mercato, è crollata in Borsa dell'8,4%, Icbc del 7,7 per cento.
Lo State council ha dunque annunciato invano che i fondi pensione potranno finalmente investire fino al 30% del patrimonio in Borsa, ultima misura per riuscire a frenare le perdite in Borsa. I fondi dispongono di 547 miliardi di patrimonio netto a fine 2014. Ma gli operatori non hanno prestato attenzione a questa presa di posizione, auspicata da tempo e mai realizzata nel timore che i fondi finissero travolti dalla speculazione borsistica.
Non solo Shanghai ha mandato in fumo i guadagni di un anno, a Hong King l'indice Hang Seng ha perso il 4,6% a 21,369.70.
Una crisi di fiducia vera e propria si sta abbattendo sulla Cina, mentre le autorità assistono impassibili alla discesa degli indici sotto limiti che avevano difeso con le unghie e con i denti e che ora non riescono più a fermare, travolti dalle vendite.
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