Le Borse europee riducono le perdite, Milano dimezza il calo a -2%
con un articolo di Rita Fatiguso24 agosto 2015
I listini europei riducono le perdite dopo un avvio in forte calo che aveva visto le principali Borse europee scendere anche del 4% a causa del tonfo dei listini asiatici. Londra cede ora il 2,27%, Francoforte l'1,96% e Madrid il 2,07%. Milano riesce a dimezzare il passivo con il Ftse Mib che fa segnare -1,96% e il Ftse All Share -2,05%. Il petrolio sotto i 40 dollari al barile penalizza Tenaris (-3,99%), ma per ora è Fca il titolo peggiore (-4,15%) pagando anche le preoccupazioni per la crisi del mercato brasiliano. Attualmente nessun titolo sul listino principale è in positivo. Fra le società a minore capitalizzazione si salvano Mailup (+3,65%), Biancamano (+3,31%) e Fila (+1,6%).
Lo spread BTp-Bund balza a 138 punti, in rialzo i rendimenti
Il clima di incertezza che pesa sulle Borse, legato ai timori relativi all'economia, pesa anche sul mercato secondario italiano con un balzo dello spread tra Btp e Bund in avvio di seduta. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il corrispondente tedesco apre la settimana balzando a 138 punti base dai 129 punti base della chiusura di venerdì, tornando ai valori di inizio luglio. In rialzo anche il rendimento all'1,93% dall'1,86% della vigilia. In netta salita anche lo spread tra Bonos spagnoli e Bund che tocca i 150 punti base dai 145 punti della chiusura di ieri con il rendimento al 2,06 dal 2,02% della vigilia.
Tokyo chiude a -4,61%
I timori sulla tenuta dei mercati finanziari e dell'economia della Cina e l'indebolimento del dollaro sullo yen, intorno a 120, affondano la Borsa di Tokyo che cede il 4,61%, vicino al minimo intraday prossimo al 5%. L'indice Nikkei brucia 895,15 punti e scende sotto quota 19.000 per la prima volta da metà marzo, fino a 18.540,68.I listini di Tokyo hanno accusato il più grande calo in oltre due anni in scia ai timori sempre più gravi sulle prospettive dell'economia globale con le difficoltà della Cina, dove le Borse continuano ad accusare tracolli pura tra i tentativi delle autorità di frenare il “panic selling”.
Il tonfo di Tokyo è il peggiore da giugno 2013 e segue il - 5,3% cumulativo della scorsa settimana: il Nikkei ha ceduto ben l'11% dai picchi del mese di giugno. Lo yen, considerato tra i “beni rifugio” più affidabili a tutela degli investimenti, continua a recuperare terreno soprattutto contro il dollaro, posizionatosi intorno a quota 120: di riflesso, soffrono i titoli delle società più orientate all'export, come Honda (-6,5%), TDK (-5,6%) e Mazda (-7,2%). Nippon Steel & Sumitomo Metal cede invece il 7,1% a causa dell'incendio che in mattinata ha danneggiato pesantemente uno dei suoi impianti vicino all'aeroporto di Tokyo Haneda. L'instabilità, tuttavia, è destinata a perdurare almeno fino a quando, secondo gli analisti, non saranno chiariti i piani della Federal Reserve sul rialzo dei tassi di interesse e il reale stato di salute dell'economia di Pechino.
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