FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (3 lettori)

dondiego49

Forumer storico
Borsa Milano piatta. Crolla Mediaset -10%, vola BPM oltre +6%
11 novembre 2015, di Daniele Chicca
MILANO (WSI) – Borsa Milano poco mossa, Ftse Mib piatto, in balia delle notizie che provengono dal fronte economico mondiale e dai bilanci societari. Sull’indice si mette in evidenza il crollo di Mediaset, che ha perso fino a quasi -10% dopo la pubblicazione del bilancio. Non hanno convinto le stime sui ricavi pubblicitari dell’anno, ma anche sui costi operativi. Molto bene invece altri titoli come BPM, che volta oltre +6% e BP, che ha sfiorato un rialzo +5%. Bene anche Unicredit, che ha un piano per licenziare 18.200 dipendenti entro il 2018.

Sullo sfondo deludono ancora i dati cinesi, mentre il mercato è intimorito dall’instabilità politica in Portogallo, dove il governo di centro destra pro austerity è stato sfiduciato dopo poche settimane dall’elezione. Nessuna indicazione è stata data da Mario Draghi, numero uno della Bce, riguardo alle prossime manovre di politica monetaria. Draghi ha parlato in occasione dell’Open Forum della Bank of England.



UN'ORA FA
Focus sui rating di cui stanno beneficiando alcuni titoli bancari. Banca Imi ha per esempio una valutazione add per Banca Popolare di Milano, che balza oltre +6%, e un target a 1,09 euro. Sempre la banca ha un add per Banco Popolare (17,48 euro) e Mediolanum (target a 8,70 euro).

UN'ORA FA
Riguardo a Banco Popolare, il titolo che è arrivato a salire nei massimi intraday +5% a quota 13,53 euro, beneficia della pubblicazione del bilancio del terzo trimestre, che ha messo in evidenza un ritorno alla redditività da parte della banca. Utili per 56,7 milioni, contro la perdita di 127 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Sul fronte patrimoniale, si mette in evidenza un CET 1 transitorio al 12,2%, meglio dell’11,3% del giugno del 2015.

UN'ORA FA
Piazza Affari debole, il Ftse Mib è piatto con -0,06% a 22.429,53 punti. Tra i titoli bancari scambiati Mps +0,26%, Bper +1,83%, vola soprattutto BPM, il cui titolo segna un rally superiore a +6%. Molto bene anche Banco Popolare +3,65%. Intesa Sanpaolo sotto pressione con -0,06%. Focus su Unicredit che sale oltre +1% dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio.

6 ORE FA
In Europa, i principali mercati azionari avanzano. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,92%, il Cac francese lo 0,6%, il Ftse 100 londinese lo 0,54%. A livello settoriale, bene i consumi. I gruppi di birra SABMiller (+2,75%) e Carlsberg (+7%) sono tra i titoli più richiesti dopo le ultime notizie di M&A e piani di riduzione dei costi. L’indice di riferimento Stoxx Europe 600 fa +0,7% a 379 punti. Tutti i settori scambiano in positivo. Ieri il paniere ha guadagnato lo 0,1%.

Il grupop danese di birre ha detto di voler tagliare 2 mila posti di lavoro nel tentativo di migliorare i livelli di produttività. Da parte sua il produttore di Miller Lite e Peroni ha accettato l’Opa lanciata dalla rivale Anheuser-Busch InBev (+0,4%).

6 ORE FA
Tra gli altri mercati, i futures sul petrolio Wti scambiano in calo di quasi un punto percentuale. Il contratto scambiato al Nymex cede lo 0,97% a quota 43,78 dollari al barile. Il future analogo sul Brent londinese fa -0,25% a 47,32 dollari al barile. L’oro intanto si indebolisce ma di poco. I futures sul Comex lasciano sul campo lo 0,09% a 1.088,72 l’oncia. Argento -0,02% in area 14,44 dollari.

7 ORE FA
Basandosi sui dati dell’FMI gli analisti di Allianz hanno calcolato che se il target del’inflazione del 2% verrà rispettato, l’Italia vedrà crescere ancora il suo debito pubblico fino al 160% del pil entro il 20160. Nel report si legge che nel 2038 invece il governo italiano potrebbe riuscire a centrare gli obiettivi di rientro di Maastricht, ma solo con un’inflazione al 6%. Anche nella migliore delle ipotesi sarà ancora sopra il 60% del Pil nel 2030.


7 ORE FA
L’euro, che ha perso oltre l’11% sul dollaro da inizio anno, oggi prova a reagire con un timido +0,2% in area 1,0750 dollari. Secondo gli analisti di Deutsche Bank ora c’è un motivo in più per speculare al ribasso sulla moneta unica ed acquistare dollari: l’aumento dei costi di finanziamento in dollari per chi opera nei mercati.

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8 ORE FA
Maglia nera a Mediaset che cede quasi otto punti percentuali. I conti fiscali e i dati sugli abbonati Premium (1,815 milioni a fine settembre) non sono evidentemente piaciuti agli investitori. L’obiettivo è di raggiungere 200 mila nuovi clienti entro fine anno, per ora sono 112 mila. Sul fronte reddittività ha fatto peggio delle attese.

Il gruppo media ha archiviato i primi nove mesi dell’esercizio fiscale con una perdita di 35,8 milioni di euro, in calo rispetto ai -46,8 milioni di un anno fa. I ricavi complessivi del gruppo si attestano a 2,414 miliardi di euro, in miglioramento dai 2,387 miliardi di un anno fa. Mediaset si aspetta di chiudere il 2015 in utile.


8 ORE FA
A Piazza Affari andamento contrastato per le banche. Scambia in progresso del +3,5% Banco Popolare. Simile anche il rialzo di Pop Milano. Ubi Banca cede invece l’1% dopo i conti trimestrali. Pop Emilia guadagna più dell’1%.

8 ORE FA
I mercati emergenti calano invece ai minimi di cinque settiamane, loro sì appesantiti dai deboli dati pubblicati in Cina. La produzione industriale ha deluso le aspettative, facendo anche peggio del mese precedente. La Borsa di Taiwan è scivolata ai minimi di cinque settimane. L’Hang Seng di Hong Kong è in ribasso per il quarto giorno consecutivo, mentre l’indice MSCI dei mercati in via di Sviluppo perde lo 0,1%.

I paesi emergenti fanno grande affidamento nella domanda proveniente dai consumatori cinesi. Secondo gli analisti del gruppo Tisco Financial, l’economia in Cina ha bisogno di nuovi stimoli e misure di rilancio, tutti motivi per i quali è consigliabile preferire i mercati industrializzati agli emergenti.

8 ORE FA
Sul valutario l’euro tenta una timida rimonta dopo i cali pesanti delle ultime sedute. Al momento la valuta unica guadagna terreno su yen (+0,1%) e dollaro (+0,26% a 1,0752), mentre arretra nei confronti della sterlina (-0,07% a 0,7089). Parità assoluta rispetto alla chiusura di ieri, invece, sul franco svizzero (a quota 1,0793).

8 ORE FA
Avvio positivo per Piazza Affari, nonostante il rimbalzo dell’euro e la delusione per i dati industriali cinesi e l’incertezza politica crescente in Portogallo, dove potrebbe presto salire al governo una formazione anti austerity. Il Ftse MIB avanza del +0,38% a 22.529,30 punti.

9 ORE FA
Guardando all’economia reale e non virtuale, il rame è sceso a nuovi minimi storici; deboli anche nichel e zinco dopo che l’indice cinese dei container cargo ha raggiunto ai livelli più bassi della serie storica.



9 ORE FA
La banca centrale cinese ha svalutato lo yuan per la settima giornata di fila, la striscia più lunga dalla svalutazione record del 2012. La misura monetaria ha contribuito a sostenere i listini azionari del paese, con gli indici Shenzhen e ChiNext che guadagnano terreno anche se il dollaro sta perdendo slancio rispetto alle valute rivali asiatiche.



9 ORE FA
La Borsa di Tokyo ha chiuso in progresso dello 0,1%. Gli investitori sono sempre più cauti dopo le ultime sedute in rialzo. Lo yen continua a indebolirsi, in virtù delle previsioni di un rialzo dei tassi della Federal Reserve Usa entro fine anno. L’indice Nikkei si è attestato a 19.691 punti.

9 ORE FA
In Cina la produzione industriale ha fatto peggio delle attese, aumentando del 5,6% e non del 5,8% previsto in ottobre. Il mese precedente il risultato era stato del +5,7%.
Intanto quattro delle maggiori banche del paese potrebbero dover indire un aumento di capitale di fino a 400 miliardi di dollari per poter rispettare le norme mondiali sui livelli di capitale minimi.
 

dondiego49

Forumer storico
Le banche vogliono il vostro oro
11 novembre 2015, di Daniele Chicca
NEW DELHI (WSI) – L’India ha appena lanciato un progetto di monetizzazione dell’oro, con l’obiettivo dichiarato di rendere il metallo prezioso parte importante e integrante dell’economia del solo paese dei Brics che continua a registrare tassi di crescita sostenuti .

Lo schema delle autorità in India è diviso in tre parti: prevede che i clienti depositino oro presso le banche, le quali a loro volta potranno emettere bond federali e aziendali legati alla materia prima. Il governo indiano vuole anche far si che le monete e lingotti di oro siano messi a disponizione dei cittadini.

Nell’ottica secondo cui è sempre meglio detenere oro fisico e non depositarlo presso una banca, solo il terzo punto puo essere ritenuto positivo per gli indiani. Il piano di monetizzazione dell’oro e il piano di emissioni di bond legati al metallo giallo necessita che i clienti delle contribuiscano depositando lingotti in una banca e ricevano in cambio crediti digitali o titoli.

Se i banchieri mantengono il 100% dell’oro di cui sono entrati in possesso e non commettono frodi allora il programma non deve destaare preoccupazioni. Il problema è che, come insegnano i casi di Barclays e altri istituti di credito, i banchieri hanno sempre commesso frodi in simili circostanze nel mercato dei derivati legati all’oro.

È probabile che anche questa volta agiranno contro l’interesse dei clienti che hanno depositato oro e si serviranno del loro potere per manipolare i prezzi dell’oro e spingerli al ribasso.

Fonte: SmartKnowledgeU
 

dondiego49

Forumer storico
buona giornata a tutti

dentro primo loto grosso 22,250 long :mumble:
prossimo su la gialla in fondo se ci va :mmmm:
 

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gilles1

Forumer storico
3 mesi per recuperare 4 candele rosse daily

e i mercati comunque non crollano

1 sola parola FLAT

non fateVi rubare i soldi
 

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