FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (3 lettori)

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dondiego49

Forumer storico
Peggiorano le Borse con Wall Street. Asta BTp: titolo a 3 anni al minimo storico (0,11%)

12 novembre 2015
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Peggiorano nel pomeriggio le Borse europee, con Piazza Affari che cede quasi due punti percentuali. A spingerle al ribasso ha contribuito l’apertura negativa di Wall Street, con il Dow Jones in flessione di circa un punto poco prima dell’intervento del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen. Oggi, tra le attese degli investitori, si deve dapprima ricordare l’asta dei titoli di Stato italiani. Il Tesoro ha collocato BTp con diverse scadenze (3-7- 30 anni) per un ammontare complessivo di 5,5 miliardi. vale a dire il massimo dell’importo previsto. Ciò detto i risultati sulle singole scadenze sono i seguenti.

La vendita del bond governativo a 3 anni ha visto il collocamento di 2 miliardi in titoli. Il rapporto di copertura è stato dell’1,9% con il rendimento lordo in asta dello 0,11%. Si tratta del nuovo minimo storico.

Il collocamento dei BTP a 7 anni (2,5 miliardi), invece, ha avuto un rapporto di copertura dell’1,86 con il rendimento allo 0,98% (in calo dello 0,26% rispetto alla precedente asta).

Infine un miliardo di BTp trentennali è stato collocato con un redimento tra il 2,64% (scadenza al 20139) e il 2,71% (2040)

Al di là dei bond governativi il focus degli investitori era anche sugli interventi dei banchieri centrali. Il primo a parlare è stato Mario Draghi. In mattinata il presidente della Bce ha sottolineato che l’istituto di Francoforte «riesaminerà» il livello dei suoi stimoli monetari all’economia a dicembre, pronta ad «avvalersi di tutti gli strumenti disponibili» nel caso giudicasse che i suoi obiettivi di ripristino dell’inflazione a livelli accettabili risultassero a rischio. Ipotesi in cui «non esiteremo ad agire». In generale Draghi ha poi aggiunto che «per una normalizzazione dell’inflazione potrebbe servire più di quanto previsto a marzo, quindi all'incontro di dicembre riesamineremo le politiche monetarie».

Subito dopo queste parole il cambio euro-dollaro, come da copione, è calato. La divisa di Eurolandia è scesa fino a 1,07 verso il biglietto verde.

Nel mondo del reddito fisso, peraltro, l’Italia ha visto aumentare l’inclinazione della curva dei tassi. Ieri infatti tutte le scadenze dei BoT hanno raggiunto un rendimento negativo. La situazione, a ben vedere, si conferma anche oggi. E così la differenza tra i tassi a berve e quelli a lunga tende ad allargarsi. Viene da domandarsi. Quali i motivi di questa dinamica? Dapprima, contano le aspettative per l’ulteriore espansione del Qe da parte della Bce. In particolare, è rilevante l’attesa della possibile riduzione del tasso di deposito. Attualmente è negativo per 20 punti base: il mercato ipotizza il ritocco all’ingiù fino a meno 30 basis point. Il che, giocoforza, influenza direttamente i rendimenti delle scadenze brevi. Non solo. L’ingente liquidità in circolazione può trovare “ragionevole” un parcheggio che, seppure con rendimento negativo, rimane comunque meno oneroso di quello presso la Bce. Così la domanda di questi titoli rimane «robusta» e i loro rendimenti si schiacciano sempre di più.
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Differente, invece, il discorso sulle scadenze più lunghe. Qui, in primis, la politica monetaria ha meno efficacia diretta. Entrano in gioco altre variabili: dalle aspettative sull’inflazione fino alle dinamiche economiche di Eurolandia. Senza dimenticare, poi, l’effetto «trascinamento» del T-Bond Usa. Il tasso di quest’ultimo, a fronte del probabile rialzo dei tassi da parte della Fed, negli ultimi due mesi è passato da circa il 2% al 2,33%. Ebbene, seppure le due sponde dell’Atlantico viaggiano a velocità differenti, la differenza tra i tassi di mercato non può essere troppo marcata. Quindi il rendimento dei decennali made in Europa tende a salire. Anche perchè gli investitori, allettati dai maggiore rendimenti negli Usa, puntano a vendere asset europei per comprare quelli a stelle e strisce.

Nel comparto azionario, dove continua la pubblicazione delle trimestrali, a Piazza Affari da segnalare Salini Impregilo che, oltre i dati contabili, ha comunicato l’acquisizione di Lane Industries, società operativa nelle infrastrutture da 125 anni in nord America. L’operazione, che ha ricevuto l'ok dei due Cda, ha un valore di 406 milioni di dollari al netto delle componenti aggiuntive che verranno definite al closing.
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