FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (9 lettori)

dondiego49

Forumer storico
buona giornata a tutti

oggi sembrano cercare di salire ma io non sento il bisogno di incrementare :mmmm:

non mi convince questo rimbalzo :no:

attendo pi chiarezza dopo ore 10,00 :mumble:
 

dondiego49

Forumer storico
Andrew, 29 anni, ha raccolto un miliardo in 7 mesi. Con un Etf rivoluzionario. Ecco la sua storia

di Enrico Marro13 agosto 2015
In questo articolo

Argomenti: International Securities Exchange | Instagram | Kellogg Capital Group | Cohen Capital Group | Tulane University | Morgan Chase | Bce | Sony | Università di Yale





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Andrew Chanin


Si chiama Andrew Chanin, ha 29 anni, e in appena sette mesi il nuovo Etf che ha lanciato con la sua start up ha raccolto oltre un miliardo di dollari. La storia avrebbe il sapore della fantascienza se non fosse accaduta negli Stati Uniti, dove anche la fantascienza spesso diventa realtà.
Quella di Andrew è la classica storia americana di Frontiera che rasenta l'impossibile nella sonnacchiosa Italia. Il ragazzo non esce da Harvard o Yale, ma dalla sconosciuta Tulane University di New Orleans, dopo la quale si trasferisce a New York per lavorare in finanza a Kellogg Capital Group (un paio d'anni) e a Cohen Capital Group (un altro paio d'anni). Lì matura l'idea di creare Etf che replicano settori di supernicchia ma in grande ascesa. La leggenda narra che i colleghi di Andrew, colpiti dalle sue idee, lo abbiano spinto a realizzarle per conto suo. Così il ragazzo decide di dimettersi e di dar vita alla sua start up: PureFunds. L'anno è il 2010 e Andrew inizia a sudare sette camicie per dar vita al suo sogno.

Dopo un inizio difficile, PureFunds prende il volo proprio quando Andrew ha l'intuizione di creare un Etf focalizzato sulla sicurezza informatica. In fondo è uno dei grandi temi del futuro: pensiamo per esempio ai grandi attacchi hacker di gennaio contro Sony e Microsoft in occasione dell'uscita del film “The Interview”, o ai 76 milioni di account dei conti di Jp Morgan Chase violati un anno fa, o ancora all'intrusione nei sistemi informatici della Banca centrale europea. O ancora, sempre in gennaio, all'attacco a Facebook e Instagram da parte di un gruppo di hacker vicini a Isis.
Lanciato definitivamente nel novembre scorso con l'aiuto di International Securities Exchange, il neonato “PureFunds ISE Cyber Security ETF” (il codice, manco a dirlo, è “HACK”), ha raccolto nei suoi primi sette mesi di vita la bellezza di 1,04 miliardi di dollari. E' il primo al mondo dedicato alla cybersicurezza, e replica l'andamento azionario di oltre 30 aziende del settore (le più importanti nella pancia del “clone” sono Fortinet, Imperva e Proofpoint). L'Etf, va detto, ha dato enormi soddisfazioni ai sottoscrittori: nei suoi primi sette mesi di vita ha guadagnato oltre il 33%, per poi ripiegare garantendo comunque un profitto che sfiora il 20% da novembre a oggi.
Ma la storia non finisce qui, perché il golden boy della turbofinanza ha lanciato altri Etf davvero intriganti: uno sui “big data” e un altro sul “mobile payments”, che però per il momento non stanno avendo lo stesso successo della sua miglior creatura, l’ormai mitico “HACK”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

frankp

Nuovo forumer
Ciao don, ho perso il rimbalzo da 29900, perché' troppo impegnato, adesso non mi sento tranquillo ad entrare up
 

dondiego49

Forumer storico
Flash Crash petrolio: sotto $42. Conseguenze geopolitiche "terrificanti"
Stampa Invia Commenta (0) di: WSI | Pubblicato il 14 agosto 2015| Ora 10:13
Futures WTI americani perdono il 3%. Le mosse della Cina sono state il colpo definitivo in un mercato caratterizzato da scorte in eccesso.
Il Flash Crash improvviso dei prezzi del petrolio sul mercato americano. I futures hanno perso il 3% scendendo sotto quota $42 al barile.
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Il Flash Crash improvviso dei prezzi del petrolio sul mercato americano. I futures hanno perso il 3% scendendo sotto quota $42 al barile.



NEW YORK (WSI) - Il petrolio è sceso sotto i 42 dollari al barile per la prima volta in sei anni.

I futures sul contratto WTI americano cedono il 3% sul Nymex. Da inizio hanno il valore si è ridotto di oltre il 50%. La crisi è iniziata a giugno quando i paesi dell'Opec - il cartello dei maggiori esportatori della materia prima - hanno deciso di mantenere invariati i livelli di produzione.

Le mosse della Cina dei giorni scorsi - con le autorità che hanno deciso di svalutare fortemente lo yuan nei confronti del dollaro, indebolendo commodities come carbone e petrolio - sono state il colpo definitivo in un mercato caratterizzato da scorte in eccesso e crisi della domanda.

In arrivo sul mercato ci sono un'ondata di barili iraniani, non appena le sanzioni economiche contro Teheran verranno annullate nel giro di pochi mesi. Martedì l'Opec ha fatto sapere che i livelli di produzione sono saliti ai massimi di tre anni in luglio.

Le conseguenze geopolitiche di un tale trend potrebbero essere "paurose", secondo il rinomato investitore Jeff Gundlach. "Il petrolio è incredibilmente importante ora come ora. Se scivola sotto i 40 dllari al barile penso che il rendimento sui decennali del Tesoro scenderà all'1%".

"Spero non succeda perché allora vorrebbe dire che il mondo, e non solo l'economia, sarebbero in crisi". Le conseguenze geopolitiche sarebbero "terrificanti".

Balzi repentini e accentuati del prezzo del greggio in passato hanno corrisposto spesso con periodi geopolitici tormentati e crisi economiche gravi.

(DaC)
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