Lo sbaglio che continuo a fare io è di considerare i rendimenti dei bond e di constatare che in teoria non avrebbe senso non investire nell'equity... purtroppo ci sono schegge impazzite che sconvolgono logica e teoria finanziaria e che rendono ininfluenti anche i dati fondamentali...
io penso che un trend di borsa bisogna vederlo su un periodo medio/lungo e movimenti brevi anche forti (in un verso o altro) possono poi essere assorbiti da un trend di fondo. Oggi sono botte, ma si deve vedere poi a dicembre dove stiamo.
Credo che le strutture di molti certificati ci portano ad avere questa ansia da prestazione nel breve o brevissimo per il fatto che hanno rilevazioni continue e periodiche poste in maniera ravvicinata e questo contraddice proprio con il principio che l'investimento in azioni non può mai essere considerato di breve periodo proprio perchè facilmente influenzabile da mille variabili e "schegge impazzite. Che poi è la volatilità su cui vengono valutati e costruiti i certificati.
Chiunque investe in azioni sa che se mi aspetto di guadagnarci in un paio di giorni o una settimana è come se stessi giocando al superenalotto. Insomma pure scommesse.
L'esempio classico potrebbe essere fatto sul recente passato: se qualcuno si fosse addormentato il primo settembre 2018 e poi risvegliato il 30 marzo 2019 sarebbe stato così sereno e non avrebbe rischiato di fare altri danni con operazioni dettate dall'ansia che a noi ci avrebbe preso per pazzi... ma perchè cosa è successo?