Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (1 Viewer)

salcatal

Come i Panda
Per quanto riguarda, invece, i bilanci delle banche italiane penso ci sia poco da commentare.

Di fatto sono bilanci tenuti con lo scotch, puntellati dall'aiuto della BCE, dall'immersione delle perdite su crediti e da proventi straordinari.

Insomma le banche italiane, almeno quelle grandi, risultano strutturalmente in perdita.

Perdite destinate ad aumentare a causa della contrazione dei volumi a meno che le banche non attuino decisi programmi di ristrutturazione.

Che vuol dire chiusura di sportelli e licenziamenti a go go.

Il che non vuol dire che i titoli delle banche siano destinati a crollare, per il semplice motivo che, ovviamente, le attuali quotazioni già scontano, in gran parte, tutto quanto sopra riportato.
 

dariomilano

novellino
grazie sal per la tua visione...

sui giochetti di potere spero vengano surclassati da nuove forme di politica/economia...

sulla valutazione delle banche italiane più volte hai espresso l'opinione che in parte scontino già scenari brutti.. chissà se continuano a perdere denari se devono scontare altra cancellazione di valore oppure ricominceranno a produrne..

piuttosto hai letto di cosa stanno combinando con le banche spagnole (creazione di una bad bank) e bankia che chiede immediato bailout.. io ci ho capito poco e non so se possa avere riscontri sulle nostre o possa svilupparsi una "soluzione" in italia simile ad esempio con mps
 

salcatal

Come i Panda
grazie sal per la tua visione...

sui giochetti di potere spero vengano surclassati da nuove forme di politica/economia...

sulla valutazione delle banche italiane più volte hai espresso l'opinione che in parte scontino già scenari brutti.. chissà se continuano a perdere denari se devono scontare altra cancellazione di valore oppure ricominceranno a produrne..

piuttosto hai letto di cosa stanno combinando con le banche spagnole (creazione di una bad bank) e bankia che chiede immediato bailout.. io ci ho capito poco e non so se possa avere riscontri sulle nostre o possa svilupparsi una "soluzione" in italia simile ad esempio con mps

Premesso che le bad bank, vale a dire un'operazione di pulizia e trasparenza, andavano fatte in tutta l'Europa gia' nel 2009, invece di fare quei ridicoli stress test.

Cio' premesso, seguiamo con attenzione quanto avverra' in Spagna.

Perche' se passera', come pare, il principio che gli azionisti e le subordinate dovranno accollarsi le perdite, allora ne vedremo delle belle, nel senso che assisteremo a nuovi tracolli dei titoli bancari.
 

dariomilano

novellino
Premesso che le bad bank, vale a dire un'operazione di pulizia e trasparenza, andavano fatte in tutta l'Europa gia' nel 2009, invece di fare quei ridicoli stress test.

Cio' premesso, seguiamo con attenzione quanto avverra' in Spagna.

Perche' se passera', come pare, il principio che gli azionisti e le subordinate dovranno accollarsi le perdite, allora ne vedremo delle belle, nel senso che assisteremo a nuovi tracolli dei titoli bancari.

:up:
però sull'olandese dexia mi sembra di ricordare che una bad bank l'abbiano già fatta.. non so se ripetono uguale..
http://www.ilsole24ore.com/art/fina.../bank-futuro-dexia-093617.shtml?uuid=AawxY89D
 

salcatal

Come i Panda
:up:
però sull'olandese dexia mi sembra di ricordare che una bad bank l'abbiano già fatta.. non so se ripetono uguale..
http://www.ilsole24ore.com/art/fina.../bank-futuro-dexia-093617.shtml?uuid=AawxY89D

Buonasera e buon week end.

Tutto dipende da come viene gestita l'operazione di salvataggio, oltre che chiaramente dalla situazione specifica della singola banca.

Ma noi dobbiamo necessariamente partire dal presupposto che una banca che necessita di un salvataggio sia insolvente, cioè che non abbia un semplice problema di liquidità.

Allora in questo caso l'operazione di salvataggio dovrebbe seguire i seguenti passaggi:

1) Emersione delle perdite latenti e conseguente abbattimento del patrimonio;

2) Intervento di ricapitalizzazione da parte degli azionisti, o se questo non e' possibile, da parte dello Stato o di altro Ente, ad es. FESF.

Ora tutto si gioca sul punto 1), cioè sull'emersione delle perdite latenti.

Se l'operazione di pulizia viene fatta con rigore e' probabile che le perdite intacchino l'intero patrimonio della Banca e che, quindi, ne risulti un patrimonio netto negativo.

A questo punto il valore delle azioni si azzererà e saranno intaccati anche gli strumenti ibridi di capitale, le obbligazioni subordinate secondo il grado di subordinazione, a partire dalle upper Tier 1, fino alla copertura integrale delle perdite.

Se la perdita supera sia il patrimonio che gli strumenti subordinati allora verranno intaccati anche i debiti senior, tra cui i depositi, anche se per questi ultimi dovrebbero intervenire i vari fondi di garanzia.

Se invece l'operazione di salvataggio viene fatta all'acqua di rose allora si procede come segue:

1) Si prendono per buoni i bilanci e le valutazioni fatte dalla banca;

2) Si immette liquidità attraverso un aumento di capitale o altro strumento ibrido, tipo i Tremonti Bond;

3) Non vengono intaccati gli azionisti e gli obbligazionisti nella speranza che le perdite latenti possano emergere gradualmente, in maniera tale che vengano coperte dagli utili correnti.


Finora in Europa si e' scelto di seguire la seconda strada, con il risultato di avere delle banche zombie (vedi alla voce MPS).

Anche le banche che hanno fatto gli aumenti di capitale, tipo Ubi, Intesa, Ucg ecc. hanno seguito una strada perversa.

Prima hanno fatto gli aumenti di capitale e poi hanno fatto emergere una parte delle perdite.

Dico una parte perché finora le banche si sono limitate a svalutare gli avviamenti, che non intaccano il Core Tier 1, mentre hanno rinviato nel tempo la svalutazione di altri asset, tra cui i crediti verso la clientela, nella speranza che, spalmandole nel tempo, queste perdite possano essere assorbite dagli utili correnti.

Ora e' chiaro che questa politica di falsificare i bilanci puo' funzionare solo se vi e' una ripresa dell'economia.

Ma nel caso in cui la recessione dovesse continuare, come pare debba avvenire, e' chiaro che il tasso di crescita delle sofferenze farà si' che le perdite su crediti saranno tali da non poter essere assorbite dagli utili correnti, con conseguenze sull'operatività della banca stessa che dovrà necessariamente ridurre gli impieghi.

Un'ultima nota.

Che i bilanci delle banche siano fatti all'acqua di rose non lo dico io, ma lo dice il mercato che valuta da tempo le azioni molto al di sotto del valore contabile.

Il vero dubbio, quindi, non e' sull'esistenza di perdite nascoste nei bilanci delle banche, bensì sulla loro effettiva entità.

Infatti si e' visto che i controlli interni non servono a nulla e che le Banche Centrali esercitano la sorveglianza bancaria in modo discutibile, specie in alcune nazioni.

Comunque e' risultato evidente che la sorveglianza bancarie e' stata esercitata con criteri diversi da nazione a nazione.

Da qui l'esigenza, direi la necessita', di trasferire la sorveglianza bancaria a livello centrale, vale a dire attribuendola alla BCE.
 
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dariomilano

novellino
Il vero dubbio, quindi, non e' sull'esistenza di perdite nascoste nei bilanci delle banche, bensì sulla loro effettiva entità.
esatto, e infatti non so come interpretare l'uscita del sole24ore di oggi che dice che le banche hanno sofferenze e ne elenca la composizione (di norma questo utile giornale è pessimista quando si salirà e ottimista quando si dovrà scendere)...

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...ti-rischio-salgono-081758.shtml?uuid=AbNtnmWG

elenco:
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/...pdf?uuid=ac38bec6-f41d-11e1-813e-f62a96b5a062
Infatti si e' visto che i controlli interni non servono a nulla e che le Banche Centrali esercitano la sorveglianza bancaria in modo discutibile, specie in alcune nazioni.

Comunque e' risultato evidente che la sorveglianza bancarie e' stata esercitata con criteri diversi da nazione a nazione.

Da qui l'esigenza, direi la necessita', di trasferire la sorveglianza bancaria a livello centrale, vale a dire attribuendola alla BCE.

a me cmq rimane sempre un dubbio..chi controlla la competenza e indipendenza della BCE? anche perchè leggo sui giornali tedeschi che si stanno lamentando sull'estensione del controllo sulle le loro banche piccole..
 

dariomilano

novellino
nel frattempo...
French government suddenly announced the nationalization of troubled mortgage lender Credit Immobilier de France, which is also the country's second lagrest mortgage specialist after an attempt to find a buyer for the company failed.
 

salcatal

Come i Panda
esatto, e infatti non so come interpretare l'uscita del sole24ore di oggi che dice che le banche hanno sofferenze e ne elenca la composizione (di norma questo utile giornale è pessimista quando si salirà e ottimista quando si dovrà scendere)...

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...ti-rischio-salgono-081758.shtml?uuid=AbNtnmWG

elenco:
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/...pdf?uuid=ac38bec6-f41d-11e1-813e-f62a96b5a062


a me cmq rimane sempre un dubbio..chi controlla la competenza e indipendenza della BCE? anche perchè leggo sui giornali tedeschi che si stanno lamentando sull'estensione del controllo sulle le loro banche piccole..

Buongiorno e buona domenica.

Quei dati del Sole hanno poco significato.

L'esercizio interessante e' quello di calcolare il rapporto tra crediti deteriorati netti (cioè al netto delle svalutazioni) e patrimonio netto.

Altro esercizio interessante e' detrarre dal patrimonio netto i crediti deteriorati netti.

E poi confrontare il risultato con la capitalizzazione di borsa.

Per esempio Mps ha un patrimonio netto di circa 9,6 miliardi, mentre i crediti deteriorati netti ammontano a circa 16 miliardi.

Ubi ha un patrimonio netto di circa 9 miliardi mentre i crediti deteriorati netti ammontano a circa 7 miliardi.

Ora Ubi capitalizza 2,4 miliardi, vale a dire un valore sostanzialmente pari alla differenza tra il patrimonio netto ed i crediti deteriorati netti.

Invece Mps capitalizza 2,6 miliardi, vale a dire un valore largamente superiore alla differenza tra il patrimonio netto ed i crediti deteriorati netti, differenza che nella fattispecie assume segno negativo.

Il che significa che il titolo Mps ha notevoli spazi di discesa, dovendo teoricamente tendere verso l'azzeramento, come da me sostenuto da vari anni.
 

salcatal

Come i Panda
UCG invece ha un PN di 61 miliardi circa e crediti deteriorati netti pari a circa 43 miliardi.

La differenza e' pari a circa 18 miliardi.

La capitalizzazione di borsa ammonta a circa 18 miliardi.

Intesa, infine, ha un PN di 48 miliardi e crediti deteriorati netti per 26 miliardi circa.

La differenza e' pari a 22 miliardi, mentre la capitalizzazione di borsa e' pari a 20 miliardi circa.
 
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dariomilano

novellino
uni:
PN 61k - 43k = 18k vs CAP 18k

intesa
PN 48k - 26k (se è giusto il netti)= 22k vs CAP 20k


azz mi hai anticipato.. spetta che controllo il PN di uni che io l'ho presa da fineco e non dai dati ufficiali.. (boh io trovo 61 di equity.. quindi le banche grosse sono allineate con quanto hanno riportato loro, tranne Mps)
 
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