Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (3 lettori)

belindo

Guest
Giornata insipida :rolleyes:
mi aspettavo un po' di euforia per i dindini che hanno deciso di sganciare per la grecia e invece........................... insipido :rolleyes:

Ve be consoliamoci con sto caldo che spacca i sassi, con la siepe che devo potare con il gelsomino da sistemare e con l'erba da tagliare :sad:
 

spx

TDSfriends ..da una vita
a me l'andazzo mattutino (fino a quando ho potuto seguire, dopo ho dovuto mollare il pc..) ha dato l'idea che il mercato puntasse ad un movimento leggermente ribassista sulla curva 30anni per spuntare un rendimento migliore in asta.
Come da post di Stefano, ricordo che c'è il 44 in asta ..chi di dovere, in questi giorni, fa posto scaricando puntando a rientrare qualcosina sotto ..del resto "questi" hanno esposizioni NOTEVOLI ..e qualche decina di tick di pmc in meno sono soldoni pesanti.

:mumble: IMHO
 

spx

TDSfriends ..da una vita
ah poi ..anche se è OT ..ho trovato una cosa che mi fa piacere ricordare in questa calura estiva ;)..
a domani MINIVAN ..& Friends
 
Ultima modifica:

blackmac

Forumer storico
Un’altra tegola si abbatte sull’Italia. Standard & Poor’s ha tagliato il rating sovrano di lungo termine del Paese di una nota, portandolo da BBB+ a BBB, un gradino sopra il livello “speculative grade”, ovvero con un rischio d’insolvenza significativo. L’outlook resta negativo,
 

camaleonte

Forumer storico
Roma, 9 lug. (LaPresse) - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha tagliato il giudizio sull'Italia da BBB+ a BBB. L'outlook è negativo.
La decisione dell'agenzia di rating, spiega S&P in una nota, riflette la prospettiva di un ulteriore peggioramento dell'economia italiana in un decennio in cui la crescita reale media è stata al di sotto dello 0,04%. Abbassate anche le previsioni sul Pil per il 2013 all'1,9% rispetto all'1,4% previsto a marzo e al +0,5% previsto a dicembre 2011. Secondo S&P la bassa crescita deriva "in gran parte dalla rigidità dell'Italia nel mercato del lavoro e della produzione". In Italia, inoltre, "il costo del lavoro è più alto che in qualunque altro membro dell'Unione economica e monetaria europea". Per Standard & Poor's l'outlook per l'Italia è negativo visto che c'è "almeno una possibilità su tre che venga ancora abbassato nel 2013 o nel 2014".


Per chi non l'avesse ancora capito, vogliono portarci ad avere salari cinesi, come è avvenuto in Grecia del resto. E' inutile farci delle illusioni, tutti i componenti della Troika hanno da sempre puntato il dito sul costo del lavoro...
 

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