Roma, 9 lug. (LaPresse) - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha tagliato il giudizio sull'Italia da BBB+ a BBB. L'outlook è negativo.
La decisione dell'agenzia di rating, spiega S&P in una nota, riflette la prospettiva di un ulteriore peggioramento dell'economia italiana in un decennio in cui la crescita reale media è stata al di sotto dello 0,04%. Abbassate anche le previsioni sul Pil per il 2013 all'1,9% rispetto all'1,4% previsto a marzo e al +0,5% previsto a dicembre 2011. Secondo S&P la bassa crescita deriva "in gran parte dalla rigidità dell'Italia nel mercato del lavoro e della produzione". In Italia, inoltre, "il costo del lavoro è più alto che in qualunque altro membro dell'Unione economica e monetaria europea". Per Standard & Poor's l'outlook per l'Italia è negativo visto che c'è "almeno una possibilità su tre che venga ancora abbassato nel 2013 o nel 2014".
Per chi non l'avesse ancora capito, vogliono portarci ad avere salari cinesi, come è avvenuto in Grecia del resto. E' inutile farci delle illusioni, tutti i componenti della Troika hanno da sempre puntato il dito sul costo del lavoro...