2° FIAT.......CI RISIAMO !!!!!!!!!!!!!!!!

SINIBALDO

Forumer attivo
Come promesso, proseguo nella rassegna stampa sullo stato di salute
della Fiat, della sua finanza "creativa" diretta con estrema ed astuta "perizia" da predatori di razza.
________________________________________________

FIAT STUDIA UNA MAXI OBBLIGAZIONE

Continua la corsa del titolo a Piazza Affari: le azioni ordinarie sono salite del 2,63% per speculazioni e motivi tecnici.
di M. Longo (Sole 24 Ore).
____________________________________________

Come fantasia di mercato era nell'aria da tempo.

Ma ora i cantieri sono veramente aperti: Fiat sta lavorando per lanciare un prestito obbligazionario ad alto rendimento.

Insomma: un cosiddetto " high yield bond".

Di importo maxi: secondo molteplici indiscrezioni raccolte dal « Sole 24 Ore » , l'intenzione è di partire da un obiettivo minimo di 500 milioni ma l'ambizione è di arrivare a un miliardo o forse anche di più.

(Avete capito bene.........venghino signori venghino, la fiera dei "sogni"
apre i battenti........!!!!!!!!!!! )

A prescindere dall'importo, che se fosse confermato su questi livelli farebbe del Fiat bond uno dei più grandi high yield europei, la notizia ha comunque il sapore di un vero e proprio evento: il Lingotto, infatti, non lanciava un bond da circa 4 anni.

(Ma chi è il vero "regista" di tutta questa operazione ??? forse quel
poveraccio di Marchionne ????...........)

Quest'operazione allo studio, quindi, romperà il ghiaccio dopo una lunga assenza.

E, soprattutto, dopo il declassamento del rating di Fiat a livello "speculativo".

Bene inteso: i lavori attualmente sono in una fase preliminare e Fiat sta valutando più opzioni.

(Geniali questi managers.............visto mai che il colpo non riesca ?
meglio allora............avere pronte più "opzioni".......!!!!!!!!!!!! )

Ancora non è stato infatti assegnato un mandato alle banche: almeno cinque o sei istituti stanno già lavorando per ottenere l'ambìto ingaggio, che probabilmente sarà limitato a non più di 4 soggetti.

(Quando si tratta della "fottitura" di gente semplice la cosa è sempre
"ambita" e lor signori sono sempre in prima fila................e guarda caso
saranno sempre ..........quei soliti 4.......che siano loro ????????)

Ancora non è stata neppure decisa la scadenza del bond.

E anche l'importo è un'incognita: sebbene l'ambizione di Fiat sia elevata, ovviamente l'ammontare dipenderà dalla domanda degli investitori.

Idem per la tempistica, che comunque sarà dopo l'estate.

Anche in questo caso, mercato permettendo.

(Spero che, almeno per questa volta la solita "mandria" di bovini li deluda.......!!!!!!!!)

Fonti vicine alla stessa Fiat, pur confermando l'indiscrezione, sottolineano inoltre che quella del bond rimane una delle varie opzioni allo studio.

In fin dei conti, dunque, non è sicuro che questa operazione si concretizzi.

I lavori, però, sono in corso.

Chiaro il motivo: rifinanziare il debito in scadenza ( tra l'altro il gruppo sta anche lavorando per rinnovare metà della linea di credito da 2 miliardi di dollari con un ampio pool di banche).

Secondo i dati di Bloomberg, Fiat dovrà infatti onorare 1,031 miliardi di euro di obbligazioni nel 2005 e 2,2 miliardi nel 2006.

« Fiat ha abbastanza liquidità per far fronte alle scadenze e assorbire l'atteso drenaggio di liquidità a livello operativo nel 2005 — si legge sull'ultimo report di Standard Poor's datato 14 gennaio—.

Ciononostante, il gruppo ha la necessità di preservare la fiducia dei creditori sul rifinanziamento del debito a breve termine, che richiederà una forte diminuzione delle perdite nell'attività automobilistica » .

Il Lingotto, come accennato, non emetteva obbligazioni dal 2001.

A bloccare l'attività del gruppo torinese erano state prima le voci e poi il declassamento del rating: se fino al 2001 Fiat era valutata " A3" da Moody's e A" da Fitch ( quindi nel pieno campo investment grade), piano piano il rating è sceso.

Attualmente i voti sull'affidabilità creditizia sono nel campo " speculativo": " Ba3" per Moody's, " BB" per Fitch e " BB" per Standard Poor's.

Dato che questi declassamenti hanno inevitabilmente fatto salire il costo della raccolta di Fiat, il Lingotto — che tra l'altro disponeva della liquidità adeguata per far fronte alle sue scadenze — da allora ha scelto di non emettere più obbligazioni.

Ora, però, ha probabilmente deciso di tornare in campo, forse anche per sfruttare il livello molto basso dei tassi di mercato.

Come hanno già fatto Ford e General Motors, anche loro declassati di rating a livello high yield.

Nel frattempo le azioni continuano a galoppare in Borsa: ieri le Fiat ordinarie hanno guadagnato il 2,63% a 6,471 euro, nonostante i dati non troppo brillanti sulla vendita di auto nel mese di giugno.

Volumi ancora vicini ai 30 milioni di pezzi.

In rialzo anche le Ifil (+ 3,57%), le Ifi (+ 3,91%) e Ifil rnc (+ 1,56%).

Le Ifil hanno registrato un passaggio sul mercato dei blocchi pari all' 1,44% del capitale a 3,44 euro per azione ( il titolo ha poi chiuso a 3,537);

(Marchionne le sue 220.000 azioni dove le avrà acquistate, in banca
oppure........... ai blocchi ?????)

l'operazione è stata collegata a un dividend washing, visto che la cedola è stata staccata lunedì e il dividendo viene pagato oggi.

Cosa spinge Fiat?

Ieri sembrano essersi attenuate le voci di scalata circolate con insistenza nelle sedute precedenti.

Un operatore fa notare come a 6,40 6,45 si trovi una soglia tecnica, superata la quale il titolo potrebbe arrivare a 6,80; e c'è chi parla nuovamente di possibili acquisti esteri.

Tra i fattori che hanno mosso ieri il mercato c'è stata anche la visita del presidente della Fiat e della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo,
al presidente della Camera Pierferdinando Casini

(tanto per cambiare........!!!!!!!!!)

anche se l'incontro ha avuto per oggetto principalmente — come ha detto lo stesso Montezemolo — i contenuti del Dpef).

(Poi dopo essersi lasciati.........che si siano fatti anche "l'occhiolino" ????????)

14 luglio 2005
_______________________________________________

(CONTINUA)

SINIBALDO
 
SINIBALDO ha scritto:
Come promesso, proseguo nella rassegna stampa sullo stato di salute
della Fiat, della sua finanza "creativa" diretta con estrema ed astuta "perizia" da predatori di razza.
________________________________________________

FIAT STUDIA UNA MAXI OBBLIGAZIONE

Continua la corsa del titolo a Piazza Affari: le azioni ordinarie sono salite del 2,63% per speculazioni e motivi tecnici.
di M. Longo (Sole 24 Ore).
____________________________________________

Come fantasia di mercato era nell'aria da tempo.

Ma ora i cantieri sono veramente aperti: Fiat sta lavorando per lanciare un prestito obbligazionario ad alto rendimento.

Insomma: un cosiddetto " high yield bond".

Di importo maxi: secondo molteplici indiscrezioni raccolte dal « Sole 24 Ore » , l'intenzione è di partire da un obiettivo minimo di 500 milioni ma l'ambizione è di arrivare a un miliardo o forse anche di più.

(Avete capito bene.........venghino signori venghino, la fiera dei "sogni"
apre i battenti........!!!!!!!!!!! )

A prescindere dall'importo, che se fosse confermato su questi livelli farebbe del Fiat bond uno dei più grandi high yield europei, la notizia ha comunque il sapore di un vero e proprio evento: il Lingotto, infatti, non lanciava un bond da circa 4 anni.

(Ma chi è il vero "regista" di tutta questa operazione ??? forse quel
poveraccio di Marchionne ????...........)

Quest'operazione allo studio, quindi, romperà il ghiaccio dopo una lunga assenza.

E, soprattutto, dopo il declassamento del rating di Fiat a livello "speculativo".

Bene inteso: i lavori attualmente sono in una fase preliminare e Fiat sta valutando più opzioni.

(Geniali questi managers.............visto mai che il colpo non riesca ?
meglio allora............avere pronte più "opzioni".......!!!!!!!!!!!! )

Ancora non è stato infatti assegnato un mandato alle banche: almeno cinque o sei istituti stanno già lavorando per ottenere l'ambìto ingaggio, che probabilmente sarà limitato a non più di 4 soggetti.

(Quando si tratta della "fottitura" di gente semplice la cosa è sempre
"ambita" e lor signori sono sempre in prima fila................e guarda caso
saranno sempre ..........quei soliti 4.......che siano loro ????????)

Ancora non è stata neppure decisa la scadenza del bond.

E anche l'importo è un'incognita: sebbene l'ambizione di Fiat sia elevata, ovviamente l'ammontare dipenderà dalla domanda degli investitori.

Idem per la tempistica, che comunque sarà dopo l'estate.

Anche in questo caso, mercato permettendo.

(Spero che, almeno per questa volta la solita "mandria" di bovini li deluda.......!!!!!!!!)

Fonti vicine alla stessa Fiat, pur confermando l'indiscrezione, sottolineano inoltre che quella del bond rimane una delle varie opzioni allo studio.

In fin dei conti, dunque, non è sicuro che questa operazione si concretizzi.

I lavori, però, sono in corso.

Chiaro il motivo: rifinanziare il debito in scadenza ( tra l'altro il gruppo sta anche lavorando per rinnovare metà della linea di credito da 2 miliardi di dollari con un ampio pool di banche).

Secondo i dati di Bloomberg, Fiat dovrà infatti onorare 1,031 miliardi di euro di obbligazioni nel 2005 e 2,2 miliardi nel 2006.

« Fiat ha abbastanza liquidità per far fronte alle scadenze e assorbire l'atteso drenaggio di liquidità a livello operativo nel 2005 — si legge sull'ultimo report di Standard Poor's datato 14 gennaio—.

Ciononostante, il gruppo ha la necessità di preservare la fiducia dei creditori sul rifinanziamento del debito a breve termine, che richiederà una forte diminuzione delle perdite nell'attività automobilistica » .

Il Lingotto, come accennato, non emetteva obbligazioni dal 2001.

A bloccare l'attività del gruppo torinese erano state prima le voci e poi il declassamento del rating: se fino al 2001 Fiat era valutata " A3" da Moody's e A" da Fitch ( quindi nel pieno campo investment grade), piano piano il rating è sceso.

Attualmente i voti sull'affidabilità creditizia sono nel campo " speculativo": " Ba3" per Moody's, " BB" per Fitch e " BB" per Standard Poor's.

Dato che questi declassamenti hanno inevitabilmente fatto salire il costo della raccolta di Fiat, il Lingotto — che tra l'altro disponeva della liquidità adeguata per far fronte alle sue scadenze — da allora ha scelto di non emettere più obbligazioni.

Ora, però, ha probabilmente deciso di tornare in campo, forse anche per sfruttare il livello molto basso dei tassi di mercato.

Come hanno già fatto Ford e General Motors, anche loro declassati di rating a livello high yield.

Nel frattempo le azioni continuano a galoppare in Borsa: ieri le Fiat ordinarie hanno guadagnato il 2,63% a 6,471 euro, nonostante i dati non troppo brillanti sulla vendita di auto nel mese di giugno.

Volumi ancora vicini ai 30 milioni di pezzi.

In rialzo anche le Ifil (+ 3,57%), le Ifi (+ 3,91%) e Ifil rnc (+ 1,56%).

Le Ifil hanno registrato un passaggio sul mercato dei blocchi pari all' 1,44% del capitale a 3,44 euro per azione ( il titolo ha poi chiuso a 3,537);

(Marchionne le sue 220.000 azioni dove le avrà acquistate, in banca
oppure........... ai blocchi ?????)

l'operazione è stata collegata a un dividend washing, visto che la cedola è stata staccata lunedì e il dividendo viene pagato oggi.

Cosa spinge Fiat?

Ieri sembrano essersi attenuate le voci di scalata circolate con insistenza nelle sedute precedenti.

Un operatore fa notare come a 6,40 6,45 si trovi una soglia tecnica, superata la quale il titolo potrebbe arrivare a 6,80; e c'è chi parla nuovamente di possibili acquisti esteri.

Tra i fattori che hanno mosso ieri il mercato c'è stata anche la visita del presidente della Fiat e della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo,
al presidente della Camera Pierferdinando Casini

(tanto per cambiare........!!!!!!!!!)

anche se l'incontro ha avuto per oggetto principalmente — come ha detto lo stesso Montezemolo — i contenuti del Dpef).

(Poi dopo essersi lasciati.........che si siano fatti anche "l'occhiolino" ????????)

14 luglio 2005
_______________________________________________

(CONTINUA)

SINIBALDO

Questo e' il seguito :smile:

Notte,

Raider



FIAT: NUOVA CASSA A MIRAFIORI, IL 3 AGOSTO IL PIANO /ANSA

(ANSA) - TORINO, 22 LUG - Il piano industriale di Sergio

Marchionne è in dirittura d'arrivo: il 3 agosto

l'amministratore delegato della Fiat lo illustrerà ai sindacati

e al governo, nell'incontro convocato a Palazzo Chigi per

esaminare gli sviluppi del contratto di programma del 2002.

Intanto si profila nuova cassa integrazione a Mirafiori, mentre

le banche aprono una nuova linea di credito da un miliardo di

euro.

Marchionne sta completando l'aggiornamento del piano di Fiat

Auto che illustra la gamma prodotto e specifica la missione

produttiva degli stabilimenti italiani. In questa prospettiva è

a buon punto - ha spiegato la presidente della Regione Piemonte,

Mercedes Bresso - la trattativa con gli enti locali per

l'acquisto di una parte delle aree di Mirafiori non più

utilizzate, in cambio della garanzia di portare a Torino una

nuova linea produttiva. Un accordo potrebbe essere raggiunto

prima del 3 agosto e questo permetterebbe a Marchionne di

definire il ruolo dello stabilimento torinese che continua ad

essere colpito dalla cassa integrazione. Alla riunione di

Palazzo Chigi parteciperanno anche le istituzioni locali

piemontesi ed è stata convocata ieri dal sottosegretario alla

Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Saranno presenti

all'incontro numerosi ministri, fra i quali quelli dell'

Economia, Domenico Siniscalco, delle Attività Produttive,

Claudio Scajola, del Welfare, Roberto Maroni e dell' Istruzione,

Letizia Moratti.

Proprio oggi l'azienda ha comunicato che la cig ci sarà

anche a settembre: il provvedimento interesserà dal 5 all'11

settembre i lavoratori della linea della Punto e due settimane,

dal 5 al 18, quelli della Thesis e della Multipla. Andranno in

cassa integrazione 3.400 addetti la prima settimana e 2.500 la

seconda. E i sindacati torinesi sono preoccupati: "l'unica

certezza - dice il segretario della Fiom torinese, Giorgio

Airaudo - è la cassa integrazione che i lavoratori troveranno

al ritorno dalle ferie. La Fiat dà un pessimo segnale

incontrando i sindacati dopo quasi tre anni, a fabbriche chiuse,

con un governo debole ed elettorale". Vincenzo Aragona,

responsabile Auto della Fismic piemontese, chiede "un nuovo

prodotto per Mirafiori per dare garanzie ai lavoratori che da

due anni vivono con 800 euro".

In vista di eventuali operazioni di tipo industriale il

Lingotto ottiene intanto da un pool di undici banche

internazionali, guidato da Citigroup, l'apertura di una nuova

linea di credito da un miliardo di euro. "Le adesioni -

sottolinea in una nota la Fiat - hanno superato la soglia di 1,5

miliardi di euro e dimostrano il supporto delle principali

banche italiane e internazionali al Gruppo Fiat".


A Piazza Affari, dopo il turbinio di scambi dei giorni

scorsi, anche oggi è passato di mano l'1,77% del capitale, ma

il titolo è salito solo dello 0,27% a 6,816 euro. In calo le

cassaforti della famiglia Agnelli Ifil (-0,44% a 3,588 euro) e

Ifi (-0,36% a 12,726 euro).(ANSA).
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto