per ARIEL
, la scorsa settimana vi ho lasciati esortandovi ad essere come si voleva che fossero i soldati, vale a dire “scattanti, massicci ed inc…ati!”. Ebbene, “scattanti, massicci ed inc…ati!” si sono dimostrati i governatori delle principali banche centrali, mettendo a punto (su impulso pressante della Fed, la più inc…ata di tutte), un maxi aiuto da 200 miliardi di Dollari. Ma ciò non è bastato a reggere i mercati finanziari, anche perché hanno iniziato a fallire le banche. Bear StearnsBSC - notizie) , una delle prime banche d'investimento americane, è stata salvata per un soffio dall'insolvenza ed è stata poi acquistata per soli 236 milioni di Dollari, meno della metà di quanto costa in un anno un top team di formula 1, o il controvalore di due o tre fuoriclasse del calcio tipo Kakà, Ibrahimovic o Ronaldinho.
Se saltano le banche, stiamo entrando in un nuovo '29. Con la differenza che, come dicono le parole stesse, nel '29 il '29 ancora non lo conoscevano, mentre nel 2008 lo conosciamo eccome! Guardate che le somiglianze tra allora ed oggi, sono impressionanti! Anche allora le banche avevano creato divisioni di investment banking, le quali rendevano moltissimo fino a prima del crollo. Anche allora di fronte alle prime difficoltà i banchieri iniziarono ad intervenire, dicendo che non si trattava di nulla di grave. Salvo poi decidere di non intervenire più in una lunga riunione del pomeriggio del 28 ottobre 1929. Forse a causa della manifesta inutilità, forse perché il denaro a disposizione iniziava scarseggiare. Martedì 29 ottobre 1929 viene ricordato come l'epicentro del crack. Bernanke, il numero 1 della Fed, ci ha fatto la tesi di laurea sul '29. E sta cercando di non ripetere l'errore che commise allora la banca centrale americana, cioè quello di alzare i tassi di interesse per scoraggiare la speculazione. Questo fu come il proverbiale chiudere la stalla dopo che voi sono scappati ed infatti peggiorò la situazione. Ora invece la Fed sta intervenendo in maniera massiccia e piuttosto muscolare. L'ultima novità è quella della creazione di linee di credito che possono essere richieste da banche e fondi in una sorta di anonimato, senza cioè doverlo dichiarare al mercato con tutte le conseguenze che ne potrebbero derivare. Il barbuto e un po' malinconico Bernanke ce la sta mettendo davvero tutta per tenere in piedi la baracca. Ma nel weekend, com'era inevitabile, la voce "fallimenti bancari" è diventata una triste realtà ed ha scatenato l'inevitabile panico. Ci aspetta una settimana piuttosto tribolata, nella quale, però, non è escluso che si possa anche tentare l'ennesimo rimbalzo. Ecco perché sette giorni fa vi ho esortato ad essere flessibili! Aspettiamoci tutto ed il contrario di tutto! Ma proteggiamo tutti i costi il nostro capitale. Se anche le borse dovessero andare in malora, non scompariranno! Chi avrà avuto la forza di cinismo di chiudere le posizioni in perdita e di conservare la sua liquidità, alla fine comprerà a prezzi veramente stracciati e farà nuovamente affari d'oro. Guardate che anche i superprofessionisti ci stanno rimettendo soldi! Il fondi GIC di Singapore, giusto per fare un esempio, è intervenuto su UBS (Virt-X: UBSN.VX - notizie) acquistandone 10 miliardi di Dollari ad un prezzo di 52 Franchi. Oggi il titolo svizzero ne vale circa 25.
Nonostante tutto questo, cari trendonliniani, vi invito ad essere freddi e lucidi. Greenspan ha già detto che la crisi sarà lunga e lascerà sul campo diverse vittime. Ma se applicherete rigorosamente gli stop-loss, non sarete voi le vittime! Anzi, riuscirete a fare del buon trading al ribasso ed anche a sfruttare gli inevitabili rimbalzi verso l'alto. Seguite attentamente tutte le indicazioni che vengono fornite dagli analisti tecnici. Fate lo sforzo di guardare il più spesso possibile i grafici dell'indice S&P/MIB40 e dei titoli su cui avete investito. I supporti e le resistenze statici, cioè quelli costituiti da un unico valore e non da una linea di tendenza, sono piuttosto facili da individuare. Alla loro violazione verso il basso chiudete le posizioni rialziste e, se ve la sentite, tentate qualche short. Alla loro violazione verso l'alto, fatte esattamente il contrario. Se siete troppo agitati, non fate nulla, ma difendete il vostro capitale! I soldi per chiudere tutti buchi che si formeranno in qualche modo i potenti della terra li troveranno. Non spetta a voi rimanere sulla barca fino alla fine, spetta a loro evitare che la barca affondi. Attenzione anche ad accumulare i titoli per cercare di sfruttare i loro pezzi stracciati. Fatelo lentamente e con piccole frazioni del capitale che volete destinare a questo tipo di operazione. Non correte dietro al prezzo. Lasciate che siano i prezzi a venirvi incontro. Siate flessibili e prudenti e… fate un po' di posto sotto il vostro materasso per i denari che disinvestite dalle borse.
Assomiglia sempre di più al '29. Ma noi sappiamo già com'è andata a finire e quali errori sono stati fatti. Dunque non ripetiamoli!
Che la borsa sia con voi!