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Franco52

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Re: movimenti

agamarino ha scritto:
io personalmente....divorzierei.....subito....... :lol: :lol: :lol: scherzo non mi farebbe ne caldo ne freddo
:rolleyes:
Qual' e' che ti piace di piu': George..o Brad??'
Voi donne ..svenite quando vedete sti 2 tizi ..di la verita' :lol: :lol: :lol:
A mia figlia..piace di piu Brad..dice che l'altro..e' vecchio!!!
:lol: :lol: :lol:
 

shinobi69

Forumer storico
Re: movimenti

agamarino ha scritto:
uno ha il fascino del....brizzolato...che insomma ha il suo perchè....l'altro haaaaaa.ecco mi fermo qua....meglio....ma io adoro i brizzoli....(massimo 40)li voglio ancora attivi hahahahaha ....poi diventano passivi.....poi vabbè passiamo al riflessivo ....... :lol:
ahahahah :lol: :p :lol:
Ciao Aga!Sempre in gamba! :up:
 

luana71

Forumer attivo
Re: io lo farei ...

di certo il movimento :lol: ;) con
1207152340titt.jpg
e ...
1207152395tutt.jpg

buona serata a tutti/e
ciaooo
:)
 

Franco52

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Re: movimenti

agamarino ha scritto:
uno ha il fascino del....brizzolato...che insomma ha il suo perchè....l'altro haaaaaa.ecco mi fermo qua....meglio....ma io adoro i brizzoli....(massimo 40)li voglio ancora attivi hahahahaha ....poi diventano passivi.....poi vabbè passiamo al riflessivo ....... :lol:
Certo che le riflessioni di una donna su un uomo..sono incredibili...
Forse ..sono le stesse che fanno gli uomini...
Cmq..abbiam capito ..tu preferisci quello con la villa al lago..eheheheheh
E' tutto TUO!!!!
george_clooney.jpg
 

Franco52

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Re: io lo farei ...

luana71 ha scritto:
di certo il movimento :lol: ;) con Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.investireoggi.net/forum/immagini/1207152340titt.jpge ...Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.investireoggi.net/forum/immagini/1207152395tutt.jpg
buona serata a tutti/e
ciaooo
:)
Anche te ..come gusti non sei male..puntate sempre al massimo voi donne..noi..siamo di bocca buona..ci si accontenta... :lol: :lol: :lol: :lol:
Pero'..non hai ancora detto se la foto dell'avatar e' tua..mmmmmmm dubito... :lol: :lol: :lol:
 

Franco52

Banned
Parlando dicose serie..
17:41:36 Borsa: Continua Il Rally, Bernanke Ottimista Sul Comparto Bancario

Mibtel +1,58%, S&p/mib +1,93% (il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 Apr - Seconda Giornata Consecutiva Di Rally Per Le Borse Europee, Che Hanno Replicato I Guadagni Della Vigilia Confortate Dalle Parole Del Presidente Della Fed, Ben Bernake, Che Ha Annunciato Di Non Attendersi Nuove Crisi Nel Comparto Bancario Dopo Il Caso Bear Stearns. A Milano Il Mibtel Ha Guadagnato L'1,58% E L's&p/mib Il 1,93%. Tra I Titoli, Bene I Finanziari E St. Balzo Di Seat, Che Recupera Terreno Dopo La Recente Debolezza, Fiacca Italcementi.
 

ariete22

Forumer storico
Re: sp mib orario

agamarino ha scritto:
ecco fatto....

vi ho postato un esempio dell'operativita' che normalmente...faccio io e pure donata.....il mercato preferisco seguirlo...mai anticiparlo....mi faccio male

si sopratutto quando modifichi i grafici agata ti fai molto male eheheheheh
 

Franco52

Banned
Io..di stupidaggini ne dico tante..ma poi...ogni tanto ...

Il ciclo di Kondratieff
Sebbene il ciclo in questione, della durata di 50-60 anni e riguardante i prezzi, i tassi d’interesse ed altre variabili, fosse in qualche modo menzionato già in un articolo scritto dal Dr. Hyde Clark sul British Railway Journal nel 1847, la formalizzazione di un modello dettagliato è dovuta ad un altro studioso: il professor Nikolai Dmyitriyevich Kondratyev, che come suggerisce il nome, era un economista russo, il quale riteneva che l’iterazione tra fenomeni correnti generasse un pattern ripetitivo su un periodo di tempo lungo. Per aver contraddetto le tesi marxiste riguardo all’ estinzione dei sistemi capitalisti, il governo sovietico lo spedì in Siberia, dove morì ad un’età di 46 anni.

Egli integrava un’analisi economica e politica all’interno di un contesto storico fatto di guerre, scoperte importanti e cambiamenti nell’opinione pubblica, giungendo al risultato che in un’economia capitalistica si sarebbero susseguiti dei trend, ognuno della durata approssimativa di 54 anni. I suoi studi furono tradotti all’inizio degli anni ’30, e si scoprì che Kondratieff aveva previsto non solo la depressione di quegli anni, ma anche la bolla speculativa che la aveva preceduta.

In seguito cominciarono diversi studi sui cicli economici e Schumpeter pubblicò il suo lavoro in due tomi. Gli anni che seguirono furono dominati dalle teorie Keynesiane fino a quando negli anni ’70 una crescita stagnante accompagnata da inflazione (stagflazione) generata dalle politiche monetarie ricordò molto gli anni 1912-1921, e questo rese di nuovo attuali le teorie di Kondratieff, proprio a distanza di 50-60 anni.
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Figura 6. Schema di un ciclo di Kondratieff.

Un “ciclo-K” è scomponibile in 4 fasi, cui corrispondono diversi “umori psicologici” e quindi comportamenti diversi da parte degli individui: tali fasi sono la crescita, la recessione primaria, il periodo di stabilità e la depressione secondaria. Nella prima fase, che richiede in genere circa 25 anni per completarsi l’inflazione gioca un ruolo importante, ed accompagna la crescita. Questo è un periodo in cui il benessere si diffonde, sottoforma ad esempio di risparmio ed accumulo di ricchezza.

Aumenta l’occupazione ed i salari, nuovi prodotti e bisogni vengono diffusi, e la tecnologia viene migliorata. L’aumento della produzione e del volume dei beni richiede una maggiore velocità della moneta, contribuendo a spostare i prezzi su un livello più alto. Quando il limite di questo trend sopraggiunge comincia la prima fase di inversione, in cui la parte di capitale che prima veniva destinata all’investimento e al risparmio, in questa fase viene impiegata tutta in consumi, creando una distribuzione dei beni prodotti che a sua volta tende a saturare il mercato.

Contestualmente l’inflazione comincia a mangiare parte dei profitti e si instaura una fase di recessione inflazionaria che può essere accompagnata da quella che si chiama “peak war”, come nel caso della prima guerra mondiale, o del Vietnam. Questa fase, sebbene duri in media 4-5 anni, è in grado di orientare l’umore di una popolazione per diversi anni successivi. Si comincia a cercare la stabilità, e l’isolamento, ed incomincia a un Plateau di altri 7-10 anni.

Da qui lentamente e selettivamente si fanno strada determinati settori ed idee innovative che successivamente si tramutano in euforia, torna il desiderio di consumo ed aumenta l’indebitamento: questa è la fase più feconda all’insorgere di bolle speculative, le quali danno il colpo finale ad un’economia già di per sé “drogata”. A questo punto la fase che segue ha tutte le premesse per essere negativa.

L’accumulo esasperato di benessere costringe l’economia ad una fase di austero ritracciamento, in genere costituita da tre anni di collasso, seguiti da una quindicina di anni di contrazione economica. Questo secondo Kondratieff è l’unico modo che l’economia ha di depurarsi dagli eccessi precedenti.

Tabella 2. scomponimento in 4 fasi del mercato USA (periodo 1800-2000). Dati forniti da Globalfindata.com

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La tabella 2 propone la scomposizione del trend di mercato, per gli Stati Uniti dall’800 al 2000 in un susseguirsi di crescita inflazionistica, stagflazione, crescita deflazionistica e depressione.

Nella figura 7 sono stati invece sovrapposti l’andamento dell’indice dei prezzi alla produzione per gli Stati Uniti dal 1800 al 2000, e l’andamento rispettivo dei cicli di Kondratieff.

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Figura 7. Indice dei prezzi alla produzione (USA) comparato con i cicli-K.

L’andamento dei prezzi, come si vede, è compatibile con le diverse fasi del ciclo, almeno nei primi tre cicli osservati. A partire dalla fine del terzo però, sembra che l’indice dei prezzi si sia permanentemente impennato, eludendo le fasi deflazionistiche precedenti. Come fa notare Mike Alexander (2000) il problema risiede nel considerare il fatto che a partire dagli anni ’70 l’economia è stata stimolata da politiche fiscali e monetarie, che influenzano rispettivamente la spesa pubblica e l’offerta di moneta.

Si può di fatto mettere più moneta in circolazione e riassorbirla con le tasse per aumentare complessivamente i consumi e far fronte ad un deficit. Ma questo oltre a creare, almeno nel breve, una crescita economica, genera uno spostamento verso l’alto della struttura dei prezzi.

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Figura 8. Fonte Alexander, M. Stock Cycles.

Il modello della figura 8, tratto dal libro Stock Cycles, di M. Alexander, mostra come sarebbero si comporterebbero i prezzi se la stimolazione fiscale e monetaria fosse il solo fattore ad influenzarli. Il percorso in nero rappresenta la somma del debito pubblico e dell’offerta di moneta espressi come percentuale del PIL reale. In blu è rappresentato l’andamento su scala logaritmica dell’indice dei prezzi (come si vede influenzato dal trend del debito o dell’offerta di moneta).

Infine il tracciato in rosso indica l’evoluzione che l’indice dei prezzi avrebbe laddove fosse neutralizzato l’effetto della stimolazione fiscale e monetaria. Tale indice è ottenuto rapportando i prezzi correnti e quelli attesi (i quali generalmente non coincidono). Con questa correzione si nota come l’andamento dell’indice dei prezzi sia più comparabile con i cicli-K[20].


Il prossimo Bear Market

Sebbene la teoria dei clicli di Kondratieff risalga ai primi anni del 1920, il susseguirsi di fasi di espansione e contrazione nel corso del ‘900 ha evidenziato una certa ripetitività, che non può non essere tenuta da conto. Per quanto riguarda i mercati azionari, la prospettiva che sembra prendere corpo sulla base delle indagini precedenti è quella di un trend ribassista, in grado di orientare i prossimi 10-15 anni.

Il trend bullish di mercato, iniziato nel 1982 e che con la bolla della new economy si è spinto fino al 2000, ha costituito il genere di euforia finanziaria che Kondratieff inserisce nella terza fase del ciclo. Come si vede anche dalla tabella 2, questa fase è stata storicamente seguita da una contrazione durata in media 15 anni. Per avere un’idea di come si traducono queste fasi in termini di rendimento azionario sono state evidenziate nella figura 10 i trend rialzisti e ribassisti nel mercato degli Stati Uniti, tenendo conto dei dividendi, per il periodo analizzato finora.

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Figura 9. Trend rialzisti e ribassisti per 200 anni di mercato.

Anche da questa figura si evince come con ogni probabilità il trend di mercato che seguirà il crollo di marzo 2000, sarà ribassista ed avrà una durata compatibile con quella degli ultimi bear market. Alexander (2000) propone l’utilizzo di un semplice ratio, il Price/Business Resources (P/R) per rilevare la presenza di un trend rialzista o ribassista. Al contrario del grafico di un indice, che tende comunque a salire senza evidenziare nettamente i diversi trend, il P/R, come pure il P/E si esprime in un numero in grado di oscillare in genere tra lo 0.25 e l’ 1.5, dove un valore basso indica un trend bearish ed un valore alto indica un trend Bullish.

La differenza tra questi ultimi due ratios sta nel fatto che invece di rapportare il prezzo con l’utile (di cui una parte è distribuita arbitrariamente come dividendo), il P/R rapporta il prezzo agli utili trattenuti, e si costruisce sommando i retained earnings di ogni anno (calcolati sull’intero indice di riferimento) al valore cumulato dall’indice negli anni passati, dove il primo valore costituisce il reale valore dell’indice nel primo anno[21].

Tale indice, rispetto al P/E, fornisce un andamento piu aderende a quello costruito rapportando i prezzi al reale valore di mercato ottenuto scontando i dati successivi (Price/True Value), il quale però ha lo svantaggio di essere stimabile solo fino a trent’anni prima del periodo corrente, essendo questo il periodo necessario ad osservare i dati da attualizzare in un modello di flussi attualizzati. Un’interessante applicazione di questo indice è quella riguardante l’osservazione dei periodi immediatamente successivi ai picchi del mercato nel corso del passato, onde trarne una stima utile a valutare il possibile scenario che si prospetta per i mercati dopo il recente crack della New Economy.

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Figura 10. Trend ventennali successivi ai picchi di mercato.

Nella figura 10 sono rappresentati gli andamenti dell’indice P/R relativamente a periodi di venti anni, dopo i picchi di mercato del 1881, 1901, 1929, 1961 e 1999. Le condizioni del mercato attuale, sotto il profilo della volatilità, e del coinvolgimento sociale e psicologico degli operatori (di cui si parlerà espressamente nei prossimi capitoli) suggeriscono di fare particolarmente attenzione al trend successivo al crollo del ’29 (linea rossa). Come si vede in ciascuno di questi trend, l’orientamento è al ribasso anche se con oscillazioni diverse.

Un’ultima osservazione riguarda non l’economia, quanto la politica: è molto interessante, nonché un poco inquietante, osservare che per tre dei quattro periodi precedenti quello attuale, c’è stata una guerra 10-15 anni dopo il picco di mercato. Dopo il boom del 1901 ci fu la prima guerra mondiale, dopo il ’29 c’è stata la seconda, e dopo il 1961 c’è stato il Vietnam. Pur non essendo questa la sede per una dissertazione di natura politica, si vuole però ricordare che dopo i tragici eventi dell’ 11 settembre 2001, la situazione diplomatica mondiale si è aggravata, sommando altra tensione a quella accumulata già precedentemente sul fronte israelo-palestinese, e su quello tra India e Pakistan.

Di nuovo, è importante prendere in considerazione il periodo seguente il 1929, ed il fatto che allora come oggi ci si trovava sulla seconda, pericolosa cresta dell’onda di Kondratieff. Nella depressione che segue questa fase, lo stesso economista russo parlava della suscettibilità al verificarsi di un conflitto militare importante, di quelli in grado di “ridisegnare la mappe geopolitiche e sociali o una guerra di confine”. Con drammatica puntualità, dopo qualche anno di depressione a seguito del crollo del ventinove, scoppiò la seconda guerra mondiale…
 

ariete22

Forumer storico
buonasera a tutti

e vedo che nella mia asenza l'sp ha tirato anocra oltre. A questo punto abbiamo un uòltimo livello da mettere a segno, visto che tanto con un ieprcomprato da paura li ha fatti tutti. la vieww odierna era d'inversione peer tutti, ma a quanto pare il mercato non ne ha voluto sapere. Certo che più di così, se salirà oltre i 32500 domani bhe allora , vuol dire che la borsa non fa più per me!!!
Vi allego il grafico privo del PAPPAGALLO, quello lo lasciamo a chi ne ha bisogno...
Si attendeva in una reazione al doppio max a 32923, e vedo che è stata negata, A questo punto livelli di riferimento su reazione sono 33386- 33444, con doppio max, domani avremo modo dis eguire l'andamento dei volumi, ma intanto è comparsa lower di scarico. Bene il livello max sul future è posto a 32600, da questo livello sulla discesa seguito ad attendermi nuovo minimo. Orami sat diventando una sfida personale!!!

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