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veilfast

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Borse europee

Finale col segno più per le principali borse del vecchio continente, che nel pomeriggio hanno visto migliorare l'andamento su alcuni positivi dati macro Usa per poi ripiegare un po' sull'inversione di rotta di Wall Street. In tensione il comparto energetico sui nuovi record del petrolio a New York. Calmo invece il mercato valutario, sui livelli di chiusura della vigilia. Tra i dati macro europei diffusi stamane vale la pena ricordare l'indice Zew tedesco, scivolato a -44,7 punti dai -32 del mese precedente.

Bruxelles ha chiuso con un rialzo dello 0,07% a 3789,22 punti, Zurigo con un incremento dello 0,67% a 7187,42 punti, Parigi con un vantaggio dello 0,14% a 4773,38 punti, Amsterdam con un progresso dello 0,56% a 453,28 punti e Francoforte con un +0,46% a 6584,49 punti. Meglio Londra +1,19% a 5901 punti e Madrid +1,68% a quota 13381,5.

Fra i protagonisti della giornata si segnala Repsol, che mette a segno un ottimo progresso dopo il rally di ieri sulla notizia che la China National Petroleum Corp sarebbe interessata ai suoi assets in Argentina. Brilla anche il retail inglese Tesco, che ha riportato una crescita dei profitti superiore al previsto e annunciato dati positivi sulle vendite. Il buon andamento del commercio ha spinto anche la compagnia del lusso britannica Burberry. Exploit di Astrazeneca, dopo la vittoria della controversia per il Nexium contro Ranbaxy.
 

veilfast

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Borsa: controvalore scambi odierni sale a 5,2 mld

Dai dati riportati sul sito di Borsa Italiana risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato di circa 5,2 mld di euro, in aumento rispetto ai 3,7 mld circa della vigilia. I contratti si sono attestati a 272.480 dai 238.432 di ieri. Sul futures S&P/Mib giugno sono stati scambiati 18.613 contratti dai 15.444 precedenti.
 

veilfast

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Elezioni: S&P, rating non cambia

ROMA, 15 APR - Il rating sovrano dell'Italia di Standard & Poor's non cambia a seguito dell'esito delle elezioni. 'La nuova maggioranza di governo in entrambe le camere ed una coalizione piu' forte rispetto al governo precedente - sottolinea l'agenzia di rating - offre un'opportunita' per attuare le riforme fiscali ed economiche considerate prioritarie'
 

dona46

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Dopo cinque giornate consecutive di ribassi, che salgono a sei per il Nasdaq Composite (NASDAQ: notizie) , la piazza azionaria americana è riuscita a trovare la forza per interrompere il flusso delle vendite, dando vita ad un primo rimbalzo che tuttavia ha spinto in avanti gli indici in maniera contenuta. La giornata è stata piuttosto volatile, tanto che i listini hanno mostrato non poca incertezza e un certo nervosismo, oltrepassando più volte la linea della parità.

Inizialmente gli acquisti hanno avuto la meglio nonostante le indicazioni contrastanti arrivate dal fronte macroeconomico. Nel mese di marzo i prezzi alla produzione sono saliti dell'1,1%, di gran lunga oltre le stime degli analisti, anche se la componente “core” ha segnato un progresso più contenuto dello 0,2%, in linea con le previsioni. La vera notizia positiva è stata quella relativa all'andamento dell'attività manifatturiera nell'area di New York, con l'indice Empire State che è risalito a 0,6 punti, recuperando oltre 23 punti rispetto alla rilevazione precedente e superando ampiamente la scommessa del mercato.
A sostenere i listini sono state anche alcune positive novità arrivate dal mondo societario, con particolare riferimento alla trimestrale di Johnson & Johnson (NYSE: JNJ - notizie) . Non sono mancati però alcuni timori tra gli investitori, anche in vista della prossima riunione della Fed sui tassi di interesse. I futures sui Fed Funds hanno visto quest'oggi ridursi sensibilmente la probabilità di un taglio del costo del denaro nell'ordine di mezzo punto, dopo l'indicazione odierna sui prezzi alla produzione.
Gli indici però sono riusciti comunque a guadagnare terreno, favoriti anche dalla buona intonazione degli energetici che hanno sfruttato l'ennesimo rialzo del prezzo del petrolio, arrivato a segnare un nuovo record storico a quota 114 dollari al barile.
A fine giornata così il Dow Jones (notizie) e l'S&P500 si presentano in crescita dello 0,49% e dello 0,46%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 2.286,04 punti, con un vantaggio dello 0,45%, dopo aver segnato un minimo a 2.266 e un massimo a 2.291 punti.

Tra i titoli del Dow Jones, rimbalza Alcoa (NYSE: AA - notizie) che porta a casa un rialzo del 2,68%, ma riesce a fare bene anche Wal-Mart che sale del 2,03%. Ben intonati i finanziari con AIG e JP Morgan in salita dell'1,89% e dell'1,49%, seguiti da Citigroup (ASFZ.PK - notizie) che ha guadagnato l'1,29%, al pari di American Express (NYSE: AXP - notizie) che si è assicurata un vantaggio dell'1,01%, diversamente da Bank of America che si è fermata sulla parità.
Sotto pressione Boeing (NYSE: BA - notizie) che ha ceduto l'1,97%, sulla scia della cattiva intonazione del settore aereo, dopo l'offerta di acquisto avanzata da Delta Airlines su Northwest. La buona trimestrale non ha aiutato Johnson & Johnson che ha chiuso in lieve calo dello 0,14%, nonostante la crescita degli utili superiore alle attese e la revisione al rialzo dell'outlook per l'anno in corso.

Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, in crescita di oltre un punto Oracle e Yahoo (NASDAQ: YHOO - notizie) , ma sono riusciti a fare bene anche alcuni protagonisti del settore semiconduttori, nonostante il calo dello 0,2% dell'indice di riferimento. Nvidia ha recuperato l'1,17% ed è avanzata dell'1,06% Intel (NASDAQ: INTC - notizie) , in attesa dei risultati trimestrali diffusi dopo la chiusura dei listini.
Avanza (Stoccolma: AZA.ST - notizie) dello 0,67% eBay alla vigilia dei conti del primo trimestre che saranno diffusi domani a mercati chiusi, mentre non riescono ad evitare le vendite Cisco Systems (NASDAQ: CSCO - notizie) e Google (NASDAQ: GOOG - notizie) , in calo dello 0,86% e dell'1,07%.
 

dona46

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petrolio

Petrolio: chiude sui record





(ANSA) - ROMA, 15 APR - Il petrolio chiude sui record, al mercato di New York, fermandosi a un passo da quota 114 dollari al barile. Nelle ultime battute, a soli quattro minuti dalla chiusura della seduta, le quotazioni sono salite fino al nuovo massimo storico di 113,99 dollari a barile per poi terminare le contrattazioni a 113,74 dollari
 

dona46

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alitalia

Alitalia Linee
AZA.MI
0.59
+18.00%



MIB 30 Migliori & Peggiori

ROMA (Reuters) - Reduce da una vittoria elettorale superiore alle attese, Silvio Berlusconi ha detto di essere già al lavoro per risolvere la grana Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) , primo banco di prova del nuovo governo di centrodestra.


A poche ore dalla telefonata con cui Walter Veltroni ha ammesso la propria sconfitta, il leader del Pdl ha detto di aver avuto una riunione con il consulente aziendale e consigliere Mediaset Bruno Ermolli, incaricato nei giorni scorsi di tenere i contatti con i possibili imprenditori interessati a formulare un'offerta sulla compagnia italiana alternativa a quella di Air France (Parigi: FR0000031122 - notizie) .


Intervenendo su Raiuno, Berlusconi ha parlato di prima mattina di "decine di imprenditori interessati, chi per orgoglio, chi per interesse, a mantenere la compagnia una compagnia nazionale".


Sul vettore italiano in crisi di liquidità continuano ad intensificarsi però segnali di pericolo che rendono ad alto rischio il tentativo di Berlusconi di respingere le avances francesi o quanto meno di migliorarle sensibilmente.


"Ci sono pochi soldi, non c'è tempo, la situazione è drammatica. Il precedente governo non ha dato la disponibilità al prestito", ha detto ai sindacati il neo presidente Aristide Police secondo quanto riferito da una fonte.


"O Alitalia in tempi rapidi spiega come ripristinare la liquidità a 12 mesi oppure saremo costretti ad applicare le norme comunitarie che prevedono la sospensione della licenza", ha dichiarato Vito Riggio, presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della sera.


"Aspettiamo il resoconto di marzo sulle perdite. Alitalia deve inoltre valutare quanto risparmierà con lo spostamento dei voli da Malpensa a Fiumicino. Allo stesso tempo, però, c'era già stato un calo nel riempimento degli aerei e un crollo della vendita dei biglietti".


Al 2 aprile la liquidità di Alitalia ammontava a 239 milioni di euro, tenendo conto di disponibilità e crediti finanziari per 170 milioni di euro al 31 marzo e di un credito verso l'erario di 69 milioni. Alla stima di 170 milioni si arriva calcolando anche il corrispettivo di 79 milioni di euro incassato per la cessione delle azioni Air France che però secondo alcune fonti sarebbe difficilmente utilizzabile per coprire perdite di cassa.


Il timore è che a un certo punto non solo i passeggeri dirottino le proprie scelte su vettori più affidabili ma che si facciano sotto tutti i creditori e i fornitori sospendano i servizi.


Il primo ad esserne cosciente tuttavia è lo stesso Berlusconi.


Nella sua prima conferenza stampa dalla vittoria elettorale ha infatti detto che si "dovrà far in fretta oltre che bene".


Dove vada a parare il futuro presidente del Consiglio ancora non è chiaro.
 

Ciampa

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Re: mibtel

agamarino ha scritto:
Weeklydal11 04 08, spinning top,di indecisione, sotto dinamica ribassista, con possibile inversione di tendenza, che verrebbe confermata dal break dei 25000,sul daily dal
11 04 08, black candle, su supporto 25000 già testato, ma, ancora intatto, attesa la rottura su conferma della black candle, viceversa su una tenuta del supporto lateralità 25000 – 25500, cross doji dalle mutevoli proprietà, prosecuzione del movimento in essere o inversione, sopra i 25,057, oggi small black,vi posto il grafico
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giusto! i 25000 e poi 25500

ciao Agata grazie e buonanotte
 

dona46

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SITUAZIONE PORTAFOGLIO SP/MIB: Ancora una seduta di difficile interpretazione per l'indice S&PMb, che non fornisce indicazioni grafiche sulla direzione che intende seguire: I prezzi hanno tentato per due volte oggi di avere ragione della resistenza di area 33100 e per due volte sono stati respinti al di sotto di 32700. Non deve essere tuttavia dimenticato che la relativa lateralita' delle ultime due sedute segue il segnale fortemente negativo inviato venerdi' scorso con la violazione del supporto a 33100 ed il contestuale completamento di un doppio massimo sul grafico intraday, figura che proietta con la sua ampiezza un target in area 32400/400. A meno di recuperi superiori a 33100 il destino dell'indice sembra essere quindi quello di scendere a testare il target indicato. La tenuta di 32400 potrebbe favorire rimbalzi anche ampi (il ribasso da settimana scorsa per il momento ha connotati correttivi rispetto al trend rialzista visto dal minimo del 20 marzo), mentre la violazione anche di quel livello comporterebbe approfondimenti fino in area 32000, sul 50% di ritracciamento dell'ascesa dal minimo di marzo. Oltre 33100 un eventuale rimbalzo acquisterebbe forza, prospettando il ritorno in area 33500 almeno.
 

dona46

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mediaset

Mattinata decisamente volatile per il titolo del Biscione nel giorno dopo le elezioni politiche che hanno visto la vittoria della coalizione del centro destra. Dopo un avvio promettente Mediaset ha invertito la tendenza e scambia attualmente in area 5,90 euro, in calo di oltre due punti percentuali rispetto alla vigilia. A livello grafico solo una decisa violazione confermata in close di area 6,20 euro favorirà ora ulteriori estensioni rialziste verso i successivi obiettivi identificabili a 6,40 e poi a 6,60 euro. Al ribasso attenzione alla mancata tenuta in close del supporto evidenziabile in area 5,90 euro: in tal caso l'outlook di breve volgerebbe al negativo favorendo ulteriori estensioni ribassiste verso area 5,75 e poi verso 5,55 euro.



Operatività: Nuove posizioni long solamente su violazione dei 6,2 euro con target a 6,4 e 6,6 euro. Possibile short su perdita di area 5,90 euro con target a 5,75 e poi a 5,55 euro.
 

dona46

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intel e microprocessori

Il colosso dei chip mondiale Intel ha terminato il primo trimestre con utili par a 1,44 mld di dollari, 25 centesimi per azione, dato sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, mentre il fatturato ha toccato quota 9,67 miliardi di dollari, +9% su base annua, superando i 9,63 miliardi del consensus. Per il secondo trimestre la società ha precisato di attendersi ricavi prossimi ai 9,3 miliardi di dollari, leggermente meglio dei 9,24 mld del consensus degli analisti. Il titolo nella sessione after hours di Wall Street ha registrato ieri sera un balzo superiore agli otto punti percentuali.
 
Stato
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