l'evoluzione nelle prossime giornate
La settimana che si chiude oggi è stata decisamente volatile per i mercati azionari che hanno registrato ripetuti cambi di direzione, spesso anche nell’arco di una stessa seduta. Dopo il buon rialzo messo a segno nell’ottava precedente, i listini non sono riusciti ad allungare in maniera decisa il passo, mostrando non poche incertezze dopo essere venuti a contatto con alcune importanti resistenze tecniche.
Nel complesso però c’è stata una sostanziale tenuta dei livelli raggiunti venerdì scorso, ma l’elemento caratterizzante, come già anticipato, è stata una forte volatilità. Le oscillazioni dei mercati sono state determinate soprattutto dalle innumerevoli novità arrivate dal fronte macro e societario americano, con indicazioni in chiaroscuro soprattutto per il primo. Alle buone notizie del mercato del lavoro, con l’inatteso calo delle richieste di sussidi di disoccupazione, ha fatto fa controaltare l’ulteriore debolezza del settore immobiliare. La settimana si è chiusa infine con una nuova delusione, relativa alla fiducia Michigan che nella lettura rivista di aprile si è attestata al di sotto delle previsioni.
Le trimestrali societari dei big dell’economia a stelle e strisce hanno confermato una buona tenuta degli utili, in particolare anche per il comparto finanziario, per il quale si temeva maggiormente. Alcune delusioni sono arrivate invece in riferimento alle prospettive per il trimestre in corso o per l’intero anno, che in alcuni casi hanno provocato un secco disappunto degli operatori.
Questi aggiornamenti hanno contribuito così a seminare qualche incertezza sui mercati azionari, che nelle prime tre giornate della settimana hanno mostrato non poca debolezza, salvo riscattarsi nelle ultime due. Gli indici però non sono riusciti ad imboccare tutti la stessa direzione e hanno registrato anche variazioni percentuali differenti. Piazza Affari è riuscita a sintonizzarsi invece con l’andamento delle Borse europee e l’indice S&P/Mib, grazie in particolare al rialzo della sessione odierna, ha evitato un bilancio negativo, chiudendo l’ottava con un progresso dello 0,39%, fermandosi si massimi settimanali a 34.013 punti.
Nelle prime tre sedute di questa settimana, l’indice ha mostrato un andamento piuttosto debole, allontanandosi da subito dai 33.900 fino a scivolare mercoledì scorso circa 1.000 punti più in basso. Dall’area dei 32.950/33.000 è partito però un poderoso recupero che nelle ultime due sedute ha consentito di violare al rialzo, anche se frazionalmente, l’ostica resistenza dei 34.000, con un massimo nell’intraday odierno a 34.160 punti.
Il mercato ha mostrato una discreta forza, riuscendo a sbaragliare con successo ogni tentativo di incursione da parte dei ribassisti. Un segnale che sembra far intendere la volontà di spingersi ancora oltre nel breve, anche se di fatto gli ultimi movimenti necessitano di immediate conferme.
L’indice si è fermato proprio a ridosso di un’importante livello che fino a questo momento ha rappresentato uno zoccolo duro da superare e ha contenuto ulteriori tentativi di salita.
La bontà del segnale invitato in chiusura di settimana, per essere considerata tale, dovrà produrre da subito nuovi allunghi, onde evitare il rischio di una trappola per tori. Non dimentichiamo che l’indice ha superato anche se di poco la soglia dei 34.000 punti, in una giornata semifestiva in cui i volumi sono stati comunque più contenuti rispetto al solito.