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Nuovo forumer
DA RADIOCOR:
Saluti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 20 giu - Cell
Therapeutics (Cti), la societa' biotech attiva nelle terapie
antitumorali innovative, ha stabilito "come target un
raddoppio delle vendite nel 2014, rispetto al 2013, e un
breakeven nel 2015 se avra' successo" il Pixuvri, la
monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da
linfomi non-Hodgkin per cui la societa' ha ricevuto di
recente il via libera dalle autorita' europee dell'Ema,
l'Agenzia europea per i medicinali. In un'intervista a
'Radiocor' l'a.d. James A. Bianco indica che grazie al
contributo del Pixuvri, che potra' essere immesso sui
mercati europei dalla seconda meta' di quest'anno, "gia' nel
2013 avremo un sostegno a livello di cash flow sufficiente a
finanziare una parte importante delle nostre operazioni".
Cti ha concluso il 2011 con perdite nette pari a 121,1
milioni di dollari rispetto a -147,6 milioni nel precedente
esercizio. Pixuvri, il primo trattamento approvato
nell'Unione europea per questa popolazione di pazienti,
potra' essere lanciato subito, "quando saremo pronti con le
strutture necessarie, in Germania, Austria e nei Paesi
scandinavi, mentre per la Francia sono necessari 6-9 mesi e
per l'Italia e la Spagna 9-12 mesi. Entro fine 2014 dovremmo
essere in grado di commercializzarlo in tutta l'Europa",
spiega Bianco, per il quale Cti vorrebbe lanciare "da sola"
il farmaco in quanto "oggigiorno esiste un modello molto
efficace a livello di costi per portare un prodotto sul
mercato. Le spese sono infatti sensibilmente inferiori al
potenziale di vendite in un anno".
Il gruppo
Novartis dispone comunque di un'opzione per commercializzare
Pixuvri a livello mondiale. "E' una possibilita'. Bisogna
vedere se Novartis intende esercitare questa opzione, dopo
di che dobbiamo negoziare", ha affermato Bianco, che ha
anche sottolineato che Cti, a seguito di un riallineamento
delle risorse e delle priorita' del suo portafoglio, intende
ridurre di oltre il 30% i costi di esercizio a una media di
4,5 milioni di dollari al mese dai precedenti 6,5 milioni
Quanto all'introduzione di Pixuvri negli Usa, Bianco ha
detto che, dopo aver ritirato la richiesta lo scorso
gennaio, Cti intende presentarne una nuova alle autorita'
dell'Fda "una volta terminati gli studi necessari. Non
sappiamo ancora quando". Dopo il Pixuvri, il secondo farmaco
che la societa' intende portare sul mercato e' il Pacritinib
(per il trattamento della mielofibrosi), attualmente in fase
III e per il quale prevede di richiedere l'autorizzazione
alla vendita nel 2014. "Si tratta di un prodotto di grande
valore, che contribuira' a sostenere il nostro cash flow",
indica Bianco, che deplora infine il basso valore delle
azioni Cti, che in Borsa quotano intorno a 0,56 euro (+4,1%
oggi a Piazza Affari). "Non ha senso che siano cosi' basse,
sono fortemente sottovalutate, ma e' il mercato che ne
determina il valore", conclude. Il portafoglio di Cti
include sei farmaci candidati antitumorali, inclusi Pixuvri
e Pacritinib.
Saluti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 20 giu - Cell
Therapeutics (Cti), la societa' biotech attiva nelle terapie
antitumorali innovative, ha stabilito "come target un
raddoppio delle vendite nel 2014, rispetto al 2013, e un
breakeven nel 2015 se avra' successo" il Pixuvri, la
monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da
linfomi non-Hodgkin per cui la societa' ha ricevuto di
recente il via libera dalle autorita' europee dell'Ema,
l'Agenzia europea per i medicinali. In un'intervista a
'Radiocor' l'a.d. James A. Bianco indica che grazie al
contributo del Pixuvri, che potra' essere immesso sui
mercati europei dalla seconda meta' di quest'anno, "gia' nel
2013 avremo un sostegno a livello di cash flow sufficiente a
finanziare una parte importante delle nostre operazioni".
Cti ha concluso il 2011 con perdite nette pari a 121,1
milioni di dollari rispetto a -147,6 milioni nel precedente
esercizio. Pixuvri, il primo trattamento approvato
nell'Unione europea per questa popolazione di pazienti,
potra' essere lanciato subito, "quando saremo pronti con le
strutture necessarie, in Germania, Austria e nei Paesi
scandinavi, mentre per la Francia sono necessari 6-9 mesi e
per l'Italia e la Spagna 9-12 mesi. Entro fine 2014 dovremmo
essere in grado di commercializzarlo in tutta l'Europa",
spiega Bianco, per il quale Cti vorrebbe lanciare "da sola"
il farmaco in quanto "oggigiorno esiste un modello molto
efficace a livello di costi per portare un prodotto sul
mercato. Le spese sono infatti sensibilmente inferiori al
potenziale di vendite in un anno".
Il gruppo
Novartis dispone comunque di un'opzione per commercializzare
Pixuvri a livello mondiale. "E' una possibilita'. Bisogna
vedere se Novartis intende esercitare questa opzione, dopo
di che dobbiamo negoziare", ha affermato Bianco, che ha
anche sottolineato che Cti, a seguito di un riallineamento
delle risorse e delle priorita' del suo portafoglio, intende
ridurre di oltre il 30% i costi di esercizio a una media di
4,5 milioni di dollari al mese dai precedenti 6,5 milioni
Quanto all'introduzione di Pixuvri negli Usa, Bianco ha
detto che, dopo aver ritirato la richiesta lo scorso
gennaio, Cti intende presentarne una nuova alle autorita'
dell'Fda "una volta terminati gli studi necessari. Non
sappiamo ancora quando". Dopo il Pixuvri, il secondo farmaco
che la societa' intende portare sul mercato e' il Pacritinib
(per il trattamento della mielofibrosi), attualmente in fase
III e per il quale prevede di richiedere l'autorizzazione
alla vendita nel 2014. "Si tratta di un prodotto di grande
valore, che contribuira' a sostenere il nostro cash flow",
indica Bianco, che deplora infine il basso valore delle
azioni Cti, che in Borsa quotano intorno a 0,56 euro (+4,1%
oggi a Piazza Affari). "Non ha senso che siano cosi' basse,
sono fortemente sottovalutate, ma e' il mercato che ne
determina il valore", conclude. Il portafoglio di Cti
include sei farmaci candidati antitumorali, inclusi Pixuvri
e Pacritinib.