Per quel che riguarda la traiettoria di volo (senza stare a ripetere qui ciò che è già stato detto mille altre volte), il nuovo filmato del Pentagono mostra chiaramente la parte anteriore dell'aereo che entra nell'inquadratura, a destra del fotogramma, volando in orizzontale.
Già si potrebbe denunciare quell'immagine come un falso evidente, visto che le proporzioni del velivolo appaiono chiaramente errate rispetto a quelle reali - esistono immagini digitali, create dalla Purdue University, su richiesta dello stesso governo americano, che mostrano appunto una proporzione almeno doppia dell'aereo rispetto al terreno circostante (v. link Sozen, in coda) - ma con questo argomento si resterebbe comunque nell'ambito di una opinione personale, dove "grosso" e "piccolo" possono variare in maniera miracolosa, a seconda delle intenzioni di chi guarda le immagini.
"Orizzontale" è invece un termine molto meno opinabile, ed è per quello che abbiamo preferito evidenziare questo punto debole del filmato, per evitare di fornire ai debunkers preziosa legna da bruciare sul fuoco della perdita di tempo.
Il cane per l'aia, come dire, è gia stato menato abbastanza, in questi faticosi anni di petulanza inconcludente. E' ora di venire al sodo.
Detto e confermato infatti da piloti professionisti, oltre che pienamente sensato, un Boeing 757 non farebbe assolutamente in tempo a mettersi in posizione orizzontale, dopo aver superato la collinetta antistante il Pentagono, e prima di colpire il bersaglio. Non solo non ne ha la manovrabilità, ma la velocità a cui quel particolare aereo viaggiava (qualunque cosa fosse), cioè oltre 850 Km. all'ora, lascia al pilota poco più di un secondo di tempo per coprire la distanza fra il quadrifoglio e la facciata dell'edificio. Troppo poco, quindi, perchè i comandi di un aereo di quella stazza facciano in tempo a reagire adeguatamente all'eventuale manovra, già difficilissima di per sè, oltre che del tutto inutile.
Perchè mai, infatti, rischiare di piantarsi con il naso a pochi metri dall'agognato bersaglio, quando questo finalmente ti sorride in tutta la sua larghezza, visto dall'alto delle nuvole da cui stai arrivando?
(Tutto questo, non dimentichiamolo, per non dire che siamo parlando di un "pilota" che in realtà non aveva mai guidato un jet nella sua vita).
Ma anche volendo regalare al nostro Hani Hanjour tutta la fortuna necessaria a imbroccare "per caso" quella posizione impossibile - come è noto, i debunker sono generosissimi nel dispensare "fortuna" a chiunque, quando non sappiano spiegare altrimenti certe grossolane incongruenze - in questo caso non farebbero che sigillare definitivamente i bulloni della propria bara: rimarrebbe infatti da spiegare, a quel punto, come il Boeing, una volta messosi rasoerba, abbia potuto superare i grossi rulli di cavo elettrico, alti quasi due metri, che stavano davanti alla facciata, senza nemmeno farli cadere.
E' qui che sta, a nostro parere, la potenza da "16-tonner" di questa argomentazione: o quell'immagine è un falso grossolano, oppure mi spieghi i rulli rimasti in piedi. Non se ne esce.
(E a chi magari si sognasse di suggerire che l'aereo ha addirittura "cabrato", in quella frazione infinitesimale di spazio-tempo, ricordiamo che questo non è un fumetto, ma un evento reale, nel quale un secondo dura un esatto sessantesimo di minuto, 167 piedi di aereo si estendono per 51 metri effettivi di spazio, 255.000 libbre pesano oltre cento delle nostre tonnellate, e 850 km. all'ora rimangono una velocità in cui si coprono 236 metri al secondo, e non uno di meno. Hanjour potrà anche essere un miracolato di Dio, ma le leggi della fisica, per fortuna, rimangono quelle che sono).