Sono Fabrizio ho 39 anni sono nativo di Santa Maria Capua Vetere abito in un paesino di montagna di 1000 anime, come lavoro faccio il tecnico informatico, sposato senza prole, con tanti animali 2 cani e 12 gatti, ho sempre avuto la passione del " vecchio " e da un paio d'anni ho iniziato a raccogliere litografie e stampe, grazie a un G.M. D'Amico e alle spiegazioni di Baleng ho capito che non tutto ciò che ha una firma ha un valore...
Essendo stato assente per un po di mesi sul forum pensavo che un battuta tra cane e gatto poteva essere carina. Chiedo Venia
Secondo me l'arte non può essere definita ne bella ne brutta, ma può piacere o non piacere, a differnza si può definire bella o brutta la tecnica utilizza se eseguita bene o male.
Detto ciò non sono un esperto di arte e ne conosco ben poco ma mi piace apprendere e accetto ben volentieri consigli e suggerimenti.
Grazie Fabrizio
Ok, tutto ben (poi ci eravamo già sentiti in privato). Invece non trovo proprio nulla su questo Aldo Apullo, o Apulio.
Per quanto riguarda la posizione sull'arte, per me è un po' il contrario: Per te, più o meno,
Non è bello quel che è bello, è bello quel che piace. Per me
non è bello ciò che piace, è bello quel che è bello!
Per dare un esempio, se c'è una montagna, tu la scali da est, io da ovest e Caio da nord. Ma quando siamo sulla vetta ci si ritrova tutti nella stessa posizione. Solo sulla vetta, però.
PS un tempo anch'io sono arrivato a 12 gatti. Quando un piacere diventa un incubo (24 tra pochi mesi, no? ) Ora però zero, viaggio troppo e chi me li terrebbe? Senza contare che proprio non sono d'accordo con le gattofemministe dette gattare, che per evitare il problema demografico, con una soluzione nazibuonista, li castrano. Sarà una loro antica ambizione, ma castrare per amore mi sembra una specie di ossimoro. Un po' ipocrita, anche. Un po' tanto diabolica. Ovvio, sono un gattolico praticante.
Interessante quello che risulta sulla personalità di cani e gatti: i primi richiedono di essere comandati, amano obbedire. I secondi invece, comandano, anche se uno può non accorgersene. E tutti, cani o gatti, quando "fanno i capricci" con il cibo, non fanno affatto "i capricci". Stanno solo insegnando al (per loro) subumano che cosa gli piace (e lo mangiano subito) e che cosa gli piace meno (e lo mangiano dopo o magari mai). La povera bestia non è in grado di farvi un discorso completo tipo "Guarda Ambrogina, il pane unto magari te lo posso anche mangiare quando muoio di fame, ma, se non lo hai capito, - e
non lo hai capito - il filetto o anche il fegato mi piacciono di più, sai". Non può dirtelo, non può insegnartelo a parole. E allora ci prova facendoti vedere che questo lo cucco subito perché è bbono, questo posso aspettare, questo proprio no! E invece la povera padrona, che nemmeno immagina di avere di fronte esseri comunicanti, pur se ingiustamente privi di parola, che cosa dice, che cosa fa? "Oh, questo gatto è insopportabile, non vuole mai mangiare, fa i capricci come una star ecc.ecc. E allora stai a digiuno, bestiaccia, io mica ce li ho i milioni per darti sempre la bistecca".
Vero, non ce li ha. Però dimentica che il gatto non ha alcun concetto dei costi e delle tue possibilità. Per lui tu puoi tutto, non gliene può importare di meno come ci arrivi, non è il suo campo, non è la sua civiltà. Ciò che gli dai viene dal cielo, lui cerca solo di indirizzarlo spiegandosi alla meglio. Proprio come faresti tu al ristorante se il cameriere, invece che il menù, ti portasse di volta in volta ogni pietanza, e tu: questa no, questa sì, questa no, questa magari domani ...
E' per questo che ai cani e ai gatti gli viene un fegato così: il mio umano non capisce una beata minchia, così pensa nella sua disperazione psicoalimentare. Tu dici che : ma allora così lo si vizia! A parte il fatto che, se ti fosse possibile, anche per te questa sarebbe la scelta ideale, in panciolle servito e riverito ecc., pensi davvero, cara Ambrogina, che un gatto o un cane possano preoccuparsi di divenire esseri viziatelli? Loro vivono in un eterno presente, più o meno come te se hai dai 25 ai 55 anni (ehm ...). E come tutti i popoli del terzo mondo, che ragionano esattamente nella stessa maniera, o come i bambini finché non gli spieghi che no, non si può. Anzi, finché non lo hanno introiettato - ci vuol tempo.
Ok, tutto ciò è OT. Però valeva la pena, no?