Ok grazie.Credo che si tratti solo di una riproduzione. Attendiamo però anche @baleng
Può essere che in posteriore edizione la parte inferiore della scritta sia stata cancellata.riedizioni (1762, stando all'esemplare della Biblioteca naz. Marciana di Venezia) e le edizioni postume di Albrizzi e Zatta (cfr. Mauroner, 1940, pp. 491 s.).
Beh, se il corniciaio ci scrive dietro con la biro .... Comunque le ondulazioni delle carte moderne per riproduzioni, in caso di forte umidità o proprio acqua, sono ampie e quasi irreversibili, mentre la carta delle acqueforti ha ben altra tempra, dovendo essere inserita nell'acqua per poi stamparla. Infatti, se una carta del 700 o prima presenta ondulazioni per acqua, si può metterla a bagno e poi asciugare e porre sotto pressione. Per l'800 è pure possibile, ma più rischioso, è carta più fragile, non più di stracci ma da legno+chimica. Per il 900, le carte grosse per acqueforti si possono bagnare quasi come quelle antiche. Non però quelle di serigrafie o litografie (quasi sempre) essendo stampate a secco. Una moderna serigrafia èE una riproduzione comunque la carta al tatto e come quella da disegno,giallina.
Allego le foto comunque.
Buttato il tutto nella spazzatura.Beh, se il corniciaio ci scrive dietro con la biro .... Comunque le ondulazioni delle carte moderne per riproduzioni, in caso di forte umidità o proprio acqua, sono ampie e quasi irreversibili, mentre la carta delle acqueforti ha ben altra tempra, dovendo essere inserita nell'acqua per poi stamparla. Infatti, se una carta del 700 o prima presenta ondulazioni per acqua, si può metterla a bagno e poi asciugare e porre sotto pressione. Per l'800 è pure possibile, ma più rischioso, è carta più fragile, non più di stracci ma da legno+chimica. Per il 900, le carte grosse per acqueforti si possono bagnare quasi come quelle antiche. Non però quelle di serigrafie o litografie (quasi sempre) essendo stampate a secco. Una moderna serigrafia è
10 volte più delicata di un'acquaforte antica. Cartaccia, di solito.