gengiskan ha scritto:
genesta ha scritto:
L'equazione: "Il tribunale assolve l'uomo = l'uomo è innocente" purtroppo è falsa.
per la stessa equazione se il tribunale lo punisce puo' essere lo stesso
innocente, dato che cio' che esprime il giudice non ha valenza secondo te,
ma non possiamo andare in giro con le pistole nelle fondine tipo
far-west, sarebbe un casino.
gengiskan
Sarà, forse, secondo te. Sicuramente non secondo me.
Regola fondamentale del rispetto delle opinioni altrui è di non mettere sulla bocca delle persone parole o pensieri che queste non hanno mai formulato.
Detto ciò, vuoi dirmi che non è vero che vengono anche condannate persone innocenti?
Constatare la realtà dello stato delle cose non implica automaticamente il dovere di trovarne la soluzione.
Il giudizio di un tribunale è relativo.
Ti senti di criticare questa affermazione?
Spesso si conoscono fatti e misfatti di una persona e vorremmo che le sue magagne fossero punite in maniera esemplare, salvo poi che questa persona è potente ed ha molto denaro, quindi bravi avvocati ... per cui riesce a farla franca. Ciò non vuol dire necessariamente che è innocente.
Tutti sappiamo che Saddam Hussein è un delinquente del peggior stampo, eppure è stato condannato senza prove schiaccianti (e con lui anche molti effettivi innocenti).
Un pò di coerenza, per favore.
Il giudice, per definizione, dovrebbe avere l'arbitrio insindacabile e, invece, nell'accezione comune è "colui che applica le leggi".
Le leggi, a loro volta, sono formulate ad hoc per soddisfare i bisogni dei potenti, che poi sono gli stessi legislatori.
Quindi, se il giudice ha poca valenza, ciò è dovuto forse al fatto che egli ha spesso le mani legate e non può giudicare secondo coscienza (ammesso che vi siano giudici che si ergono a tale compito coscientemente).
Ho per le mani un caso esemplare:
Un agricoltore ha un fondo che coltiva da 30 anni.
per accedere a tale fondo, ha usufruito di un passaggio coattivo attraverso il terreno del vicino.
Essendosi raffreddatti i loro rapporti, quest'ultimo decide di interrompere il passaggio (l'unico di fatto) e il povero contadino si trova a non poter più accedere al proprio fondo intercluso.
Si va a causa.
Il contadino perde 1° e 2° grado ed è costretto ad abbandonare per sempre il proprio podere con conseguenze disastrose per la sua famiglia.
Ma perché il giudice non gli ha concesso alcun passaggio?
Semplice.
Perché sulla mappa catastale risulta esserci una terrazzera comunale che passa adiacente al suo fondo.
Di fatto, però, questa terrazzera è inesistente, proprio non ne esiste traccia, e la mappa non viene rinnovata da almeno 50 anni
Il giudice, pur essendo consapevole della ragione del contadino, non può contraddire la legge chiara atal proposito:
Una strada esiste se è riportata in mappa catastale redatta dagli uffici competenti e periziali!
Se il giudice avesse la giusta valenza, dovrebbe essere in grado, verificati i fatti, di contraddire anche le leggi in vigore, quando non vi fosse ombra di dubbio.
Ma così non é.
E tu mi dici: << Ma allora cosa bisogna fare, andare in giro con le pistole e farsi giustizia da se? >>
Anche se io avessi una soluzione, non mi spetterebbe di propagandarla, anche perché nessuno mi considererebbe e sai perché? Perché sono un semplice cittadino con un unico dovere: vivere la mia vita nel rispetto del prossimo.
Ma, come cittadino, ho anche il diritto di constatare che, coloro che sono competenti in materia di governo (o che si ergono a tale competenza) sono parziali anziché no e spesso fanno i loro porci comodi anziche nò.