Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG

i CONTI LI SANNO AFRE ALCUNI, E VEDRETE CHE QUESTO TITOLO DARA' LE GIUSTE SODDISFAZIONI.


UN ABBRACCIO AI SOCI FORTI.

FORTISSSSSSSSIMI
[/LEFT]

ciao wind, mi sembra che tu conosci bene Alerion, allora ti chiedo, può essere che quei 23 milioni li useranno per estinguere questi due finanziamenti evidenziati(scadenza 2010)? La somma totale (cerchio blu) ci si avvicina...
:-?
A.jpg

:)
 
CARO PIETRO,

IL BRIDGE FINANCING http://www.dallocchio-salvi.com/files/SlidesCap25.pdf PAG 18 E' FIN MAX A 18 MESI. E SCADE QUELLO DI ALERION


DI SICURO ALERION LA CONOSCO MOLTOOOOO BENE.

LE TUE SONO CONSIDERAZIONI CHE POSSONO ANCHE STARCI, MA IN OGNI CASO LA SOCIETA' E':

TAPPATA
BLINDATA
MANOVRATA
NON FATTA CONOSCERE AI PIU
NON DANNO SEGNALI TECNICI
LA CONTROLLANO AL NANOSECONDO
NON VOGLION FAR AFFEZIONARE ALTRI PICCOLI AZIONISTI
PER ACCUMULARE LORO E GLI AMICI E GLI AMICI DEGLI AMICI.

NOI LI STANIAMO,LI CONOSCIAMO A MENADITO,SAPPIAMO QUANTO SONO STRATEGHI.

EBITDA X 12 VOLTE E' IL VALORE CHE AVRA'.

E SICCOME AVRA' EBITDA AL 2011 Da 50.000.000 a 80.000.000 DI EURO


50.000.000 x 12= 600.000.000 DI EURO
80.000.000 X 12= 960.000.000 DI EURO


(OGGI 2010 NE CAPITALIZZA 250.000.000)

FATE VOBIS

AL CHIUSO, IN GARAGE.

TONICI
 
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Nuovo giochino

in attesa dell'apertura.
Trova le similitudini Bid/Ask di Alerion.
:D
apuo
 

Allegati

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La Spagna pensa di annullare i sussidi per le “energie rinnovabili”

5 agosto 2010 (MoviSol) – Con il grande deficit che si ritrova, il Ministro dell’Industria spagnolo ha annunciato che, dopo aver ridotto del 35% i suoi sussidi per l’energia eolica, pianifica di ridurre del 45% il contributo statale per la produzione di energia nelle nuove centrali solari e del 25% i contributi alla costruzione dei pannelli già installati sui tetti.
La decisione e la sua data di entrata in vigore dovranno essere approvate dall’ente di regolamentazione dell’energia (FRP).
La Spagna si presenta al mondo come secondo produttore mondiale, con ben 52000 installazioni fotovoltaiche. I contributi statali per il fotovoltaico potrebbero raggiungere i 440 euro/MWh, cioè un multiplo del prezzo dell’elettricità “normale”! In altre parole, senza rubare denaro dalle tasche dei cittadini, le “tecnologie per le energie rinnovabili”, il cui rendimento complessivo è negativo, non sarebbero mai state sostenute.
L’annuncio del governo spagnolo è giunto come una bomba. Stando ai costruttori, ben seicento gestori di impianti fotovoltaici potrebbero andare in bancarotta. La decisione, inoltre, potrebbe portare al fallimento le malaticce banche spagnole, che si sono impegnate finanziando fino all’85% della maggior parte dei progetti sulle “energie rinnovabili”.

FONTE:
La Spagna pensa di annullare i sussidi per le "energie rinnovabili"

La Cuccagna stà per finire, e spero sia quella della cricchetta degli amici.
Altrimenti saranno altri debiti sulle nostre spalle, poi su quelle dei figli e dei nipoti.
Faccio notare che la situazione di banche e aziende che utilizzano il Project Financing in Spagna "potrebbe" rivelarsi come specchio futuro di quella italiana.
Non era male l' idea di GS di far partire una nuova bolla sulle rinnovabili; purtroppo sono stati beccati con le mani sul barattolo della marmellata... Sono sempre loro a far casini e noi a pagarli... sempre loro!

apuo
 
Sfacciatamente pompato sempre nell' asta di prechiusura, grazie alla macchinetta di Equita, il titolo si tiene a galla grazie ai pochissimi volumi.
Solo un rinnovato e credibile nuovo piano industriale, (piano rinviato dalla prima trimestrale), potrebbe far ritornare i volumi.
Buyback annunciato ma non ancora iniziato; prima resistenza a 0,58; supporto a 0,52 (supporti e resistenze sono stati testati dal sottoscritto a nasate dal 2000 ad oggi.) On the contrary, una corsa dell' orso e con volumi, "potrebbe" portare il titolo verso scenari molto tristi, come il gap a 0,34
(il naso ricorda un supporto molto forte a 0,32).
Secondo me, il bello ha da venire.
Ciao
apuo
 
Secondo me ha una gran voglia di scendere, ma la manina misteriosa, la famosa "Livella", pareggia sempre il conto a fine giornata.
Ora, se i minimi sono questi, grazie ai pochi volumi, il titolo potrà vivacchiare sino a news importanti.
Altrimenti sarebbero piselli per diabetici.
(Leggasi double dip...ulteriore stretta creditizia.)
Pertanto le Società con D/E oltre 1 avrebbero autostrade aperte verso il default.
Basta aspettare.

apuo
 
Ultima modifica:
Lupus in Fabula

(Leggasi double dip...ulteriore stretta creditizia.)
Pertanto le Società con D/E oltre 1 avrebbero autostrade aperte verso il default.
Basta aspettare.

apuo

12:38:25
Iniziano a presentare rischi di solvibilita'

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 ago - Due delle piu'
grandi banche cinesi hanno ridotto i prestiti a societa'
controllate da alcuni governi locali a causa dei problemi di
solvibilita' che presentano. Lo scrive il Wall Street
Journal, citando il presidente di Bank of China, Li Hui, che
ha ridotto la sua esposizione verso alcune entita'
appartenenti ad amministrazioni locali a 419 miliardi di
yuan (48,5 miliardi di euro), in calo di 4,6 miliardi di
yuan da dicembre, mentre nello stesso periodo i prestiti
complessivi erogati da Bank of China sono aumentati del
9,8%. La China Construction Bank, invece, ha tagliato
dell'11% a 580 miliardi di yuan i prestiti a societa' che
fanno capo ai governi locali tra dicembre 2009 e giugno
2010. Le autorita' locali cinesi non hanno il permesso di
chiedere finanziamenti direttamente alle banche, per cui
hanno creato delle societa' attraverso le quali fare ricorso
agli istituti di credito. La Commissione di regolamentazione
bancaria a giugno aveva criticato "una gestione inadeguata
del rischio" per il settore e sottolineato "i rischi
potenziali crescenti" dei prestiti a queste societa' a
controllo locale. Lo scorso anno le banche cinesi hanno
finanziato progetti infrastrutturali e immobiliari per cifre
senza precedenti, seguendo l'invito di Pechino a sostenere
l'economia. A luglio 2010 alle banche devono ancora essere
rimborsati 7.660 miliardi di yuan (886,3 miliardi di euro)
da chi sta realizzando tali progetti e di questi, il 23%
avra' problemi a farlo, stando a quanto diffuso dalla stampa
ufficiale cinese. I prestiti a rischio ammontano quindi a
1.760 miliardi di yuan (203,6 miliardi di euro). Nel corso
del 2009 i prestiti concessi in Cina sono quasi raddoppiati
arrivando a 9.600 miliardi di yuan, ai quali vanno aggiunti
i 4.000 miliardi di yuan del piano di rilancio per
l'economia voluto dal governo di Pechino.
Red-Fla-
 

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