DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PROGRAMMAZIONE, POLITICHE ENERGETICHE, V.I.A. E V.A.S. 20 maggio 2010, n. 178
L. R. n. 11/01 e ss.mm.ii. e R.R. n. 16/06 e ss.mm.ii. - Procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale - Impianto di produzione di energia da fonte eolica da realizzare nel Comune di Molfetta (BA) - Proponente: Zefiro s.r.l..
L’anno 2010 addì 20 del mese di maggio in Modugno (Bari), presso la sede dell’Assessorato all’Ecologia, il Dirigente dell’Ufficio Programmazione, Politiche Energetiche, VIA e VAS, Ing. Gennaro Russo, sulla scorta dell’istruttoria tecnico-amministrativa dell’Ufficio, ha adottato il seguente provvedimento.
Premesso che:
Con istanza del 30/03/2007, acquisita al prot. n. 5632 del 10/02/2007, la Società Zefiro s.r.l. richiedeva al Settore Ecologia dell’Assessorato all’Ecologia di procedere alla Verifica di assoggettabilità a VIA relativamente alla proposta di parco eolico e delle relative opere ed infrastrutture connesse nel territorio del Comune di Molfetta (Ba).
La Zefiro s.r.l., con nota del 24/04/2007 ed acquisita al prot. n. 7097 del 04/05/2007 di questo Settore, comunicava l’errata corrige dei fogli mappali relativi alle torri T1 e T4, così come riportati nella documentazione presentata con l’originaria istanza acquisita al prot. n. 5632 del 10/02/2007.
La Zefiro s.r.l., con nota del 24/04/2007 ed acquisita al prot. 7063 del 03/05/2007 di questo Settore, trasmetteva copia della richiesta del deposito del progetto in oggetto presso il comune di Molfetta.
Il Comune di Molfetta, con nota prot. n, 31543 del 14/06/2007, acquisita al prot. n. 10279 del 24/04/2007 di questo Servizio, comunicava l’attestazione di avvenuta pubblicazione nei tempi di legge a decorrere dal 03/05/07 e l’assenza di osservazioni.
La Società proponente, con nota del 18/06/2007, acquisita al prot. n. 10990 del 03/07/2007 di questo Settore, trasmetteva copia dell’attestazione del deposito presso il comune di Molfetta.
Questo Ufficio, con nota prot. n. 12592 del 31/07/2007, scrivendo alla società proponente e per conoscenza al Comune di Molfetta e all’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico, richiedeva integrazioni documentali e, contestualmente, nonostante fossero già stata inoltrata l’attestazione delle pubblicazioni all’Albo pretorio comunale, chiedeva al Comune di provvedere ad effettuare tale adempimento, nonché ad esprimere il parere di competenza ai sensi dell’art. 16 comma 5 della L.R. n.11/2001.
La Zefiro s.r.l., con nota del giorno 11/09/2007, acquisita al prot. n. 14765 del 25/09/2007, trasmetteva a questo Ufficio le integrazioni documentali richieste.
Questo Servizio, con nota prot. n. 11348 del 06/10/2009, scrivendo alla società proponente e per conoscenza al Comune di Molfetta e all’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico, richiedeva alla società proponente, documentazione integrativa.
La Società Alerion Energie Rinnovabili s.r.l., con nota del 14/01/2010, acquisita al prot. n. 1948 del 15/02/2007 di questo Servizio, comunicava l’incorporazione con atto di fusione, della società Zefiro s.r.l., senza allegare alcun atto attestante detta fusione.
Di seguito si riportano in modo sintetico le risultanze della valutazione compiuta sulla base della documentazione fornita a corredo dell’istanza.
a - Inquadramento nel PRIE di riferimento
La proposta progettuale, inoltrata all’autorità competente per la verifica di assoggettabilità a VIA in regime transitorio, ex art. 14 del Regolamento regionale n.16/2006, non richiede l’applicazione delle disposizioni del PRIE.
b - Impatto visivo e paesaggistico
Le torri di forma tubolare sono disposte, secondo quanto dichiarato in “Relazione di Impatto Ambientale”, a cluster su file parallele (pag. 5), lungo linee perpendicolari alla direzione del vento predominante ad una distanza di circa 300 m sulla fila e 500 m fra le file parallele (pag. 76). Tuttavia tale disposizione non risulta del tutto evidente.
Il paesaggio è dominato da campi di oliveti, interrotti da altri fruttiferi e piccoli orti. Risultano presenti abitazioni sparse, muretti a secco (pag. 77 “Relazione di Impatto Ambientale”) e una testimonianza storica segnalata dal PUTT/p “Casale e Torre Villotta” a breve distanza dall’impianto.
Per quel che riguarda il dato urbanistico nella “Relazione di Impatto Ambientale” (pag. 6) si afferma che l’area interessata dall’impianto eolico è tipizzata nel PRG vigente del Comune di Molfetta, come “Zona uso agricolo”.
L’impatto visivo dell’opera è stato analizzato, considerando l’intervisibilità su tre bacini diversi a seconda del raggio di visione (inferiore, intermedio, superiore). Inoltre è stata elaborata una carta delle interferenze visive. Ne risulta che, sebbene l’impianto non determini una potenziale barriera visiva (Tavola DISWIND0712-02 Inserimento dell’opera nel paesaggio), il parco eolico sarà visibile dal centro urbano di Molfetta e dai centri vicini solo da posizioni sopraelevate quali tetti di fabbricati, ponti stradali, strade delle periferie affacciate non attigue ad uliveti o da zone periferiche dell’abitato non a contatto con uliveti (pag. 86 “Relazione di Impatto Ambientale”). Per mitigare tale impatto la società proponente prevede torri tubolari con colorazione neutra realizzate con vernici non riflettenti, un layout tale da evitare “l’effetto selva” e la realizzazione di cavidotti interrati.
c - Impatto su flora, fauna ed ecosistemi
Secondo quanto indicato nella”Relazione di Impatto Ambientale” nel sito di intervento è segnalata la presenza quasi esclusiva di colture agricole (prevalentemente oliveti), cui si associa su limitatissime superfici in condizioni di marginalità, una vegetazione spontanea residua rappresentata da una vegetazione arbustiva a macchia a sclerofille. Si afferma infatti che l’area è priva di comunità vegetazionali di rilievo o elementi naturalistici di interesse ai fini della conservazione della biodiversità.
Per quel che attiene la tipologia di oliveti presenti nell’area, non vengono fornite indicazioni tecniche in grado di stabilirne la monumentalità. Nella “Relazione di Impatto Ambientale” si riferisce solo che i pochi ulivi che necessiteranno della rimozione e che rivestono un interesse naturalistico saranno trasferiti all’interno dell’area di proprietà o presso i terreni della sottostazione, quali opere di mitigazione, o messi a disposizione del comune per essere trapiantati presso giardini pubblici o scuole. Sebbene questo Ufficio abbia richiesto opportune integrazioni al riguardo (con nota prot. n. 11348 del 06/10/2009), in quanto le aree interessate dalle piazzole di pertinenza delle torri siano attualmente occupate da ulivi che necessiterebbero la loro rimozione per la realizzazione delle stesse (Tavola DISWIND0712-02 Carta della vegetazione), ad oggi nulla è pervenuto al riguardo.
L’area risulta quindi interessata da terreni a carattere prevalentemente agricolo che, tuttavia rappresentano comunque un ambiente frequentato da numerosi animali (pag. 74 “Relazione di Impatto Ambientale”). Fra le specie di maggior importanza, elencate nella “Relazione di Impatto Ambientale” che frequentano le aree agricole vi sono: tra i mammiferi la volpe (Vulpes volpe) e il riccio (Erinaceus europeus); e per quel che attiene l’avifauna vengono segnalate il parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), il gheppio (Falco tinnunculis), la civetta (Athena noctua) e il gufo comune (Asio otus).
Per mitigare tale impatto la società proponente prevede torri tubolari con colorazione neutra realizzate con vernici non riflettenti, caratterizzati da una lenta rotazione del rotore, un layout tale da evitare “l’effetto selva” e la realizzazione di cavidotti interrati.
d - Rumori e vibrazioni
L’argomento è trattato nella “Relazione di Impatto Ambientale” (pag. 88) e nella “Relazione specialistica: valutazione preventiva del rumore”. E’ verificata l’alterazione del campo sonoro introdotto dall’opera nei confronti di 9 possibili recettori dell’area d’impianto. Tuttavia tale scelta non appare coerente con l’evidente antropizzazione dell’area: in prossimità degli aerogeneratori si rinvengono abitazioni che avrebbero dovuto essere prese in considerazione nell’analisi acustica.
Lo studio prodotto pone inoltre delle condizioni non cautelative, considerando il rumore di fondo assente (pag. 7 “Relazione specialistica: valutazione preventiva del rumore”), e non fornisce il valore dei differenziali di Leq fra il rumore generato dagli aerogeneratori e lo stesso rumore di fondo in corrispondenza dei recettori considerati come richiesto dal R. R. 16/06.
Stante questi limiti di partenza, che inficiano l’efficacia dello studio, si arriva alla conclusione che in nessun caso il livello acustico in corrispondenza dei recettori individuati non supera mai i 45 dB(A), mentre la rumorosità dell’intero parco a pieno regime alla periferia dell’abitato di Molfetta e della zona di futura espansione urbana è minore di 35 dB.
È stata quindi realizzata la Tavola DISWIND0712-02 Carta delle curve del livello sonoro prodotto dall’impianto eolico, secondo la quale in prossimità del parco eolico si rinvengono quattro fasce caratterizzate da 35-40 dB (A), da 40-45 dB (A), da 45-50 dB (A) e da 50-55 dB (A), in corrispondenza delle torri. Si evidenzia che tale valore (50-55 dB(A)) non è coerente con il rumore generato dalle stesse torri che è stabilito mediamente pari a 106,1 dB (A) (pag. 5”Relazione specialistica: valutazione preventiva del rumore”).
Lo studio nel suo complesso si rivela pertanto insufficiente e tale da non assicurare il rispetto delle verifiche di impatto acustico. Tale criticità interessa tutti gli aerogeneratori.
e - Campi elettromagnetici ed interferenze
Lo studio prodotto nella”Relazione specialistica: valutazione preventiva dei campi elettromagnetici”, verifica il rispetto della normativa per quanto riguarda i campi magnetici generabili dal parco eolico.
Per quanto riguarda il campo generato dalla torre, si prevede che i trasformatori possano essere posizionati all’interno delle stesse nella navicella o alla base. In entrambi i casi il campo generato dal trasformatore a 50 cm dalle pareti della cabina è inferiore al valore di 3 mT per scendere al di sotto del limite di 0,2 mT a 5 m.
Per quel che attiene l’andamento del campo magnetico in prossimità dell’elettrodotto, costituito da cavi unipolari a trifoglio interrati in uno scavo posti su di un letto di sabbia o di terreno vagliato a una profondità minima di 1.20-1.50 m dal p.c., il progetto segnala che questo risulta trascurabile (a 20 cm dal p.c. si prevede un campo pari a 1,21 mT).
Per quanto riguarda la sottostazione il valore più elevato di induzione magnetica è pari a 6-15 mT che scendono al di sotto dei limiti di 1 mT in corrispondenza della recinzione della stazione. Lo stesso dicasi per i collegamenti alla cabina primaria interna presenti all’interno dell’area elettrica chiusa.
f - Norme di progettazione
Le opere civili ed infrastrutturali previste saranno costituite da: strutture di fondazione delle torri degli aerogeneratori, piazzole di pertinenza, adeguamento e manutenzione della viabilità esistente e realizzazione della viabilità interna, scavi per il posizionamento dei cavidotti (Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici).
Per la opere di elettrificazione si prevedono invece: sistemazione di recinzione dell’area della stazione su fondazioni in calcestruzzo, realizzazione di strutture di fondazione degli apparati elettromeccanici, di reti di cavidotti interrati, pavimentazioni dei piazzali, di fabbricati per gli apparati di protezione, sezionamento, controllo e per i sistemi di telecontrollo.
g - Dati di progetto e sicurezza
Nella Relazione specialistica: calcolo della gittata degli elementi rotanti viene citato lo studio scientifico Failure of rotorblades - Analysis of dangers for the environs of wind turbine di T. Hahn e J. Kroning, dal quale si evince che impiegando un aerogeneratore di 100 m di diametro si ottiene un valore di gittata massima pari a 238.08 m. Tuttavia il proponente, fornisce un valore di gittata massima, e quindi di massima distanza in cui il frammento tocca il suolo, pari a circa 300 m (pag. 6).
L’osservazione dell’ortofoto CGR 2005 mostra la presenza di fabbricati, posti all’interno di tale buffer dalle torri, la cui esistenza, destinazione e natura avrebbe dovuto essere opportunamente segnalata, valutata ed approfondita nella documentazione tecnica posta a corredo dell’istanza. Tale criticità, per quanto rilevabile dalle ortofoto 2005, interessa tutti gli aerogeneratori.
h - Norme tecniche relative alle strade
L’accesso agli aerogeneratori avverrà attraverso la viabilità esistente, che sarà adeguata ed ampliata per consentire il transito dei mezzi di trasporto eccezionali (0,95 km) integrata da brevi tratti di viabilità di servizio su proprietà privata per assicurare l’accesso alle piazzole (1,95 km) (pag. 80 Relazione di Impatto Ambientale). L’indicazione planimetrica circa la viabilità da adeguare e da realizzare è contenuta nella Tavola DISWIND0712-03 Viabilità parco eolico su mappa catastale. Lungo la viabilità esistente e di nuova realizzazione sarà posta particolare cura alle scarpate, con interventi di sostegno e di realizzazione di opere d’arti minori ai fini della regimazione delle acque per il miglior inserimento delle opere stesse (pag. 80 Relazione di Impatto Ambientale).
i - Norme sulle linee elettriche
Secondo quanto indicato nella “Relazione di Impatto Ambientale”, da ogni aerogeneratore dipartirà un cavo, che si immetterà nella rete MT, costituita da cavidotti interrati (profondità minima di 1.20-1.50 m) i quali, percorrendo la viabilità esistente o da realizzare, trasporteranno l’energia prodotta dall’impianto sino a due cabine di smistamento nei pressi delle torri T2 e T6 (stazioni di trasformazione MT/AT) (Tavola DISWIND0712-03 Rete elettrica parco eolico su mappa catastale). La Tavola DISWIND0712-03 Particolari tipologici degli elementi tecnici:strade e cavidotti contiene le possibili tipologie di elettrodotti e i possibili posizionamenti degli elettrodotti all’interno delle sezioni stradali.
La sottostazione di trasformazione e di allacciamento verrà realizzata in adiacenza alla cabina primaria di Enel Distribuzione “Molfetta” a 150 kV a sud ovest dell’abitato di Molfetta, descritta planimetricamente nella Tavola DISWIND0712-03 Elettrodotto Cabina di smistamento-Sottostazione su scala media. La lunghezza dei cavidotti è di 2,2 Km e 3,6 Km dalle cabine di smistamento dei due gruppi alla sottostazione
j - Pertinenze
Gli aerogeneratori avranno una struttura di fondazione con plinti in calcestruzzo armato. Le piazzole (20 m x 20 m), in corrispondenza di ciascun aerogeneratore, saranno realizzate, con fondazione in misto cava per lo spessore di 40/60 cm e in misto granulometrico stabilizzato con l’uso di geotessile per lo spessore di 10 cm, per accogliere i mezzi di servizio durante la vita dell’impianto. Sarà realizzata una piazzola provvisoria (30 m x 70 m o 40 m x 50 m) per ospitare i mezzi di sollevamento e la componentistica della torre (pag. 79 “Relazione di Impatto Ambientale”).
k - Fasi di cantiere
Sebbene l’argomento non sia trattato in maniera esaustiva, nella “Relazione di Impatto Ambientale” si evidenzia che la realizzazione dell’opere avverrà nell’arco di 10-18 mesi con fasi consequenziali che consentiranno di contenere le operazioni in punti limitati del sito.
l - Dismissione e ripristino dei luoghi
Secondo quanto indicato nella “Relazione di Impatto Ambientale, l’impianto a fine esercizio verrà dismesso e verranno ripristinati da un punto di vista geomorfologico e vegetazionale i luoghi allo stato originario, senza eliminare tutte le opere realizzate ex-novo (fondazioni profonde, strade, piazzole, ecc).
Le opere programmate sono:
1. Rimozione degli aerogeneratori e delle cabine di trasformazione
2. Demolizione di porzione di platee di fondazione degli aerogeneratori
3. Sistemazione delle aree interessate
4. Rimozione delle cabine di smistamento e sezionamento
5. Rimozione delle linee elettriche
6. Ripristini vegetazionali
m - Misure di compensazione
L’argomento, di rilevante importanza ai fini della valutazione ambientale, non risulta assolutamente approfondito.
Conclusioni
L’istanza in oggetto prevede la realizzazione di n. 9 torri eoliche nel territorio di Molfetta.
In tutta la zona è rilevante la presenza di oliveti, che interesserebbero in particolare le torri e le piazzole di pertinenza. Dagli elaborati forniti non è possibile escluderne la monumentalità, sebbene tale aspetto sia stato oggetto di richiesta specifica, mai evasa, alla società proponente.
Nell’area si rinviene una diffusa presenza antropica, come evidenziato dall’Ortofoto 2005. Tale aspetto è stato sminuito nella documentazione posta a corredo dell’istanza. Tuttavia esso si ripercuote sia sulle problematiche connesse alla sicurezza sia su quelle relative al rumore ed alle vibrazioni, che, vista la loro rilevanza, meritano di essere trattate in maniera più organica ed approfondita. In effetti l’analisi acustica, che da un lato pone delle condizioni che lo stesso regolamento non prevede e dall’altro ha valutato solo alcuni ricettori, risulta pertanto del tutto inadeguata e inficia l’efficacia e la rappresentatività dello studio.
A ciò si aggiunge anche che la documentazione fornita (Tavola DISWIND0712-01 Centrale eolica: Piano regolatore generale e buffer dal limite dell’area edificabile urbana) omette la delineazione dell’area edificabile urbana (zone A, B, C, F, ecc.) dello strumento urbanistico vigente, che non permette la verifica del buffer di 1000.
Infine è da segnalare l’assenza del parere del comune di Molfetta, obbligatorio ai sensi dell’art. 16 co. 5 - L..R. 11/01 e ss.mm.ii..
Considerato che:
A)
- il progetto risulta conforme a quanto prescritto dall’art. 14, co.2, lett. a) del RR n. 16/06, in quanto gli aerogeneratori non ricadono nelle aree in esse indicate; per questo motivo il progetto risulta conforme all’art. 5, lett. l), del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 17 ottobre 2007 e dall’art. 5, lett. n), del R.R. 22 dicembre 2008 n. 28;
- il progetto non risulta conforme a quanto prescritto dall’art. 14 del RR n. 16/06, co.2, lettere:
3 h) poiché la documentazione fornita (Tavola DISWIND0712-01 Centrale eolica: Piano regolatore generale e buffer dal limite dell’area edificabile urbana) omette la delineazione dell’area edificabile urbana (zone A, B, C, F, ecc.) dello strumento urbanistico vigente per la verifica del buffer di 1000;
B)
- il progetto risulta soddisfare i criteri di cui all’art. 14, co. 3, del R.R. n. 16/06;
C)
- il progetto non risulta conforme a quanto prescritto dall’art. 14, co.4 con riferimento ai contenuti indicati nell’art. 10, c.1 lettere:
3 c) per tutti gli aerogeneratori;
3 d) per tutti gli aerogeneratori;
3 g) per tutti gli aerogeneratori.
Il presente parere si riferisce unicamente all’assoggettamento del progetto proposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale e, pertanto, non sostituisce tutti gli altri pareri ed autorizzazioni richieste dalla normativa vigente in materia ai fini della legittima realizzazione del progetto medesimo.
Il proponente, laddove interessato, ha facoltà di presentare la relativa istanza di V.I.A., corredata di tutti gli atti e i documenti prescritti dalla L.R. 11/2001 e s.m.i. nonché dal R.R. 16/2006, entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento. In tale ipotesi, così come disposto dalla D.G.R. n. 2467/2008, ai fini della decorrenza dei termini della procedura di V.I.A., eventualmente predisposta dalla società istante, farà fede la data di presentazione dell’originaria istanza di verifica di assoggettabilità a V.I.A. Laddove, invece, l’eventuale presentazione dell’istanza di V.I.A. avvenga dopo che sia già decorso il predetto temine di 30 giorni, si considera valida la relativa istanza come avvio di nuovo procedimento, al quale si applicheranno le leggi e le norme vigenti al momento di presentazione dell’istanza in base al principio del “tempus regit actum”.
Rimane inteso che, affinché si consideri valida la data dell’stanza di screening per la decorrenza dei termini della procedura di V.I.A., la posizione degli aerogeneratori (identificata dalle coordinate Gauss-Boaga), deve rimanere invariata rispetto a quella dell’originaria istanza di screening. In caso contrario, l’istanza si intenderà riferita ad un nuovo procedimento che sarà soggetto alle norme di legge e di regolamento vigenti.
IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PROGRAMMAZIONE,
POLITICHE ENERGETICHE, V.I.A. E V.A.S.
VISTA la Legge Regionale 4 febbraio 1997 n. 7 e s.m.;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 3261 del 28/7/98 con la quale sono state emanate direttive per la separazione delle attività di direzione politica da quelle di gestione amministrativa;
VISTE le direttive impartite dal Presidente della Giunta Regionale con nota n. 01/007689/1-5 del 31/07/98;
VISTA la L.R. n. 11/2001 e s.m. ed i.;
VISTO il R.R. n. 16/2006;
VISTA e CONSIDERATA la sopra riportata istruttoria effettuata dal competente Ufficio del Servizio Ecologia;
RICHIAMATI gli artt. 16 e 21 della L.R. n. 11/2001 e s.m. ed i.
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 1462 del 01/08/2008 e la successiva DGR n. 2467/2008 con la quale sono state approvate “Linee guida per la armonizzazione delle procedure regionali ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio degli impianti eolici”;
VISTA altresì la D.G.R. n. 595 del 03.03.2010 recante chiarimenti ai limiti di applicabilità delle disposizioni di cui alla D.G.R. n. 2467/2008;
PRESO ATTO delle risultanze dell’istruttoria resa dall’Ufficio competente.
COPERTURA FINANZIARIA AI SENSI DELLA L.R. N. 28/2001 e s.m.i.
La presente determinazione non comporta implicazioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del Bilancio Regionale
DETERMINA
• di assoggettare alla procedura di valutazione di impatto ambientale, per tutte le motivazioni espresse in narrativa che qui si intendono integralmente riportate, il progetto relativo all’impianto eolico nel Comune di Molfetta (Ba) proposto con istanza del 30/03/2007 dalla Società Zefiro s.r.l. con sede legale in Milano alla Via Durini, 16/18 - cap. 20122;
• di notificare il presente provvedimento agli interessati a cura del Servizio Ecologia;
• di far pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.P.;
• di dichiarare il presente provvedimento esecutivo;
• di trasmettere copia conforme del presente provvedimento al Servizio Segreteria della Giunta Regionale.
Avverso la presente determinazione l’interessato, ai sensi dell’art. 3 comma 4° della L. 241/90 e ss.mm.ii., può proporre nei termini di legge dalla notifica dell’atto ricorso giurisdizionale amministrativo o, in alternativa, ricorso straordinario (ex D.P.R. 1199/1971).
I sottoscritti attestano che il procedimento istruttorio è stato espletato nel rispetto della vigente normativa nazionale, regionale e comunitaria e che il presente provvedimento è conforme alle risultanze dello stesso.
Il funzionario istruttore Il funzionario amministrativo
Dott.ssa Antonia Sasso Avv. Giorgia Baarbieri
Il Dirigente dell’Ufficio V.I.A./V.A.S.
Ing. Gennaro Russo