ALITALIA: Una volta per tutte, si prenda la decisione

Alitalia: nessun elemento a conferma ingresso soci

Meglio delle barzellette :lol: :uhm: :sad:

Alitalia: nessun elemento a conferma ingresso soci Palestina, Arabia Saudita e Romania

(Teleborsa) - Roma, 26 ott - Alitalia comunica, tramite una nota, che non ha al riguardo elementi che confermino le notizie apparse su alcuni organi di stampa in data odierna e nei giorni scorsi, circa il possibile ingresso, tra i futuri azionisti della Compagnia, con quote partecipative di circa il 10% ciascuno, dei vettori aerei delle Autorità Palestinese e Arabia Saudita e della Romania.
 
Ciliegina sulla torta...

Deloitte & Touche non è stata in grado di esprimere un giudizio di conformità sulla relazione semestrale al 30 giugno di Alitalia. Lo ha reso noto la compagnia aerea in un comunicato diffuso ieri in tarda serata, in cui si precisa che i revisori evidenziano che "la sussistenza del presupposto della continuità aziendale della società e del gruppo potrebbe ritenersi verificata qualora entro il termine di scadenza dell'impegno assunto dall'istituto finanziario fosse possibile ottenere le evidenze necessarie a comprovare con ragionevole certezza il buon esito dell'aumento di capitale".

Insomma, fino alla ricapitalizzazione ci saranno problemi. Il primo semestre, sottolinea Deloitte, pur avendo evidenziato perdite più contenute rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, "conferma la criticità della situazione economica, finanziaria e patrimoniale" di Alitalia. E' quindi necessaria e non più dilazionabile, dice la società di revisione, un'iniezione di capitale per sostenere la realizzazione del piano industriale 2005-2008.

Tuttavia, pur essendo in corso le attività preparatorie per la costituzione del consorzio di garanzia, "non abbiamo a oggi evidenza del fatto che ... alcune condizioni poste dall'istituto finanziario per la costituzione del consorzio siano da ritenersi avverate o comunque ritenute dal predetto istituto finanziario non ostative al perfezionamento dell'operazione".
 
Sono anni che Alitalia è in perdita, ed ogni anno si rinvia il suo naturale fallimento. Si attingono ogni volta soldi dei contribuenti per farla sopravvivere, e tutti felici e contenti. Ma non sarebbe meglio smetterla con tale pagliacciata, e far contenti sindacalisti e lavoratori pagandogli comunque lo stipendio e permettendogli di stare a casa o meglio di fare una seconda attività? Ai politici che dovrebbero occuparsene paghiamo comunque qualche mazzetta sotto forma di consulenza esterna e facciamo contenti anche loro.
I soldi a sbafo li hanno comunque tutti e noi finalmente non ci sorbiamo più ogni sei mesi la solita litania e presa per i fondelli. E magari risparmiamo il carburante e le figure barbine.

Oh, scusate, non avrei dovuto parlarne! :eek:
Son cose più grandi di noi, dove non possiamo permetterci di mettere il naso.... :rolleyes:
 
Stanno definendo il consorzio di banche.

Il Tesoro non sottoscriverà tutte le nuove azioni, quindi metterà sul mercato una parte dei diritti.

La cosa, unita all'entità della ricapitalizzazione ed al fatto che ci saranno diritti di opzione staccati sia dalle azioni sia dalle convertibili, promette molto bene: forse ci scappa una bella magnata.
 
Leggevo ieri che negli USA ed in Canada accettano la carta di credito solo se emessa in quei paesi, quindi se sei cittadino italiano con la carta emessa qui e desideri prenotare un viaggio da quei paesi non puoi pagare con la carta di credito...poi se ne vengono con la compagnia di bandiera :rolleyes:

Anche imbarcare un gatto è un'impresa...

Passiamo al mercato: se tutto fila liscio l'aumento di capitale potrebbe partire già lunedi prossimo, 14. Il Tesoro dovrebbe vendere sul mercato circa un terzo dei suoi diritti di opzione (devo però verificare il dato) con conseguente maxi-crollo del prezzo, quindi teniamoci pronti perché potrebbe scapparci una gran speculazione sui diritti.
 
Alitalia, Banca Intesa ha detto sì A Deutsche servono altri 200 mln
da Finanza&Mercati del 05-11-2005

Il consorzio guidato dall’istituto tedesco a caccia di adesioni per arrivare a 550 mln. Il Tesoro ne metterà altri 450. Ore contate per l’aumento: il capitale della compagnia sotto i 200 mln

Banca Intesa parteciperà all’aumento. E il Tesoro, che dovrà scendere dal 62,3 al 49%, è pronto a intervenire con 450 milioni. Ma per Alitalia le ore sono davvero contate. Il capitale, secondo quanto risulta a F&M, è ridotto all’osso: meno di 200 milioni. Ieri il direttore delle privatizzazioni del ministero dell’Economia, Dario Scannapieco, ha incontrato gli uomini di Deutsche Bank per fare il punto della situazione. Il consorzio di banche guidato dall’istituto tedesco dovrà garantire circa 550 milioni. Per ora risulterebbero coperti circa 350 milioni, di cui circa 250 dovrebbero essere messi sul piatto proprio da Deutsche e altri 100 da Banca Intesa. Dunque, dopo le iniziali perplessità sull’operazione, l’istituto guidato da Corrado Passera ha sciolto le riserve. «Abbiamo ricevuto il nuovo piano industriale due settimane fa - ha spiegato Gaetano Miccichè, direttore della divisione corporate di Intesa - e lo abbiamo valutato per molti versi in maniera positiva, per questo abbiamo deciso di partecipare alla ricapitalizzazione di Alitalia». Restano da trovare altri 200 milioni circa. Tra gli istituti in pista, a parte un eventuale paracadute di Mediobanca, ci sarebbero Unicredit, Société Générale, Bnp Paribas, Nomura e Dresdner. Sanpaolo Imi sembra essere rientrato nella partita, mentre oltre a Bnl e Mps, che ha esplicitamente dichiarato di «essere fuori», anche Capitalia si starebbe sfilando. Il Tesoro dovrebbe dunque mettere sul piatto circa 450 milioni per arrivare alla cifra complessiva dell’aumento di capitale da 1 miliardo. Lunedì 7 si riunirà il cda di Alitalia per approvare i conti trimestrali e verificare lo stato dell’arte sul consorzio di garanzia. Giovedì 10, a mercati chiusi, si riunirà nuovamente il cda della compagnia di bandiera per decidere il prezzo dell’aumento di capitale. Per il giorno stesso o per venerdì è prevista la riunione del comitato per le privatizzazioni del Tesoro che dovrà esprimersi sulla congruità del prezzo. «La negoziazione dei diritti di opzione Alitalia - spiega una fonte finanziaria vicina al dossier - dovrebbe avvenire entro il termine previsto del 14 novembre». Ieri, intanto, la compagnia di bandiera e Fintecna hanno notificato all’Antitrust l’acquisizione congiunta di Alitalia Servizi (attualmente 100% Alitalia).
 
[quote="... perché potrebbe scapparci una gran speculazione sui diritti.[/quote]

Giuseppe,

so che potrebbe portarti via un pò di tempo, ma potresti aiutarci a capire in cosa consiste questa "speculazione" spiegandola anche ai non addetti al mestiere (o eventualmente indicando un link, se l'argomento è già stato trattato). Qual è il meccanismo? Se è troppo vasta e può porta via troppo tempo, lascia stare, non fa nulla.
Con l'obiettivo, almeno il mio, di capire la dinamica e non tanto partecipare alla speculazione in sé (che al momento nn riesco a capire).

Ciao e grazie

Epol
 
C'eri coi diritti Reti Bancarie a giugno dell'anno scorso?

Il Tesoro venderà tantissimi diritti di opzione, che quindi vedranno il prezzo crollare, con conseguente possibilità di acquisto a prezzo stracciato per sfruttare sia l'eventuale probabilissimo rimbalzo sia l'eventuale sottoscrizione delle azioni a prezzo enormemente inferiore alla parità.
 
giuseppe.d'orta ha scritto:
C'eri coi diritti Reti Bancarie a giugno dell'anno scorso?

No, ma vado a leggermi il thread.

giuseppe.d'orta ha scritto:
Il Tesoro venderà tantissimi diritti di opzione, che quindi vedranno il prezzo crollare, con conseguente possibilità di acquisto a prezzo stracciato per sfruttare sia l'eventuale probabilissimo rimbalzo sia l'eventuale sottoscrizione delle azioni a prezzo enormemente inferiore alla parità.

Vado per passi...
1) Poiché il Tesoro è azionista AZ, con l'AdC avrà i relativi diritti, che non penserà a esercitare (altrimenti ci deve mettere altri Euro) ma che metterà sul mercato quindi...
2) possibilità di prezzo stracciato: quindi si acquista con la speranza di:
a) probabilissimo rimbalzo del diritto (si può definire speculazione "diretta"?)
b) sottoscrizione sotto la parità di un'azione (occorre però sapere quale è la modalità e fare 2 conti tra opione e valore dell'azione?)

Ci sono? Non perdere troppo tempo dietro alle mie richieste....

Comincio a leggermi il thread ...

A presto
 

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