Alla cortese attenzione di Tashtego

Il 5 giugno 1722 morì Johann Kuhnau, direttore musicale della chiesa di San Tommaso a Lipsia. Il posto di Thomaskantor in quella chiesa era ambito da
diversi musicisti di primo piano ed il processo di valutazione dei candidati, da parte del consiglio municipale della città, fu piuttosto travagliato. Il 14 luglio il consiglio municipale iniziò l'esame delle candidature per la nomina del suo successore. I nomi proposti furono sei: Johann Friedrich Fasch, Georg Lembke, Christian Friedrich Rolle, Georg Balthasar Schott, Johann Martin Steindorff e Georg Philipp Telemann.[29]
Telemann era molto stimato a Lipsia, dove era stato prima studente universitario, poi organista e direttore musicale dell'Opera fino al 1705. L'11 agosto il consiglio lo elesse all'unanimità. Il 13 agosto Telemann ricevette l'investitura formale in municipio, ma il giorno dopo partì per Amburgo, dove si trattenne un mese, lasciando nell'incertezza le autorità di Lipsia. Il 25 settembre tornò a Lipsia, fermandosi due settimane e chiedendo alle autorità di Amburgo di aumentargli lo stipendio. In caso di rifiuto si sarebbe fermato a Lipsia definitivamente. L'espediente funzionò, Telemann ottenne l'aumento richiesto, tornò ad Amburgo e rese nuovamente vacante la carica a Lipsia.[30]
Il 23 novembre, riprese le selezioni, vennero proposti i nomi di Georg Fridrich Kauffmann e di Andreas Christoph Tufen. Il 21 dicembre si aggiunsero altri due nomi, Johann Christoph Graupner e Johann Sebastian Bach. Il 17 gennaio 1723 Graupner sostenne l'audizione di fronte al consiglio comunale, audizione che fu molto applaudita. Dopo di che Graupner tornò a Darmstadt con la richiesta di dimissioni da porre al langravio locale, suo datore di lavoro. Quest'ultimo, tuttavia, negò il proprio beneplacito e Graupner dovette abbandonare l'idea di diventare cantor a Lipsia. Bach venne allora eletto il 5 maggio 1723.
Presso la Biblioteca di Stato di Berlino è conservato il verbale di una seduta del consiglio municipale di Lipsia, che riporta un intervento del consigliere Abraham Christoph Platz. Questi, a proposito della nomina di Bach, affermò che "dal momento che non si poteva ottenere il meglio, si doveva accettare una soluzione mediocre".[
 
Il ministro delle Finanze inglese, George Gideon Oliver Osborne, che viene dalle migliori scuole, St Paul's School e poi Magdalen College, Oxford dove ha studiato Storia, figlio di un baronetto e con una madre di nome Felicity Alexandra Loxton-Peacock (Nota: in Italia se studi storia non vai lontano, in Inghilterra se studi storia a Oxcford con una mamma con un nome del genere diventi ministro delle Finanze). Nel 2008 Osborne ha avuto un piccolo incidente quando il suo compagno di scuola Nathaniel Rothschild (voi con chi eravate in classe ?) che si era irritato con lui dopo averlo ospitato sul suo panfilo a Corfù assieme a Deripaska e altri oligarchi dell'ex-URSS ha dichiarato che aveva chiesto 50mila sterline a Deripaska

Ma a parte questa scivolata Osborne sta facendo ora in apparenza miracoli per l'Inghilterra visto che al momento è l'economia sviluppata con il PIL che cresce di più, nell'ultimo trimestre un incredibile +2% e rotti (che se lo annualizzi sarebbe un 8% !!!), grazie a ampi deficit e soprattutto grazie allo schema "Help to Buy" in cui il governo paga lui il 20% iniziale alla banca così fai il mutuo senza mettere soldi. Questo sussidio ha scatenato una frenesia tale per comprare casa che le banche hanno dovuto stare aperte alla sera per accomodare tutti quelli che si sono precipitati a fare mutui

Ma arriviamo al punto: la "Dominatrice" con cui Osborne è stato fotografato anni fa, famosa a Londra sotto il nome di battaglia di "Miss Pain" (traducibile come la "Signora Ahi Che Dolore") ha avuto questo mese la casa messa a soqquadro dalla polizia che diceva di cercare qualche droga dopo che ha annunciato che pubblica un libro sui suoi clienti passati, quelli che fustigava come il giovane Osborne.

Apriamo la discussione ora. Come valuti le sue esperienze rispetto a Berlursconi che le ha fatte tutte meno farsi frustare ? Le esperienze di "dolore" di Osborne con Miss Pain hanno avuto un influenza psicologica indiretta sulle sue politiche finanziarie attuali così "permissive", in cui Osborne evita le sofferenze dell'austerità agli inglesi a costo di farli indebitare alla morte ? Dovremmo impiegare anche noi "Miss Pain" con Letta e Saccomanni ?

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Sergio De Gregorio, l'inventore del Movimento degli italiani nel mondo creato per Forza Italia, poi trasferitosi armi e bagagli con Antonio Di Pietro e Romano Prodi, e infine tornato con il centrodestra, al suo primo anno da senatore non aveva altro che lo stipendio da parlamentare: 123.020 euro. L'anno dopo ha quasi raddoppiato: 210.173 euro. Il terzo anno è salito addirittura a 352.916 euro.
SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize Poi nel 2009 la débâcle: 155.222 euro. Ma si è ripreso subito: 364 mila euro nel 2010 e 370.993 euro nel 2011. Non se la passava male. Davanti alla procura di Napoli ha spiegato che furono Silvio Berlusconi e Valter Lavitola a rendergli il tran-tran quotidiano più semplice: per farlo passare all'opposizione di Prodi nel 2006 gli promisero 3 milioni di euro, poi parzialmente contenuti in una specie di contratto firmato nel 2007.
Un milione di euro fu il finanziamento diretto e dichiarato alla tesoreria delle Camera da Forza Italia per federare il movimento di De Gregorio nel futuro Pdl. Avrebbero voluto dargli di più, ma alla luce del sole sarebbero nati problemi con altri alleati di Berlusconi che avevano avuto lo stesso ruolo: da Gianfranco Rotondi ad Alessandra Mussolini. Così i soldi sono arrivati in nero - dice lui.
SERGIO DE GREGORIO E SIGNORA resize Versamenti ora di 100, ora di 200 e altre volte di 300 mila euro con «monete da 500 euro» (sono parole sue in una deposizione in procura) che Lavitola gli faceva avere «ed io ero sicuro che me li mandasse Berlusconi». Questa versione è stata cambiata almeno tre volte in pochi mesi da De Gregorio davanti alla procura di Napoli, che di volta in volta le ha prese per buone tutte: semplicemente al senatore tornava improvvisamente «la memoria».
Eppure davanti agli stessi uffici giudiziari c'erano numerosi filoni che vedevano protagonista De Gregorio. Imputato per le numerose attività che lo avevano visto protagonista proprio con Lavitola negli anni precedenti alla vita parlamentare, in procedimenti per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa, false fatturazioni e altre amenità del genere.
Sergio de gregorio Insieme al suo amico editore de L'Avanti di cui era socio nell'International press era accusato, «facendo ricorso a fatture e documenti falsi nell'occasione rilasciati da società solo apparentemente terze ma nella realtà facenti capo agli stessi richiedenti quali la Broadcast Video press srl., la Aria Nagel srl, la SSP commercio srl, la SSP servizi srl, la SPP servizi e soluzioni srl e altre», di essersi appropriati «della somma complessiva di 23.200.641,34 euro» fra il 1997 e il 2009.
Sempre De Gregorio è accusato di essersi appropriato attraverso un sistema di false fatturazioni di 2.173.298,68 euro. E poi De Gregorio e i suoi soci nella sua società Broadcast Video press sas «distraevano, occultavano, dissimulavano, distruggevano o dissipavano in tutto o in parte i beni fra i quali somme per circa 5 milioni di euro». Non solo: «Compivano più operazioni dolose che aggravavano il dissesto della società».
MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO GIANFRANCO ROTONDI jpeg E siccome non bastava incassavano con altre società per operazioni inesistenti «un milione di euro il 17 gennaio 2005, altri 300 mila euro il 29 marzo 2005, 140 mila euro il 6 aprile 2005 e 235 mila euro il 15 dicembre 2006». Cifre che naturalmente non potevano fare di de Gregorio il poverello di Assisi che spesso vuole sembrare. E che dimostrano una sua certa consuetudine con i fondi neri. Vero che per tutti i reati contestati e commessi l'ex senatore ha appena patteggiato una pena di 20 mesi, che sembra quasi regalata vista l'estensione dei capi di accusa.
Ma le vicende restano e spiegano molto dell'uomo. Due sue società nonostante il nero che avrebbe ricevuto da Lavitola- Berlusconi (che lui dice avere versato per coprire i debiti societari del passato) sono comunque fallite. Quando si è cercato di ricostruirne a fatica la contabilità, De Gregorio si è mostrato collaborativo. È andato con uno pacco di presunti documenti.
I curatori fallimentari non hanno trovato nulla e lo hanno guardato attoniti. Quando i pm glielo hanno contestato De Gregorio ha allargato le braccia e spiegato che purtroppo tutti i documenti stavano al suo indirizzo di residenza precedente.
GIANFRANCO ROTONDI Purtroppo quella casa è stata ristrutturata, e dando il bianco alle pareti guarda tu che sfortuna, molti documenti contabili sono stati rovinati. Gli altri sono andati perduti. Ma le società non erano più sue: quando ha visto i primi guai, De Gregorio le ha vendute a un certo Roberto Cristiano, corrispondente dell'Avanti da Messina, che ha provato a trasferire le attività ad Hong Kong.
ALESSANDRA MUSSOLINI INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESSE Ma è stato pizzicato ed è finito agli arresti. Alla fine De Gregorio è fallito per colpa di Equitalia, che vantava un credito di 286.521,32 euro. Gli unici beni lasciati dentro la società fallita sono una Lancia Thema del 1986, una Fiat Regata del 1986 e una Alfa Lancia del 1990. Buttati via dal curatore fallimentare, che non avrebbe ricavato una lira.
Alessandra Mussolini Ormai braccato dalle procure e protestato per avere emesso un assegno da 300 mila euro violando ogni norma antiriciclaggio e senza avere potere singolo di firma, De Gregorio ha provato a inventarsi un secondo lavoro per integrare le entrate da parlamentare. Si è fatto assumere nel 2010 come direttore generale della Value Merchant advisor del calabrese Giuseppe Ioppolo. Chi era? Il suo portaborse al Senato, finito su tutte le cronache di Roma per essere entrato in via proibite con la sua auto ed essersi preso la ovvia multa gridando: «Lei non chi sono io. Lavoro al Senato e le farò passare guai per quello che sta facendo».
 
La cricca affaristica che si spaccia per “sinistra” ha saputo solo provvedere agli interessi usurai (e suoi) con leggi “ad partes” e ad appoggiare criminali frange economiche mondiali, veri campioni di vampirismo economico sociale, tipo Bilderberg e Trilateral,di cui molti di questa "sinistra" fanno e han fatto parte.

E così,tornando all'amena cenetta a casa Scalfari ,troviamo Draghi,Letta e Napolitano,tutti membri del "più Europa oligarchica" e meno democrazia per i popoli ....

Subito dopo il picnic, la Pizia Eugenia ha impartito gli ordini di marcia in un accorato sermone sul tazebao del bancarottiere ed evasore,nonchè massone De Benedetti. Dopo aver sentenziato in puro stile fascio illuminato che "la massa non fa progressi", frate Eugenio lancia l'allarme: si sta cercando di mettere in discussione "l'esistenza dello stato di necessità" che giustificò il governo UE di Mario Monti prima, e di Enrico Letta poi.
C'è il rischio che Letta sia costretto da ricatti vari (e di Berlusconi...questo non può mancare mai...) ad adottare una politica di anti-austerità ,anti-euro.
Ma ,conclude lo squadrista: Letta, Napolitano e Draghi "sono i nostri tre punti di forza, che hanno l'Europa come obiettivo preminente per l'avvenire di tutti. Se questa realtà è chiara, occorre operare, ciascuno nell'ambito delle sue competenze, affinché si realizzi”.
Capito....! quest'altro scafista sinistrato,laureato in fesserie filosofico politiche e delirio di onnipotenza...?
Questi sarebbero i tre punti di forza (più lui naturalmente) ,invece degli affossatori della Repubblica Italiana che sono in realtà...!! Tre diversi gradi di servitù....pardon quattro,con la Pizia....che come pennivendolo sta nel gradino più basso e vergognoso.
E così abbiamo trovato un altro predicatore dello "stato d'eccezione" che deve proseguire per l'avvenire di tutti.....i suoi amici oligarchi,magari rendendolo definitivo e abolendo qualsiasi Costituzione.
Il sol dell'avvenire scalfariano....!
Nella vecchiaia malvissuta.....manco senatore a vita,poverino,si è tanto prodigato in lecca lecca presidenziali!...rinascono i furori giovanili....
Fascista era e tale é rimasto.
Ma un fascista poco aristocratico (come a lui poacerebbe),bensì arrampicatore, e opportunista...pure durante il periodo bellico...e anche dopo....
Sempre bene ricordarlo ai tartufi del foglio vespasianeo dell'Inquisizione Scalfariota (lettori compresi)
Scriveva il Vate Fochettaro in preda stavolta al leccazampismo:
"Noi siamo pronti a marciare, a costo di qualsiasi sacrificio, contro tutti coloro che tentano di fare mercimonio della nostra passione e della nostra fede. E ancora oggi è la stessa voce del Capo che ci guida e ci addita le mete da attingere.....Gli imperi quali noi li concepiamo sono basati sul cardine di razza escludendo perciò l'estensione della cittadinanza da parte dello Stato Nucleo alle altre genti".
Bravo...bis....!.... non male,rispetto ad oggi...!....pure questo lo mettiamo nel cocuzzaro di tutti quegli intellettuali (poi) di sinistra che si facevan le ossa qualche anno prima,gridando W il Duce....
Ma lasciamo ora questo sussiegoso e vecchio avanzo da "sotto tutte le bandiere "...ora quella dell'Europa usuraia...era tanto per far capire chi ne sono certi difensori....

Tornando a bomba,in realtà gli usurai della Ue e i loro esecutori italioti,hanno continuamente bisogno di agitare questo straccio della "situazione di eccezione" e di "necessità", in una sorta di continuo terrorismo mediatico.
Ciò che infatti temono,insieme ai loro servi,è che il sentimento anti austerità nella popolazione italiana possa sfociare in un definitivo voto anti-euro in caso di nuove elezioni (già in francia e altri paesi è una certezza),e ancor di più che la protesta che sfoci in aperta guerriglia,ciò che non gioverebbe alla loro causa,basata sulla mistificazione e sull'accettazione passiva delle popolazioni
Questo timore è ben esplicitato,tra gli altri, dalle parole del giullare europeo Letta:
"Rischiamo i avere il maggior Parlamento europeo "anti europeo" di sempre. Il grande rischio è che il 25% del Parlamento europeo sia composto da movimenti anti euro o anti Europa"......
"La crescita del populismo è oggi il primo problema sociale e politico.Combattere il populismo è una missione oggi in Italia e negli altri Paesi"
Non voglio nemmeno commentare queste fesserie.....ormai è talmente abituato a dirne tante....

Reprimere tali rivolte,stante il clima a loro generalmente ostile (nonostante gli accaniti sforzi dei pennivendoli per dissimularlo),sarebbe un colpo mortale alla loro finta immagine a favore dei popoli e non farebbe altro che incrementarle.
Tutto

Coraggio italiani....il fronte antieuro si sta via via incrementando in tutta l'Europa dei popoli,facciamo la nostra parte e cacceremo tutti questi profittatori,sguatteri compresi.
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(1) - A pezzi anche il nostro sistema bancario: sta ancora in piedi solo grazie ai finanziamenti della Bce di Draghi, che però non dureranno all’infinito. Sempre il Fmi spiega che i bilanci delle banche stanno diventando insostenibili per via del crollo del valore degli immobili detenuti come garanzia, mentre i crediti non esigibili da aziende e privati sono arrivati a 140 miliardi di euro, cifra che rappresenta il 10% del Pil.
 
Da quando il suo padrone va sostenendo che "è intelligentissimo" e "gli manca solo la parola", tutti i visitatori fanno a gara per vezzeggiarlo con la sola eccezione di Brunetta (l'hanno udito che intimava al bòtolo: "Levati dai piedi"). 

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