Alla cortese attenzione di Tashtego

ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Macerata
RICONOSCE
nel matrimonio liberamente contratto tra un uomo ed una donna il fondamento della famiglia quale società naturale contemplata dall’art.29 della Costituzione;
AFFERMA
- che «la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società», e come tale «ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato», secondo quanto sancito dall’art.16, terzo comma, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948, anche attraverso adeguate politiche fiscali e idonei sussidi economici;
- che la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna rappresenta l’istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, e l’unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, anche attraverso gli istituti dell’affidamento e dell’adozione;
- che la famiglia, quale società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, rappresenta un dato pregiuridico e prepolitico, in quanto viene ontologicamente e cronologicamente prima dello stato e di qualsiasi altra comunità, e possiede diritti propri, che sono inalienabili;
- che la famiglia costituisce, più ancora di un mero nucleo giuridico, sociale ed economico, una comunità di affetti e di solidarietà in grado di insegnare e trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri membri e della società, nonché il luogo dove diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a crescere nella sapienza umana e ad armonizzare i diritti degli individui con le altre istanze della vita sociale;
- che la famiglia ha diritto a non essere contraddetta e danneggiata nel suo compito educativo da un’azione suggestiva ed erosiva dei mezzi di comunicazione, ed ha il diritto ad essere adeguatamente protetta, specialmente per quanto riguarda i suoi membri più giovani, dagli effetti negativi e dagli abusi dei mass media;
- che i genitori hanno il diritto di educare i propri figli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose, e che ad essi deve essere garantita non solo la possibilità di scegliere liberamente scuole o altri mezzi necessari per tale educazione, ma anche quella di far frequentare ai propri figli scuole che siano in armonia con le loro convinzioni morali e religiose, con particolare riguardo all’educazione sessuale;
SI OPPONE
a qualunque tentativo di introdurre nell’ordinamento giuridico disposizioni normative tali da alterare la stessa struttura della famiglia, comprimere i diritti dei genitori all’educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno di una famiglia naturale, violare i diritti alla libertà di opinione e di credo religioso, garantiti e tutelati dagli articoli 21 e 19 della Costituzione, di tutti coloro che pubblicamente dovessero esprimere un giudizio critico nei confronti di orientamenti sessuali diversi da quello naturale tra un uomo ed una donna, o dovessero opporsi ai tentativi di snaturamento dell’istituto familiare, quali ad esempio l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la possibilità di affidamento ed adozione di minori da parte di coppie dello stesso sesso.
Macerata, 3 dicembre 2013
Firma Giuliano Meschini Consigliere e Capogruppo del Consiglio Comunale di Macerata dell’Italia dei Valori.
 
Uva per gli spermatozoi
L'Inran, l’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, dice: “Con 20g al giorno i tuoi girini avranno l’esuberanza di un liceale”
 
giorgiocleliostracquadanio.jpg
 

Assemblea del Consiglio Presbiterale Diocesano: verso il quinto convegno ecclesiale nazionale e la preparazione al Sinodo dei Vescovi sulla famiglia

Si è riunito questa mattina, giovedì 6 febbraio, nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile, il Consiglio presbiterale diocesano, detto anche il Senato del Vescovo. Ha presieduto i lavori lo stesso mons. Gianni Ambrosio, ha coordinato mons. Luigi Chiesa mentre ha svolto le funzioni di segretario don Paolo Camminati.

LE RISPOSTE AI QUESTIONARI SULLA FAMIGLIA: "FRATTURA TRA INSEGNAMENTO DELLA CHIESA E COMPORTAMENTI"

Nel corso dei lavori è stata affrontata l’analisi del contributo della diocesi di Piacenza-Bobbio al documento preparatorio alla terza assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi su “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Tale Sinodo ha un momento preparatorio nei prossimi mesi e poi si terrà nel 2015.

Proprio nella fase preparatoria gli organizzatori del Sinodo dei Vescovi hanno interpellato tutte le diocesi italiane; un apposito questionario è stato distribuito anche a Piacenza, alle parrocchie e alle varie associazioni. Già si era parlato in Consiglio Presbiterale di questo tema; ora è stata la volta del commento alle risposte. Ha coordinato in diocesi il rilevamento l’Ufficio diocesano per la pastorale del Matrimonio e della Famiglia e dello stesso Ufficio è intervenuta questa mattina, davanti al Consiglio Presbiterale, la signora M. Letizia Cignatta Caldini che già aveva presentato il questionario. Questa volta ha commentato la posizione emersa a Piacenza per quanto attiene la famiglia, secondo quanto dichiarato dagli operatori e dagli stessi interessati.

La relatrice ha iniziato osservando come la realtà piacentina sia abbastanza omogenea: i questionari, infatti, sottolineano in genere situazioni simili. Tra i particolari emersi, da registrare una profonda frattura tra l’insegnamento della Chiesa e il comportamento delle famiglie, questo soprattutto per quanto attiene la sessualità. Si va verso una diffusa autodeterminazione, come se si volesse estendere il senso della privacy pure ai comportamenti sessuali e questo anche in persone dichiaratamente credenti.

Siamo di fronte ad una modifica nel senso del peccato; siamo di fronte - ha detto la relatrice – ad un autentico stravolgimento dei valori morali e quindi la strada per affrontare questa situazione appare ancora la preparazione dei corsi per fidanzati e la cura da riservare, in modo particolare, alle giovani coppie e ai gruppi giovanili.
In queste sedi vanno affrontati anche altri problemi che appaiono urgenti. Tra questi la preghiera in famiglia che ha propri ritmi.
 
. IL LUPO DI WALL STREET? COME SE HARRY POTTER LO RACCONTASSE VOLDEMORT
Estratto dall'articolo di Massimo Gramellini per "Vanity Fair"
L'ippogrifo considera la fantasia più rivelatrice del realismo, perciò non vi stupirete se il suo giudizio sull'ultimo film di Scorsese risulterà alquanto scortese. A metà del "Lupo di Wall Street" ho staccato gli occhi dallo schermo e li ho puntati sui miei vicini di posto. Avevano facce inzuppate nausea. Le facce di chi, tornato a casa, non riuscirà a fare sesso per una settimana. Il problema non sono le orge, i comportamenti da gangster degli operatori di Borsa e la riduzione della vita a un circuito vizioso di droga per fare soldi e di soldi per comprare droga.
the wolf of wall street Non è neanche la descrizione di un'umanità vittima di un materialismo compulsivo e sprovvista di qualsiasi interesse spirituale o slancio sentimentale, dedita soltanto a fottere il prossimo, metaforicamente e no, e a farsi di qualsiasi sostanza eccitante o sedativa. Il problema è lo sguardo del regista. Falsamente oggettivo. Mariarosa Mancuso che sul Foglio esalta la mancanza di moralismo e l'energia vitale del film (energia malata, la vitalità è tutt'altra cosa) muove a mio avviso da un presupposto illusorio: che si possa raccontare una storia senza prendere posizione.
the wolf of wall street lancio del nano L'alternativa al cosiddetto moralismo non è l'impossibile oggettività, ma il compiacimento indulgente e agiografico. Se tu racconti la vita di un bastardo nevrotico attraverso la sua autobiografia e il volto intenso del formidabile DiCaprio, stai già facendo una scelta di parte. Inviti il pubblico a empatizzare con il protagonista, anche perché il male seduce più del bene, oltre a essere un espediente narrativo più facile.
The wolf of Wall Street a ccc wolf I tragici dell'antica Grecia e lo stesso Shakespeare si inoltravano nelle zone più oscure dell'anima, ma con la poesia dell' allusione. E ricorrevano alla catarsi per iniettare nel sub con scio degli spettatori un afflato di umanità, senza il quale l'arte perde qualsiasi rapporto con la bellezza.
The wolf of Wall Street index
 
Di poeti a Macerata ce ne sono molti (troppi?) più o meno farlocchi, ma quello che cerco io è l'anonimo autore di un magnifico graffito che si poteva leggere a caratteri cubitali, sul muro del ponte della strada nuova.
All'epoca non c'era facebook e quel muro assolveva un po' alla funzione di bacheca per cui vi si poteva leggere di tutto. La maggior parte delle scritte (come su facebook del resto) era irrilevante, ma una mattina è comparsa la mirabile frase che, ben lungi da ogni pruderie nonostante il soggetto, si elevava a livello di una sorta di inno disinteressato e celebrativo, sintesi, ad un tempo, della migliore tradizione ermetica e della poesia greca antica.
Il verso unico, semplice, direi umile ma fortissimamente evocativo recitava: VIVA LE POCCE DE SONIA.
Passare di lì la mattina ti apriva il cuore ad una speranza, ti rendeva la giornata migliore perchè anche tu partecipavi della gioia contagiosa per il fatto che le nominate "pocce" esistessero e tanto ti bastava.
Ricordo che notai che la scritta in questione rimase più a lungo delle altre che venivano rapidamente cancellate, evidentemente anche l'imbianchino comunale ne aveva colta la grande capacità evocativa e la forza poetica.
Fatti dunque avanti anonimo aedo, lascia che io possa offrirti un caffè.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto