Alla cortese attenzione di Tashtego

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Il 24 giugno 2014 è stato un brutto giorno per l’ospedale di Belluno. E ancor più brutto lo è stato per il piccolo Kassam, portato dal padre al reparto di urologia per essere circonciso e finito in parte evirato. L’intervento chirurgico da day hospital si è infatti trasformato per lui in un calvario: una settimana di ricovero, la ricostruzione dell’organo, una vita sessuale dal futuro incerto. Ma in questa storia non c’è solo il tormento di Kassam (nome di fantasia), sei anni, nato nel Padovano da genitori marocchini; c’è anche quello del chirurgo, l’urologo che ha commesso l’errore e che con onestà l’ha riconosciuto.
 
"Quando capisci che la laurea non serve, le provi tutte per arrivare a fine mese. Fare da cavia umana è una di queste". A parlare è Fabio, trentenne romano che per sbarcare il lunario ha deciso di mettersi al servizio della ricerca. Come? Mettendo a disposizione il suo corpo per testare, nei tanti laboratori farmaceutici, medicinali in via di sperimentazione.

Secondo il sito swiwwinfo.ch negli ultimi 3 mesi si sono presentati 1400 volontari italiani nelle cliniche.

"Sui siti web dei centri di sperimentazione farmacologica viene solitamente pubblicato un bando. Via mail si lasciano i propri dati e si risponde ad una specie di questionario. Si viene ricontattati via Whatsapp o sms per un primo screening in cui valutano sia il profilo fisico che mentale", racconta Fabio.

Il ragazzo ha spiegato che lui ha avuto soltanto giramenti di testa e nausea ed è riuscito a guadagnare 800 euro in tre giorni. Ma l'anno scorso una cavia morì e altre sei riportarono gravi sintomi durante la sperimentazione di un analgesico. Fabio però è consapevole di tutti i rischi e pericoli del caso.
 
Il renzismo è tutto qui, in questa frase del sindaco di Firenze, tale Dario Nardella, che invece di assumersi la responsabilità dello sprofondamento del Lungarno, ha aggredito chi osava criticarlo: "Se ci fossero state vittime qualcuno avrebbe gioito", ha detto. Che frase è? Non ci sono state vittime e nessuno ha gioito: come si fa a fare politica sul nulla, su ipotesi non solo indimostrabili ma già negate dai fatti?
“Se Pirro non fosse caduto ad Argo per mano di una vecchiaccia, o Giulio Cesare non fosse stato ucciso a coltellate", pensa Stephen nell'Ulisse di Joyce: "Cose che non si possono abolire con il pensiero. Il tempo le ha segnate con suo marchio, e in ceppi dimorano nel luogo delle infinite possibilità che esse hanno estromesso". Ma non nel tempo del liberismo: per il quale gossip, sondaggi, promesse, apparenze, possibilità e supposizioni hanno lo stesso valore della realtà, anzi di più perché ai media e al loro pubblico interessa la virtualità, mica la verità. Infatti i giornali si sono affrettati a citare Nardella come se avesse detto qualcosa di concreto. "Tessi, tessitore del vento" conclude Stephen.
 

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