Alla cortese attenzione di Tashtego

In una terrina mescolate la farina di teff con il sale e aggiungete l’acqua a temperatura ambiente. Coprite con un panno e fate riposare almeno 10 ore (per ottenere il sapore originale dell’injera, fate riposare tre giorni). Terminato il periodo di fermentazione, mescolate l’impasto rendendolo omogeneo. Scaldate una piastra antiaderente e versatevi sopra un paio di cucchiai di injera. Fate cuocere su un solo lato finché la superficie non si secca e appaiono una serie di crepe. La parte inferiore a questo punto avrà sviluppato una bellissima alveolatura quindi vi basterà capovolgere l’injera su un piatto e utilizzarla come meglio preferite. P.S. Servita arrotolata accompagnata ad una caponata di verdure è davvero ottima! —
 
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Il nuovo ministro delle forze armate americano (Secretary of the Army) è un gay, apertamente tale. E la sua conferma è avvenuta con il voto favorevole di parecchi senatori di destra (i repubblicani controllano il Congresso). Un chiaro segno che i tempi sono cambiati e molto velocemente: solo dieci anni fa una cosa del genere non solo sarebbe stata impossibile ma lo sarebbe anche sembrata.
Quello che è ancora impossibile, oggi come dieci anni fa, è che quella posizione, o qualsiasi altra di vero potere, sia occupata da qualcuno che apertamente critichi il sistema neocapitalista o la dottrina del libero mercato. I ricchi e le loro corporation hanno insomma fatto concessioni a livello di eguaglianza civile ottenendo in cambio una rinuncia alle lotte per l'eguaglianza economica. Non è un caso che la diseguaglianza sia cresciuta in modo osceno: oggi un amministratore delegato guadagna negli Stati Uniti 335 volte di più dei suoi impiegati; e questo di media: se si prendono le compagnie in cui i lavoratori non sono sindacalizzati il divario sale a 819 volte. Per fare paragoni, nel 1965, agli inizi del movimento per i diritti civili, i CEO guadagnavano 20 (venti) volte di più dei loro dipendenti.
Si deve continuare a impegnarsi per raggiungere una piena parità di diritti per le donne, i gay, i neri, gli immigrati. Ma senza credere, come mi pare si sia fatto da qualche decennio, che quella sia la sola priorità; altrimenti si spiana la strada ai Donald Trump, ai Salvini, alle Le Pen: perché la miseria crea risentimento.
La battaglia più importante resta quella, in corso da secoli, per costruire una società più equa, in cui tutti abbiano abbastanza e nessuno abbia troppo; in cui i progressi tecnologici siano usati per migliorare la qualità della vita collettiva e non di premiare spropositamente pochi vincenti. È anche la battaglia più difficile, che provoca le reazioni più violente da parte del potere; il che spiega come mai sia stata abbandonata. Serve urgentemente una nuova sinistra che le ponga di nuovo al centro del suo programma.
 
solo per notare ceh G. Prezzolini nel suo Manifesto dei conservatori , auspicava una larga classe media perchè era convinto che la forza di una società sia il suo ceto di mezzo , non certo una società in cui la distanza fra ricco e povero sia destinata ad aumentare , oggi il ceto medio sembra destinato a scomparire e proletarizzarsi , non mi pare casuale
 

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