Alla cortese attenzione di Tashtego

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Nel 1956 vinse la tappa del Giro d'Italia che andava da Merano al Monte Bondone. Era l'8 giugno, e la frazione attraversava anche i passi del Rolle e del Brocon, sterrato. In una giornata da tregenda, caratterizzata da neve, vento e gelo, Gaul tagliò per primo il traguardo. Versava però in uno stato di semicongelamento, tanto che, dopo essere stato tirato giù di peso dalla bicicletta, riuscì a proferir parola solo dopo essere stato immerso in una vasca d'acqua calda. Ben 44 degli 87 ciclisti partiti al mattino abbandonarono la corsa. Il secondo classificato di giornata, Alessandro Fantini, giunse con quasi 8 minuti di ritardo da Gaul; a dodici primi arrivò invece Fiorenzo Magni (avendo una spalla fratturata, reggeva il manubrio con un laccio stretto fra i denti) mentre la maglia rosa Pasquale Fornara si ritirò. Gaul risalì così in un sol giorno dal quattordicesimo posto in classifica, che occupava alla partenza della tappa, al primo, primato che difese fino all'arrivo a Milano. Proprio per onorare l'"eroica" tappa del Monte Bondone, nel 2006fu istituita la gara La Leggendaria Charly Gaul Trento - Monte Bondone.

Nel 1957 Gaul perse il Giro d'Italia quando era in maglia rosa, scivolando dalla prima alla quarta piazza finale. Nella tappa del Monte Bondone, confidando sul vantaggio in classifica, si fermò infatti a urinare, venendo però proprio in quel momento attaccato e staccato dai rivali, Louis Bobet e Gastone Nencini in testa. Proprio Nencini andò a vincere quel Giro.
 

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