Humphrey Bogart, il divo statunitense che sedusse centinaia di donne, ha sospettato a lungo di essere gay, arrivando anche a meditare il suicidio. Lo rivela una biografia intitolata “Humphrey Bogart, The Making of a Legend” che uscirà in libreria il mese prossimo. Autore del libro, il giornalista Darwin Porter, cronista di Hollywood fin dagli anni ’60.
Secondo la sua ricostruzione dei fatti, Bogart avrebbe sedotto almeno un migliaio di donne, ma sempre con l’angoscioso sospetto di essere gay. L’attore era così tormentato da meditare il suicidio. Non ebbe mai il coraggio: “non mi ci vedo proprio a prendere un rasoio e tagliarmi la gola”, confidò una sera ad un amico.
Tre matrimoni falliti, Bogart si sposò per la quarta volta con il grande amore Lauren Bacall. Ma non smise mai di essere infedele. Tutta la sua vita sentimentale, si legge nel libro di Porter, fu segnata dall’ambiguità, a partire dall’unione con la prima moglie, l’attrice Helen Menken, che durante il loro matrimonio avrebbe avuto molte relazioni omosessuali.
Il libro è basato su memorie inedite e interviste a personaggi contemporanei all’attore. Come la testimonianza di Joan Blondell, una fidanzata di Bogart: la donna racconta che l’attore divenne rapidamente un fan della cerniera lampo, che fece “installare” in tutti i suoi pantaloni, perché “in quel modo il sesso era molto più veloce”.