tontolina
Forumer storico
anche Hillary nutre seri dubbi sul "terrorismo Islamico" che opera sempre PRO DOMO BUSH
e avverte l'elettorato che potrebbero essereci altri attacchi terroristici islamici da oggi alle elezioni del nuovo presidente degli USA
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2210¶metro=
Hillary prevede «false flag»
Maurizio Blondet
25/08/2007
Hillary Clinton
STATI UNITI - Hillary Clinton, senatrice e (relativamente) favorita candidata democratica alla presidenza USA, paventa un attentato terroristico che «darebbe un vantaggio ai repubblicani» nelle elezioni del 2008.
Lo ha fatto davanti ad un raduno di militanti in New Hampshire il 23 agosto.
Ha detto testualmente: «Se certe cose accadessero tra oggi e le elezioni, specie riguardo al terrorismo, ciò darebbe automaticamente ai repubblicani un nuovo vantaggio, benchè lo abbiano affrontato [il terrorismo] così male, benchè abbiano reso il mondo tanto più pericoloso. Io penso di essere il migliore fra i candidati democratici ad affrontare anche questo». (1)
Una frase ambigua, che ha suscitato critiche anche tra i democratici.
L'ex senatore John Edwards ha accusato la signora di «fare calcoli politici sul terrorismo».
Il senatore Christopher Dodd ha definito la frase di Hillary «di cattivo gusto» (sic).
Bill Richardson, il governatore del New Mexico, ha rincarato: «Non si dovrebbe pensare al terrorismo in termini delle ricadute elettorali. La senatrice Clinton sembra ritenere che Bush abbia reso il Paese più sicuro, mentre la politica di Bush in Iraq, fallimentare, ci ha resi meno sicuri».
Ma la frase di Hillary può avere tutt'altro senso.
La signora può aver cercato di avvertire che ci sarà un attentato «islamico» che darà «di nuovo» un vantaggio ai repubblicani.
Come il precedente dell'11 settembre.
Che tutti i politici USA probabilmente sanno falso, senza osare denunciarlo.
Ma c'è un nuovo scettico sull'11 settembre.
E' Robert Fisk, l'ottimo giornalista britannico coraggioso inviato in Medio Oriente.
Fino a ieri, Fisk, ha rifiutato di prendere anche solo in considerazione l'ipotesi che l'attentato dell'11 settembre fosse un «false flag», per non essere confuso tra i complottisti e bollato di conseguenza.
Oggi scrive sull'Independent: «Lo ripeto ancora una volta, non sono un teorico delle cospirazioni…ma come ogni altro, vorrei conoscere l'intera storia sull'11 settembre. Se non altro perché esso ha scatenato tutta la psichiatrica, puttanesca (meretricious) 'guerra al terrorismo' che ci ha portato al disastro in Iraq e Afghanistan e in Medio Oriente.
Il consigliere di Bush Karl Rove, ora felicemente dipartito, una vota ha pur detto: 'Oggi siamo un impero, perciò noi creiamo la nostra realtà'. Ci spieghi». (2)
Maurizio Blondet
Note
1) Geoff Earle «Hill: terror would be GOP boost», New York Sun, 24 agosto 2007.
2) Robert Fisk: «Even I question the 'truth' about 9/11», Independent, 25 agosto 2007. Ecco I passi salienti: «I am increasingly troubled at the inconsistencies in the official narrative of 9/11. It's not just the obvious non sequiturs: where are the aircraft parts (engines, etc.) from the attack on the Pentagon? Why have the officials involved in the United 93 flight (which crashed in Pennsylvania) been muzzled? Why did flight 93's debris spread over miles when it was supposed to have crashed in one piece in a field? Again, I'm not talking about the crazed 'research' of David Icke's Alice in Wonderland and the World Trade Center Disaster - which should send any sane man back to reading the telephone directory. I am talking about scientific issues. If it is true, for example, that kerosene burns at 820C under optimum conditions, how come the steel beams of the twin towers - whose melting point is supposed to be about 1,480C - would snap through at the same time? (They collapsed in 8.1 and 10 seconds) What about the third tower - the so-called World Trade Centre Building 7 (or the Salomon Brothers Building) - which collapsed in 6.6 seconds in its own footprint at 5.20pm on 11 September? Why did it so neatly fall to the ground when no aircraft had hit it? The American National Institute of Standards and Technology was instructed to analyse the cause of the destruction of all three buildings. They have not yet reported on WTC 7. Two prominent American professors of mechanical engineering - very definitely not in the 'raver' bracket - are now legally challenging the terms of reference of this final report on the grounds that it could be «fraudulent or deceptive». Journalistically, there were many odd things about 9/11. Initial reports of reporters that they heard «explosions» in the towers - which could well have been the beams cracking - are easy to dismiss. Less so the report that the body of a female air crew member was found in a Manhattan street with her hands bound. OK, so let's claim that was just hearsay reporting at the time, just as the CIA's list of Arab suicide-hijackers, which included three men who were - and still are - very much alive and living in the Middle East, was an initial intelligence error. But what about the weird letter allegedly written by Mohamed Atta, the Egyptian hijacker-murderer with the spooky face, whose 'Islamic' advice to his gruesome comrades - released by the CIA - mystified every Muslim friend I know in the Middle East? Atta mentioned his family - which no Muslim, however ill-taught, would be likely to include in such a prayer. He reminds his comrades-in-murder to say the first Muslim prayer of the day and then goes on to quote from it. But no Muslim would need such a reminder - let alone expect the text of the 'Fajr' prayer to be included in Atta's letter».
e avverte l'elettorato che potrebbero essereci altri attacchi terroristici islamici da oggi alle elezioni del nuovo presidente degli USA
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2210¶metro=
Hillary prevede «false flag»
Maurizio Blondet
25/08/2007
Hillary Clinton
STATI UNITI - Hillary Clinton, senatrice e (relativamente) favorita candidata democratica alla presidenza USA, paventa un attentato terroristico che «darebbe un vantaggio ai repubblicani» nelle elezioni del 2008.
Lo ha fatto davanti ad un raduno di militanti in New Hampshire il 23 agosto.
Ha detto testualmente: «Se certe cose accadessero tra oggi e le elezioni, specie riguardo al terrorismo, ciò darebbe automaticamente ai repubblicani un nuovo vantaggio, benchè lo abbiano affrontato [il terrorismo] così male, benchè abbiano reso il mondo tanto più pericoloso. Io penso di essere il migliore fra i candidati democratici ad affrontare anche questo». (1)
Una frase ambigua, che ha suscitato critiche anche tra i democratici.
L'ex senatore John Edwards ha accusato la signora di «fare calcoli politici sul terrorismo».
Il senatore Christopher Dodd ha definito la frase di Hillary «di cattivo gusto» (sic).
Bill Richardson, il governatore del New Mexico, ha rincarato: «Non si dovrebbe pensare al terrorismo in termini delle ricadute elettorali. La senatrice Clinton sembra ritenere che Bush abbia reso il Paese più sicuro, mentre la politica di Bush in Iraq, fallimentare, ci ha resi meno sicuri».
Ma la frase di Hillary può avere tutt'altro senso.
La signora può aver cercato di avvertire che ci sarà un attentato «islamico» che darà «di nuovo» un vantaggio ai repubblicani.
Come il precedente dell'11 settembre.
Che tutti i politici USA probabilmente sanno falso, senza osare denunciarlo.
Ma c'è un nuovo scettico sull'11 settembre.
E' Robert Fisk, l'ottimo giornalista britannico coraggioso inviato in Medio Oriente.
Fino a ieri, Fisk, ha rifiutato di prendere anche solo in considerazione l'ipotesi che l'attentato dell'11 settembre fosse un «false flag», per non essere confuso tra i complottisti e bollato di conseguenza.
Oggi scrive sull'Independent: «Lo ripeto ancora una volta, non sono un teorico delle cospirazioni…ma come ogni altro, vorrei conoscere l'intera storia sull'11 settembre. Se non altro perché esso ha scatenato tutta la psichiatrica, puttanesca (meretricious) 'guerra al terrorismo' che ci ha portato al disastro in Iraq e Afghanistan e in Medio Oriente.
Il consigliere di Bush Karl Rove, ora felicemente dipartito, una vota ha pur detto: 'Oggi siamo un impero, perciò noi creiamo la nostra realtà'. Ci spieghi». (2)
Maurizio Blondet
Note
1) Geoff Earle «Hill: terror would be GOP boost», New York Sun, 24 agosto 2007.
2) Robert Fisk: «Even I question the 'truth' about 9/11», Independent, 25 agosto 2007. Ecco I passi salienti: «I am increasingly troubled at the inconsistencies in the official narrative of 9/11. It's not just the obvious non sequiturs: where are the aircraft parts (engines, etc.) from the attack on the Pentagon? Why have the officials involved in the United 93 flight (which crashed in Pennsylvania) been muzzled? Why did flight 93's debris spread over miles when it was supposed to have crashed in one piece in a field? Again, I'm not talking about the crazed 'research' of David Icke's Alice in Wonderland and the World Trade Center Disaster - which should send any sane man back to reading the telephone directory. I am talking about scientific issues. If it is true, for example, that kerosene burns at 820C under optimum conditions, how come the steel beams of the twin towers - whose melting point is supposed to be about 1,480C - would snap through at the same time? (They collapsed in 8.1 and 10 seconds) What about the third tower - the so-called World Trade Centre Building 7 (or the Salomon Brothers Building) - which collapsed in 6.6 seconds in its own footprint at 5.20pm on 11 September? Why did it so neatly fall to the ground when no aircraft had hit it? The American National Institute of Standards and Technology was instructed to analyse the cause of the destruction of all three buildings. They have not yet reported on WTC 7. Two prominent American professors of mechanical engineering - very definitely not in the 'raver' bracket - are now legally challenging the terms of reference of this final report on the grounds that it could be «fraudulent or deceptive». Journalistically, there were many odd things about 9/11. Initial reports of reporters that they heard «explosions» in the towers - which could well have been the beams cracking - are easy to dismiss. Less so the report that the body of a female air crew member was found in a Manhattan street with her hands bound. OK, so let's claim that was just hearsay reporting at the time, just as the CIA's list of Arab suicide-hijackers, which included three men who were - and still are - very much alive and living in the Middle East, was an initial intelligence error. But what about the weird letter allegedly written by Mohamed Atta, the Egyptian hijacker-murderer with the spooky face, whose 'Islamic' advice to his gruesome comrades - released by the CIA - mystified every Muslim friend I know in the Middle East? Atta mentioned his family - which no Muslim, however ill-taught, would be likely to include in such a prayer. He reminds his comrades-in-murder to say the first Muslim prayer of the day and then goes on to quote from it. But no Muslim would need such a reminder - let alone expect the text of the 'Fajr' prayer to be included in Atta's letter».