Argentina II: dal default di dieci anni fa ad oggi

l'Italia deve contar balle perche' se dicesse la verita' i dati sulla contrazione del PIL peggiorerebbero di almeno due punti all'anno
 
l'Italia deve contar balle perche' se dicesse la verita' i dati sulla contrazione del PIL peggiorerebbero di almeno due punti all'anno


ancora un po di anni di governi tecnici e ci troveremo le onlus thailandesi a fare beneficenza in italia (ovviamente solo per i thai emigrati) ;)

immagino le scuole a Milano con le insegne reali ....

probabilmente fra 50 anni verra' tolto il diritto agli italiani di lavorare e avere proprieta' pure in italia. Oggi con le tasse quasi quasi ci siamo :up:
 
Ultima modifica:
Vedo che ti stai avvicinando al punto: in effetti è estremamete interessante sorvegliare la situazione Argentina per capire come potrebbe andare da noi; Purtroppo al netto della distinzione manifatturiera o esportatrice mp abbiamo un pò troppe cose in comune ... imho.


sono stato frainteso: ho scritto che le analogie tra le politiche economiche di nazioni exportarici di materie prime e nazioni manifatturiere ( quindi, importatrici di materie prime) sono azzardate
inoltre la loro economia mi pare molto indietro rispetto alla nostra ( cfr i dati del PIL pro capite da te postati, il peso del terziario eccecc )

inoltre, come hai giustamente notato , noi non abbiamo una politica monetaria indipendente

mi sfugge quali siano le cose in comune, a questo punto .... :-?
 
Inflation as measured by the annual growth rate of the GDP implicit deflator shows the rate of price change in the economy as a whole. The GDP implicit deflator is the ratio of GDP in current local currency to GDP in constant local currency.

:eek::eek::eek:

Vedi l'allegato 197943

Dai numeri sopra, se c'è un Paese tra i due che conta balle pare proprio l' Italia ... Comunque impressionante.


non capisco come si desuma dalla tabella qui sopra che sia proprio l'Italia a raccontare balle ...
potresti spiegarmi?
grazie :)
 
l'Italia deve contar balle perche' se dicesse la verita' i dati sulla contrazione del PIL peggiorerebbero di almeno due punti all'anno


premesso che si potrebbe aprire un thread apposta sull'Italia o sul taroccamento dei dati, suggerisco questa riflessione: fonte wiki

Con l'introduzione dell'euro, in Italia si è verificato un fenomeno particolare: alcuni indicatori economici segnalavano un aumento dell'inflazione, stimato intorno al 6% annuo, mentre le rilevazioni ufficiali dell'Istat si attestavano intorno al 2-3% annuo. Secondo alcuni il primo dato corrisponde all'inflazione percepita dai consumatori, e a quella rilevata da altri istituti, come l'Eurispes. Questo, secondo il parere di alcuni economisti, non tanto perché i dati siano falsificati, bensì in quanto il campione dell'Istat non è più rappresentativo dei consumi. Il campione dell'Istat si basa su di un paniere di prodotti, tra i quali vengono monitorati esclusivamente i più venduti di ogni categoria. Ad esempio, per le auto, non si monitorano le auto di lusso, ma le più diffuse utilitarie, e non tutte, ma solo quella più venduta. Ora, mentre in un mercato con poche offerte il prodotto di punta facilmente raggiunge valori significativi, nei mercati attualmente vi sono decine, se non centinaia, di scelte per ogni prodotto: è dunque difficile che un singolo prodotto, anche se il più diffuso, sia un campione rappresentativo della categoria.

Per fare un confronto, i dati dell'Eurispes monitorano, oltre al prodotto più venduto, anche il più caro ed il più economico di ogni categoria. Questo perché, anche se il prodotto più venduto non aumenta di prezzo, ma lo fanno tutti gli altri che possono facilmente essere più del 60% del mercato, l'inflazione misurata resta ferma, ma non quella percepita. Non va però dimenticato che i punti vendita rilevati dall'Eurispes sono in numero molto più basso rispetto a quelli dell'Istat.
Secondo alcuni, il tipo di rilevazione dell'Istat non misura il disagio delle classi medie, che, abituate a comprare prodotti di una certa qualità e dunque più costosi, non potendoseli più permettere, tendono a comprimere i loro consumi.

E infatti si è notato un incremento del ricorso ai discount, aumentato del 10% dall'introduzione dell'euro, un appiattimento dei consumi alimentari, un crollo della spesa media pro capite per le vacanze: tutti indicatori di un aumento dell'inflazione ben al di sopra dell'ufficiale 2-3%[senza fonte].
Un ulteriore elemento di contestazione è il fatto che il tasso d'inflazione considera allo stesso modo beni durevoli e beni di consumo, che hanno vita utile e tempi di riacquisto molto diversi. L'impatto che un rincaro delle automobili ha sui redditi di una famiglia media si manifesta ogni 10 anni, mentre un aumento del prezzo della benzina ha effetti quotidiani. I prezzi vengono pesati rispetto alla quantità venduta del prodotto/servizio, ma non sono moltiplicati per coefficienti che tengono conto della loro durata.
Per altro verso, i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto incidono maggiormente sull'inflazione percepita rispetto a quelli acquistati più raramente.

L'ISTAT annovera tra i beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto i generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l'affitto, i beni non durevoli per la casa (detersivi, ecc.), i servizi per la pulizia e la manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, giornali e periodici, i servizi di ristorazione e i servizi di assistenza. Per essi si è rilevato, a giugno 2008, un tasso di inflazione tendenziale del 5,8%, che può dirsi constatato quasi quotidianamente dai consumatori. Il tasso tendenziale generale è nettamente minore (3,8%) in quanto vi contribuiscono i beni a bassa frequenza d'acquisto (elettrodomestici, servizi ospedalieri, acquisto di mezzi di trasporto, servizi di trasloco, apparecchi audiovisivi fotografici e informatici, articoli sportivi), il cui tasso tendenziale è stato dell'1,6%. Ad esempio, gli alimentari e bevande analcoliche (+6,1%), le spese per l'affitto, l'acqua, il gas, l'elettricità e i combustibili per la casa (+7,2%), i combustibili e le spese di manutenzione per i mezzi di trasporto e le spese per i servizi di trasporto (+6,9%) incidono sull'inflazione percepita, per via dell'alta frequenza di acquisto, più dei servizi sanitari (prezzi invariati rispetto al giugno 2007) o delle comunicazioni (spese postali, tariffe e prezzi di apparecchi telefonici, diminuiti del 2,4%).[12]


Si può anche supporre che le percezioni individuali siano influenzate più dai rincari che dalle diminuzioni di prezzo, oppure che sull'inflazione percepita da alcune categorie di consumatori abbia influito significativamente la dinamica dei prezzi di beni non compresi nel paniere sui cui si basano gli indici dei prezzi. Come in altri paesi, infatti, in Italia il tasso d'inflazione considera solo i consumi finali, non anche l'acquisto dell'abitazione e le relative rate di mutuo (considerati investimenti), nonostante costituiscano una spesa rilevante per i redditi da lavoro dipendente e autonomo.[13]

da notare che qui si parla di CPI e non di PPI : dato meno esposto al taroccamento, dato che non è la base per le rivalutazioni 'di legge'

se interessa, si può aprire un thread sul paniere ISTAT .... ma oggi il sito ISTA nn funzione , per manutenzione :rolleyes:
 
ancora un po di anni di governi tecnici e ci troveremo le onlus thailandesi a fare beneficenza in italia (ovviamente solo per i thai emigrati) ;)

immagino le scuole a Milano con le insegne reali ....

probabilmente fra 50 anni verra' tolto il diritto agli italiani di lavorare e avere proprieta' pure in italia. Oggi con le tasse quasi quasi ci siamo :up:


tutte opinioni lecite
ma se si parla di opinioni, potresti dirci tra un pò di anni cosa accadrà in Argentina?

tra 50 anni no.... non esiste alcuna opinione razionale che si possa fare a 50 anni :rolleyes:
pensate se 50 anni fa chi avrebbe immaginato internet, per dire il meno
50 anni fa il dibattito era sulla guerra atomica imminente, mi pare :eek:
 
tutte opinioni lecite
ma se si parla di opinioni, potresti dirci tra un pò di anni cosa accadrà in Argentina?

tra 50 anni no.... non esiste alcuna opinione razionale che si possa fare a 50 anni :rolleyes:
pensate se 50 anni fa chi avrebbe immaginato internet, per dire il meno
50 anni fa il dibattito era sulla guerra atomica imminente, mi pare :eek:

davvero? monti, fmi, merker dai 5 ai 10 anni per uscire dalla crisi
e aggiungo per entrare subito subito in una nuova :D
 
davvero? monti, fmi, merker dai 5 ai 10 anni per uscire dalla crisi
e aggiungo per entrare subito subito in una nuova :D

e allora scegliamo il modello cinese
[FONT=&quot]Cina: Hu Jintao, Pil raddoppiera' nel 2020 rispetto al 2010[/FONT]
ma tutto però, mica solo il PIL
Un migliaio di lavoratori di un subappaltatore di Apple e Ibm nel sud della Cina sono entrati in sciopero questa settimana per protestare contro gli straordinari forzati, gli incidenti sul lavoro e i licenziamenti, -- -- imporre al personale di lavorare oltre il normale orario dalle 18 fino a mezzanotte e a volte anche fino alle 2 di mattina" Questo rappresenta tra le 100 e le 120 ore di straordinario al mese, secondo l'organizzazione con sede a New York. I lavoratori denunciano anche la frequenza degli incidenti sul lavoro, i licenziamenti in massa degli anziani e gli insulti

ma così imho è fuori tema, come MontiMerekl ecc ecc di cui per altro già hai espresso ovunque la tua opinione
la domanda era ( e resta)
tutte opinioni lecite
ma se si parla di opinioni, potresti dirci tra un pò di anni cosa accadrà in Argentina?

grazie :)

 
Ultima modifica:
posso dire che l'Argentina e' ora sotto l'ombrello cinese e non fmi/bce/fed

idem Iran ma questo non sta bene ai soliti sionisti per la questione del gas/petrolio

invece noi italiani siamo in una vasca e piu' che sotto un ombrello siamo con l'acqua alla gola quindi fmi/bce/fed piu' che aiutarci ci stanno affogando di liquidita' sporca di tasse :up:
 
posso dire che l'Argentina e' ora sotto l'ombrello cinese e non fmi/bce/fed

idem Iran ma questo non sta bene ai soliti sionisti per la questione del gas/petrolio

invece noi italiani siamo in una vasca e piu' che sotto un ombrello siamo con l'acqua alla gola quindi fmi/bce/fed piu' che aiutarci ci stanno affogando di liquidita' sporca di tasse :up:


uh... credo di aver capito

per te è meglio stare sotto l'ombrello cinese (che immagino pulito, per contrasto) , abbracciati all'Iran e all'Argentina Kicheneriana
piuttosto che galleggiare nella liquidità sporca di tasse (M2? metaforica ?) con UE e USA


per dire, tornando al punto dell'inflazione Argentina ...
alla più improbabile delle trovate del governo argentino: sanzionare con 500mila pesos di multa (95mila euro) gli istituti di ricerca economica che non forniscono informazioni sulla metodologia adottata per calcolare l'inflazione. Disse davvero, «disculpen mi ignorancia», scusate la mia ignoranza, davanti a una pattuglia di giovani giornalisti.
L'oggetto del contendere è, neanche a dirlo, il risultato finale: il governo dice che i prezzi, nel 2010, sono saliti del 7,7%, gli istituti di ricerche economiche indipendenti pubblicano statistiche con un dato 4 volte superiore, vicino al 33-34 per cento.
Lui, Borges, forse avrebbe tessuto una trama simbolica e lasciato indovinare ai lettori una realtà atroce o banale. Quaggiù, poco lontano dalla Fin del Mundo, succede qualcosa di strano: l'Indec, istituto statistico nazionale, omologo all'Istat, rilascia dati di contabilità nazionale accreditati come affidabili. Un'eccezione riguarda l'inflazione: «Sotto controllo e non superiore all'8-9% annuo».
Qualsiasi massaia, scontrini alla mano, dimostra il contrario. Gli economisti indipendenti confermano. Da qui lo scontro tra governo e istituti di ricerche economiche.



http://[B]www.ilsole24ore.[/B]com/art/notizie/2011-02-05/largentina-multa-cassandre-inflazione-081221.shtml?uuid=AbVPCFGF



sotto quell'ombrello, possiamo parlare liberamente o ci basta essere ricchi (?) ?
 

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