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L’Argentina offre swap bond contro inflazione e crisi del peso

Ultimo aggiornamento 17 gennaio 2014 , ore 11:08
L'Argentina offre uno swap sui suoi bond per allungare il debito ed evitare di stampare moneta. L'inflazione è sopra il 25% e il peso è in crisi.








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Il governo di Buenos Aires ha offerto agli obbligazionisti che hanno in mano bond per 17,5 miliardi di pesos (2,6 miliardi di dollari) in scadenza questo mese uno swap con un’altra obbligazione di nuova emissione e in scadenza nel 2019.
Si tratta di un’operazione di allungamento di un bond quinquennale, chiamato Bonar 2014, che il governo aveva emesso in precedenza in cambio di prestiti garantiti in favore di banche e compagnie assicurative.
Il ministro dell’Economia ha dichiarato che tale swap si renderebbe auspicabile per evitare di stampare moneta, in modo da ridurre nell’anno il suo tasso di crescita, nonché per consolidare il debito.
L’inflazione argentina

L’Argentina è, infatti, alle prese con un tasso d’inflazione che gli istituti indipendenti stimano oltre il 25%, nonostante il governo continui a pubblicare un ufficiale 11%. L’alta inflazione ha fatto aumentare nel 2013 del 25% l’uso del contante e i conti correnti e secondo gli oppositori della presidenta Cristina Kirchner, l’aumento esplosivo dei prezzi sarebbe in buona parte attribuibile alla crescita della massa monetaria in circolazione, similmente a quanto sta avvenendo in Venezuela. E come a Caracas, anche a Buenos Aires c’è una politica di sussidi statali distorsiva dei prezzi.
L’offerta di swap non è sconveniente per gli obbligazionisti, in quanto il nuovo titolo sarebbe emesso a un rendimento pari al 2,75% + il tasso Badlar. Quest’ultimo è il tasso medio pagato dalle banche private sui depositi oltre un milione di pesos ed è attualmente pari al 21,5%.
Il tasso di adesione potrebbe, quindi, anche essere superiore al 50%. In ogni caso è la conferma delle difficoltà del paese, che insieme all’inflazione deve ora temere una crisi del peso, scambiato sul mercato nero a tassi doppi rispetto al 6,77 ufficiale contro un dollaro.

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